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Scuderia Ferrari a Londra, la mostra vale 140 milioni di dollari

di Nicol Degli Innocenti

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14 novembre 2017
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2' di lettura

Una mostra da 140 milioni di dollari: tanto valgono le auto che fanno parte della grande retrospettiva che il Design Museum di Londra dedica a Ferrari per festeggiare i 70 anni di uno dei marchi italiani più celebri al mondo.

La mostra Ferrari: under the skin, che apre il 15 novembre, inizia con la 125 S, la prima auto da corsa creata con il suo nome da Enzo Ferrari nel 1947, inseguendo un sogno che sembrava impossibile nell’Italia dell’austerità del dopoguerra. Ha un motore da 12 cilindri che non era mai stato usato prima in un’auto di piccole dimensioni, e il suo successo immediato ha permesso la creazione della scuderia Ferrari e lo sviluppo di altre auto.

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“Ferrari: Under the Skin”: a Londra una mostra celebra i 70 anni del Cavallino

49 foto

Enzo Ferrari corre alla Targa Florio nel 1920. L'auto è un'Alfa Romeo 40-60 HP (courtesy Ferrari)
La 125 S all'ingresso dello stabilimento Ferrari, 1947 (courtesy Ferrari)
Enzo Ferrari con la 125 S nel cortile della Fabbrica. Al volante c'è Ferdinando Nando Righetti (courtesy Ferrari)
Progetto della prima Ferrari, la 125 S, di Gioachino Colombo, agosto-ottobre 1945 (courtesy Ferrari)
Bozzetto del progetto della 125 S by Gioachino Colombo (courtesy Ferrari)
Enzo Ferrari, 1947 (courtesy Ferrari)
Enzo Ferrari in fabbrica, 1947 (courtesy Ferrari)
Peter Whitehead in corsa con la Ferrari 125 F1. Il pilota vincerà il GP di Cecoslovacchia di Brno, 1949 (courtesy Ferrari)
La prima Ferrari che vince un GP valido per il campionato mondiale di Formula, 1951 (courtesy Ferrari)
Enzo Ferrari all'ingresso della fabbrica, 1957 (courtesy Ferrari)
Enzo Ferrari al Gran Premio di Monza, 1961 (courtesy Ferrari)
Parata trionfale delle Ferrari dopo la conquista dei primi tre posti a Daytona, 1967 (courtesy Ferrari)
Ferrari 275 GTB 4 by Scaglietti con Steve McQueen, 1967 (Image Courtesy of RM Auctions) (courtesy Ferrari)
Enzo Ferrari, 1972 (courtesy Ferrari)
L'auto è la 156 F1, no. 50; il motore sospeso è il 6-cilindri V della 65 (courtesy Ferrari)
Ferrari 166-195 Sport Coupé MM, Figurino a colori 13 (courtesy Ferrari)
Poster Scuderia Ferrari disegnato per celebrare il quarto anno di corse, 1933 (courtesy Ferrari)
Bozzetti della F150 (courtesy Ferrari)
Bozzetti 412 T2, 1995 (courtesy Ferrari)
Modello in argilla della Ferrari J50, uscita nel 2016 (courtesy Ferrari)
Lavorazione del modello in argilla della Ferrari J50 (courtesy Ferrari)
Lavorazione del modello in argilla della Ferrari J50 (courtesy Ferrari)
Il modello di Ferrari GTO presentato al Salone di Ginevra nel 1984 (courtesy Ferrari)
Jody Scheckter al volante (courtesy Ferrari)
Rally dei South Africa Ferrari Club nel circuito di Kyalami per le celebrazioni del 50esimo anniversario, 1997 (courtesy Ferrari)
Kimi Raikkonen nel 2007 (courtesy Ferrari)
Kimi Raikkonen al Gran Premio di Sochi (courtesy Ferrari)
Gran Premio di Cina, 2017 (courtesy Ferrari)
Meeting del 20esimo anniversario della 250 GTO (courtesy Ferrari)
Sebastian Vettel al GP di Abu Dhabi, 2016 (courtesy Ferrari)
LaFerrari, 2013 (courtesy Ferrari)
In fabbrica oggi (courtesy Ferrari)
Ferrari Enzo, 2002 (courtesy Ferrari)
Mick Jagger dei Rolling Stones in fabbrica con la sua Ferrari GTO (courtesy Ferrari)
Ferrari World Abu Dhabi, 2010 (courtesy Ferrari)
La nuova Wind Gallery per test aerodinamici (courtesy Ferrari)
LaFerrari in produzione (courtesy Ferrari)
Making of della Ferrari California (courtesy Ferrari)
La Ferrari in produzione (courtesy Ferrari)
Modello in r esina della 348 TB (courtesy Ferrari)
La mostra al Design Museum di Londra (foto Rosie Reed Gold)
(foto Rosie Reed Gold)
(foto Rosie Reed Gold)
(foto Rosie Reed Gold)
La mostra al Design Museum di Londra (foto Rosie Reed Gold)
La mostra al Design Museum di Londra (foto Rosie Reed Gold)
La mostra al Design Museum di Londra (foto Rosie Reed Gold)
La mostra al Design Museum di Londra (foto Rosie Reed Gold)
La mostra al Design Museum di Londra (foto Rosie Reed Gold)

Un’altra sala, l’unica senza auto in mostra, è dedicata alla storia personale di Enzo, con foto della sua infanzia e dei suoi inizi, documenti originali, libri, disegni, lettere, la sua patente di guida e oggetti come la sua stilografica Mont Blanc con le iniziali EF in oro. «La storia di Ferrari è la storia di un uomo geniale e perfezionista che resta tuttora un enigma e una leggenda» spiega Gemma Curtin, direttrice della mostra, realizzata in collaborazione con il Museo Ferrari di Maranello.

Dagli anni Cinquanta in poi inizia l’attenzione per il design con l’ingresso di Pininfarina, e la sala più grande della mostra permette uno sguardo dietro le quinte per capire come vengono create le auto Ferrari, come i disegni fatti a mano venivano elaborati in tre dimensioni con modelli in legno e alluminio per creare la forma finale. Ora il design è digitale e le auto vengono scolpite in creta, come dimostra un modello a grandezza naturale dell’auto J50, sottolineando l’effetto scultura e la fusione di manualità e ingegneria high-tech.

La mostra evidenzia anche l’importanza dei clienti celebri nel rendere così famoso il marchio Ferrari nel mondo, con la 166 MM argento del 1050 personalizzata per Gianni Agnelli, la F40 del 1988 del batterista dei Pink Floyd Nick Mason e la cabriolet 250 GT del pilota Peter Collins, oltre a foto di attori come Steve McQueen, Roger Vadim e Peter Sellers con le loro Ferrari. Anche il direttore d’orchestra Herbert von Karajan era l’orgoglioso proprietario di un’auto Ferrari.

Enzo Ferrari era un pilota da corsa, e dai primi giorni del marchio a oggi le corse fanno parte del Dna del marchio: ecco allora la rassegna storica delle più importanti auto da corsa, dalla 500 F2 del 1952, con la quale Alberto Ascari aveva vinto il campionato di F1 nel 1952 e 1953, alla Sperimentale del 1961, alla 250 GTO, considerata dagli esperti la più perfetta, fino alla F1-2000 guidata da Michael Schumacher.

Infine un’occhiata al presente e uno sguardo verso il futuro, con la Ferrari Aperta del 2013, auto ibrida che rappresenta la determinazione del gruppo a continuare con l’innovazione tecnologica e la sperimentazione. «Le auto Ferrari sono la dimostrazione di come una cosa estremamente funzionale, costruita per la velocità, possa essere anche estremamente bella» chiosa Gemma Curtin.

Ferrari: under the skin, dal 15 novembre 2017 al 15 aprile 2018, The Design Museum, Londra, www.designmuseum.org

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