Terzo polo: è rottura tra Renzi e Calenda
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«Un nulla di fatto: Italia viva ha ribadito che continuerà a fare attività nel 2024, cosa che per noi è inaccettabile. Abbiamo chiarito che negli organi di partito non potrà esserci chi ha conflitti di interesse: punto fondamentale. E allo stesso tempo questa è una questione dirimente: il Pd non è nato con la Margherita che continuava a fare politica parallelamente al Pd, con un altro segretario che non sedeva negli organi. Perché oggi Renzi non si è fatto vedere. Ci rincontreremo domani sera ma se questo punto non viene sciolto il partito unico non nasce». Lo ha dichiarato Carlo Calenda al termine del comitato politico del Terzo Polo per la discussione e votazione della proposta di costituzione del partito unico.
«La riunione si è conclusa con l’accordo su tutti i punti e con l’aggiornamento a domani alle 17 sulle ultime due questioni. Rimangono aperte la questione soldi su cui Italia Viva è disponibile a pagare il 50% delle spese come fatto fino ad oggi e sulla richiesta di Calenda di non fare mai più la Leopolda». Così Italia Viva al termine della riunione con Azione e Carlo Calenda. «Su tutti gli altri punti accordo pieno sulla base del documento presentato questa mattina da Azione. Lo scioglimento di Italia Viva e Azione sarà contestuale all'elezione del nuovo segretario nazionale», si specifica. E poi si conclude: «Calenda ha chiesto a tutti i membri del comitato politico uscendo di fare dichiarazioni distensive e poi ha fatto il contrario, come sempre».
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