di Marika Gervasio
Il choker Bling di Lisa O. trasformabile in punto luce
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Nel 1992 il gemmologo Alberto Osimo fonda a Milano Osigem, azienda specializzata nel settore diamanti e preziosi che nel 2014 lancia il brand Forever Unique, caratterizzato da collezioni dall’anima classica, a cui si affianca, nel 2019, Lisa O., marchio nato sotto la guida del direttore creativo Lisa Osimo, che reinterpreta i classici della gioielleria in maniera non convenzionale. Come Bling, l’ultimo arrivo in casa Lisa O., un choker nato da un revival degli anni 90 in versione preziosa 2.0: il nylon nero si intreccia con una catenina d’argento bianco o placcata d’oro giallo o rosa con un diamante, bianco o nero. Un gioiello versatile che si trasforma: sfilando la catenina dal sottile filo di nylon, infatti, diventa un punto luce.
Focus su ricerca e tradizione per Forever Unique che con la collezione Ideal Fancy presenta una linea di anelli dal design studiato per amplificare la bellezza e la luce dei diamanti Ideal Cut. L’azienda meneghina ha infatti brevettato i tre tagli square, cushion e oval che permettono di mantenere la stessa intensità di luce del taglio brillante forma tonda, quello in grado di dare la massima performance di luminosità secondo gli esperti.
Tutto questo è possibile grazie all’allineamento simmetrico delle 68 faccette, secondo il fenomeno cosiddetto «hearts & arrows», espressione usata per descrivere l’effetto visivo raggiunto da un diamante con taglio super ideal: perfetta simmetria e angoli che presentano un modello di “cuori & frecce”. Attraverso una speciale lente è infatti possibile osservare un particolare fenomeno di luce che delinea le forme di otto cuori e otto frecce, appunto.
Ricerca e innovazione senza dimenticare l’etica: i diamanti della collezione Ideal Fancy sono tagliati a mano ed estratti in Canada secondo standard etici da sempre importanti per l’azienda che dal 2020 è socio membro del Responsible Jewellery Council (Rjc), un’organizzazione che ha creato uno schema di riferimento per tutte le aziende appartenenti alla filiera di oro, argento, platinoidi, diamanti e gemme colorate per far sì che svolgano le proprie attività in conformità di un Codice di procedura Rjc in materia di diritti umani, sociale, ambientale e di etica.
Ancora, adottando le linee guida Ocse, l’azienda garantisce l’attività di due diligence per un approvvigionamento responsabile da aree di conflitto e ad alto rischio; e utilizza la procedura Kyc (Know your counterparty) per conoscere meglio i propri clienti e fornitori al fine di contrastare e tutelare l’azienda da riciclaggio di denaro, corruzione e finanziamento del terrorismo. Ha introdotto, inoltre, un sistema tecnologico di tracciamento dei diamanti naturali attraverso la scannerizzazione di un Qr code.
Marika Gervasio
redattore
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