L’aula della Camera (foto Ansa)
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Il governo ha posto la fiducia sul dl bollette, ma in Aula alla Camera è andato in scena un nuovo intoppo parlamentare che ha alimentato le tensioni nella maggioranza. Sul provvedimento hanno pesato alcuni rilievi della Ragioneria generale dello Stato che hanno costretto il centrodestra a farlo transitare brevemente in commissione stralciando una norma riguardante la stabilizzazione dei ricercatori sanitari di Ircss pubblici e Izs. La votazione della fiducia e il voto sul provvedimento avverranno oggi. Il Dl dovrà poi passare all'esame del Senato.
Non hanno trovato riscontro le notizie secondo le quali il Quirinale sarebbe intervenuto per evitare l'inserimento di alcune misure, in quanto estranee alla materia, nel decreto legge contenente le disposizioni per la riduzione dei costi dell'energia, sul quale il Governo ha posto la fiducia alla Camera. Nessun intervento da parte degli uffici della Presidenza della Repubblica, in quanto spetta ai presidenti delle Camere esprimersi sull'ammissibilità nei provvedimenti in discussione delle norme proposte.
Tra le norme saltate dal decreto bollette, anche la misura che prevedeva la possibilità per i parlamentari di visitare le strutture del Servizio sanitario nazionale anche senza preavviso e il fondo di un milione per una scuola intitolata alle vittime di Marcinelle. Lo si è appreso da fonti parlamentari che spiegano che le misure sarebbero state espunte per una questione di omogeneità.
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