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Zelensky a Sanremo accende il dibattito politico. Contrari Conte e Calenda

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Fa discutere e accende il dibattito politico l’intervento a Sanremo nella serata finale di sabato 11 febbraio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky

27 gennaio 2023
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Fa discutere e accende il dibattito politico l’intervento a Sanremo nella serata finale di sabato 11 febbraio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«Speriamo che Sanremo rimanga il festival della canzone italiana e non altro”, dice il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che aggiunge: ’’Avranno fatto le loro valutazioni, quello che spero è che la guerra finisca il prima possibile e che il palcoscenico della città dei fiori rimanga riservato alla musica».

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Contrario al videomessaggio di Zelensky anche il leader di Azione Carlo Calenda. «“Ci sono pochi dubbi sulla nostra linea di sostegno all’Ucraina.Ritengo tuttavia un errore combinare un evento musicale con il messaggio del Presidente di un paese in guerra», ha twittato Calenda.

Posizione diversa quella del sindaco di Firenze Dario Nardella: “Non credo che l’invito” di Zelensky a Sanremo “sia legato al fatto che Sanremo ora pare sostenere l’invio dei Leopard 2 dalla Germania, invece invitarlo è un gesto, almeno io lo leggo così, di attenzione e di solidarietà al popolo ucraino”, ha detto l’esponente del Pd a “L’Aria che tira” su La7.

Piuttosto scettico Giuseppe Conte. “Sono stato molto contento quando il presidente Fico ha assunto l’iniziativa di invitare il presidente Zelenski di confrontarsi con il Parlamento italiano per esprimere le sue ragioni e del suo popolo agli italiani. Invece, non credo francamente che sia così necessario che il presidente Zelenski sia in un contesto leggero come quello di Sanremo”, ha detto il presidente del M5s. Conte l’ha detto al termine del confronto sul presidenzialismo con la ministra per le Riforme, Elisabetta Casellati.

Si dice stupito Bruno Vespa. “Non capisco francamente tutto questo rumore per un breve intervento di Zelensky al Festival di Sanremo”, ha detto Bruno, rispondendo a una domanda dell’ANSA. Il conduttore, dopo aver intervistato Zelensky, aveva dato a Domenica In l’annuncio della sua presenza in collegamento video. “Al Festival hanno partecipato alte personalità della politica internazionale e sono stati trattati tutti i temi sociali, anche scabrosi e controversi - ha sottolineato ancora - Zelensky è stato ospite ai festival di Cannes e Venezia, oltre che ai Golden Globes, e mi dispiace questo malanimo nei confronti di un uomo che si sta battendo con straordinario coraggio per salvare la libertà del proprio popolo da una pesantissima aggressione”.

Un gruppo nutrito di intellettuali si è mobilitato e in attesa di scendere in piazza proprio a Sanremo sabato 11, ha firmato un manifesto di protesta. ’’Abbiamo appreso con incredulità che interverrà Zelensky, capo di Stato di uno dei due paesi che oggi combattono la sanguinosa guerra del Donbass. Una guerra terribile’’, scrivono nel documento firmato da Franco Cardini a Carlo Freccero, da Joseph Halevi a Moni Ovadia, da Paolo Cappellini ad Alessandro Di Battista. Una guerra, scrivono ancora ’’fomentata da irresponsabili invii di armi e da interessi economici e geostrategici inconfessabili’’, ’’che ha ragioni complesse, tra cui il fatto che la Nato sia andata ad “abbaiare ai confini della Russia” (utilizzando le parole di Papa Francesco)’’ e che a loro avviso ’’come italiani abbiamo il dovere costituzionale di ripudiare».

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