Iran, Khamenei: "Pene severe per i responsabili dell'avvelenamento delle studentesse"
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L’Iran ha annunciato di avere arrestato oltre 100 persone in tutto il Paese per l’avvelenamento di migliaia di studentesse avvenuto in circostanze non chiare, accusando i presunti autori non identificati di avere legami con gruppi “ostili”. Lo riferisce l’agenzia di stato Irna, facendo riferimento ad avvelenamenti di “studenti” senza specificarne il sesso.
Gli arresti sono avvenuti nelle province di Tehran, Qom, Zanjan, Khuzestan, Hamedan, Fars, Gilan, Azerbaigian occidentale e orientale, Kordestan e Khorasan Razavi. Secondo le prime indagini, si legge, un certo numero di persone ha diffuso nelle scuole «sostanze maleodoranti e innocue». Fra gli arrestati vi sono individui che «hanno motivi ostili, cercano di creare paura e orrore fra la gente e gli studenti, far chiudere le scuole e e creare pessimismo» verso l’establishment islamico, scrive ancora l’Irna, aggiungendo che gli inquirenti cercano di stabilire se vi siano legami con gruppi terroristici.
Nei vari episodi, registrati a partire dalla fine di novembre, le studentesse hanno detto di avere sofferto di svenimenti, nausea, senso di soffocamento e altri sintomi dopo aver riferito di odori “sgradevoli” nei locali della scuola, e alcune sono anche finite in ospedale.
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