CREATO PER GOBEYOND
3' di lettura
Ricerca e innovazione non sono soltanto il motore della crescita e della competitività. È ampiamente riconosciuto che hanno anche un impatto sociale. Per lungo tempo l'innovazione è stata associata alla creative destruction, processi di distruzione creativa forieri di esclusione e nuove disuguaglianze. Tuttavia, l’insorgere di grandi sfide sociali (pandemia, trasformazione digitale, cambiamento climatico, efficienza energetica, perdita di biodiversità, invecchiamento della popolazione e inquinamento) stanno fornendo impulso all'idea di innovazione aperta, sociale e responsabile, capace di declinare insieme crescita economica e cambiamenti trasformativi.
Gli storici del settore sottolineano che le politiche per l’innovazione si sono evolute: dai modelli lineari incentrati sulla crescita economica negli anni ’60, ai sistemi nazionali di innovazione per la competitività negli anni ’90, fino agli approcci più recenti orientati ai cambiamenti trasformativi. Anche l’Agenda Onu 2030 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) sta spingendo perché l'innovazione risponda a sfide più ampie e sia un “passo intermedio verso gli obiettivi a lungo termine di promozione della sostenibilità e dell’inclusività”(fonte Interreg Europe).
Le innovazioni sociali sono dunque nuove idee che soddisfano bisogni collettivi, creano relazioni e danno vita a nuove collaborazioni generando prodotti, servizi o modelli.
Protagonista degli ecosistemi imprenditoriali è la startup, definibile come “l'organizzazione temporanea che ha lo scopo di cercare un modello di business replicabile e scalabile” (Blank & Dorf, 2012). Sono sempre di più le startup che ambiscono a migliorare il mondo in cui viviamo, orientando la propria attività imprenditoriale verso sfide globali. Sono le startup a significativo impatto sociale e ambientale, giovani imprese ibride - perché si possono posizionare tra un'impresa for-profit e un'organizzazione nonprofit - che ambiscono a generare un significativo impatto sociale o ambientale in aggiunta al proprio ritorno economico. In Italia già diverse startup a significativo impatto sociale e ambientale, si registrano o certificano come Startup Innovativa a Vocazione Sociale (SIaVS), Società Benefit (SB) o B Corp.
Un recente report di Social Innovation Monitor (SIM) rivela che le Startup Innovative operative in Italia a fine 2021 erano 12668, il 13% in più sul 2020 (oltre la metà nel Nord Italia) e tra loro il 3,8% sono startup a significativo impatto sociale e ambientale, 486 società, + 28,2%, sull'anno precedente.
Tra queste, le SIaVS a fine 2021 erano 196 rispetto alle 221 del 2020 (-11,3%). Un calo che si spiega soprattutto dall'esclusione delle cooperative sociali e delle Imprese sociali dal campione delle Startup Innovative. Di converso, il numero di Società Benefit è cresciuto (+ il 80,5% durante il 2021, da 804 a 1451) grazie ai contributi ad hoc previsti tra le misure pandemiche. Il 21,3% delle Società Benefit in Italia (309) sono Startup Innovative, cresciute del 143,3% rispetto al 2020.
“L’obiettivo principale dell’innovazione sociale – così le definisce l'OCSE - è quello di affrontare sfide sociali complesse fornendo soluzioni innovative”. Anche nel manifesto di GoBeyond si legge: «Innovare non significa inventare nuovi modi per fare le cose di sempre, significa trovare nuove soluzioni ai problemi delle persone».
GoBeyond è la piattaforma di innovazione responsabile di Sisal. Dal 2022 ha focalizzato il suo posizionamento sul tema dell'innovazione responsabile scegliendo di premiare le startup in grado di avere un impatto positivo e di lungo periodo. Come PipeIn, la startup che ha vinto la sesta edizione della call for ideas, aggiudicandosi il premio da 50 mila euro grazie all'idea di un hardware e un software capaci di monitorare gli acquedotti e abbattere del 70% i costi imprevisti (in Italia il 40% dell'acqua potabile viene sprecata a causa della pessima manutenzione delle tubature).
L'edizione di quest'anno ha raggiunto importanti traguardi: oltre 350 candidature di startup provenienti da settori ad alto impatto sociale come healthcare, economia circolare, agritech, benessere e attenzione alla sostenibilità ambientale, servizi per la formazione; 45% di iscrizioni in più nella call for ideas rispetto all'edizione del 2021 e quasi il 40% a leadership al femminile, in controtendenza rispetto al trend che in Italia ad oggi conta solo il 13,4% del totale di startup a leadership femminile.
Oggi la piattaforma si basa su 3 pilastri strategici che incoraggiano lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali e supportano le startup con un elevato impatto sulla comunità: call for ideas, Academy (in partnership con Feltrinelli Education) e una Community che connette idee, persone e storie legate al mondo dell'innovazione.
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy