di Andrea Carli
Pnrr, Draghi: lo Stato garantirà il mutuo sulla casa dei giovani
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Le domande per ottenere la garanzia di Stato sull’80% della quota capitale del mutuo per la prima casa vanno presentate dal 24 giugno (trentesimo giorno dall’entrata in vigore del decreto Sostegni bis) fino al 30 giugno del 2022. È quanto prevede il decreto legge 73/2021, pubblicato nella Gazzetta ufficiale di martedì 25 maggio. Possono fare richiesta i giovani che non hanno compiuto 36 anni e hanno un Isee che non va oltre i 40mila euro annui.
La misura ha l’obiettivo di sostenere i giovani (under 36, ma nelle precedenti versioni il target di riferimento erano quelli al di sotto dei 35 anni) che alle prese con contratti spesso precari preferiscono rimandare l’acquisto di un immobile e rimanere a casa con i genitori. Il testo precedente del decreto, approvato dal Consiglio dei ministri, prevedeva che le richieste potessero essere presentate a partire dalla data in vigore del provvedimento, e quindi da oggi, mercoledì 26 maggio.
Questa soluzione si sviluppa sulla scia di una norma già in vigore. Si tratta della legge 147 del 2013, che fino ad oggi ha previsto il rilascio della garanzia del Fondo prima casa sul mutuo ipotecario acceso per acquistare l’abitazione principale nella misura massima del 50% della quota capitale del finanziamento. Cosa cambia ora? In primo luogo, come si è detto, viene esteso l’accesso in via prioritaria al Fondo di garanzia per la prima casa anche ai giovani di età inferiore ai 36 anni. In seconda battuta, con il decreto Sostegni bis si prevede che per le richieste, che possono essere presentate a decorrere dal 30esimo giorno dall'entrata in vigore del decreto legge - la soluzione viene adottata affinché le banche adeguino la contrattualistica e il gestore la modulistica alle nuove disposizioni - e fino al 30 giugno 2022, la percentuale di copertura della garanzia del Fondo sia elevata fino alla misura massima dell'80% della quota capitale ogniqualvolta il soggetto finanziatore aumenti oltre l'80% il limite di finanziabilità dell'operazione, inteso come il rapporto tra l'importo del finanziamento e il prezzo d'acquisto dell'immobile, comprensivo degli oneri accessori.
Nella versione finale del provvedimento viene anche indicato l’ammontare con cui viene rafforzata nel 2022 la dote del Fondo di garanzia per la prima casa, istituito dalla legge 147/2013 presso il Mef e gestito da Consap: arrivano 250 milioni di euro (la dote per quest’anno è invece di 290 milioni).
Tra le misure previste dal decreto, anche l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecarie e catastali a favore dei giovani che non hanno ancora 36 anni, che acquistano la “prima casa di abitazione” e hanno un Isee non oltre i 40mila euro. Se la transazione è soggetta a Iva, oltre all’esenzione dalle tre imposte scatta un ristoro dell’ammontare dell’Iva versata. L’esenzione interessa gli atti di compravendita di immobili stipulati dall’entrata in vigore del decreto, e quindi dal 26 maggio, al 30 giugno del 2022.
Andrea Carli
Redattore
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