di Paola Dezza
Sede storica per Casa Cipriani, in zona Palestro
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Un luogo che porterà Milano a pieno titolo tra le città più glamour da visitare o dove vivere. L’arrivo di Casa Cipriani, ormai vicina all’inaugurazione che si terrà presumibilmente a giugno, consegna alla città uno spazio elegante dove cenare, pernottare, ritrovarsi per un drink.
In pieno centro, davanti ai giardini Montanelli, il palazzo storico avrà ancora per poco l’impalcatura che ne protegge la nuova veste.
«L’avventura di Casa Cipriani nasce a New York, nell’iconico Battery Maritime Building (Lower Manhattan), nel settembre 2021 – raccontano Giulia e Anna, nipoti di Giuseppe Cipriani -. Abbiamo scelto di creare un nuovo concept, una sorta di club con camere di hotel aperte al pubblico. L’idea alla base di questa innovazione è il recupero di palazzi storici, così come avviene nel progetto di Milano». È l’ultima avventura di una famiglia di imprenditori veneziani, dal bisnonno Giuseppe al nonno Arrigo, che hanno esportato ristorazione ed ospitalità nel mondo.
Palazzo Bernasconi da subito si è presentato come la location ideale. All’indirizzo di via Palestro 24 il nuovo concept Cipriani si candida a diventare punto di ritrovo di lusso per gli amanti del food e dell’ospitalità di alta gamma. L’edificio è stato realizzato nel 1910 come abitazione della stessa famiglia Bernasconi, è passato sul finire degli anni Novanta del secolo scorso al sarto Gianni Campagna e oggi è nel portafoglio di Merope Asset Management, società di investimento e sviluppo immobiliare fondata e guidata da Pietro Croce (partecipata al 70% da Pietro Croce e al 10% ciascuno dai Borromeo, da John Elkann e da Federico Imbert, Ndr). Qui apriranno due ristoranti, un boutique hotel, un bar club, un centro benessere e uno fitness.
«È il progetto della quarta generazione, partito da nostro cugino Maggio Cipriani, che ha scelto di chiamare Casa questa tipologia di strutture per elevare il concetto di club privato – racconta Anna -. Sono luoghi da vivere dalla mattina alla sera fino a notte fonda». Il progetto di Milano si differenzia da quello di New York perché a guidare la riconversione è il design simbolo dell’italianità. Michele Bonan ha tratteggiato il carattere del luogo a partire dal bar Arrigo al piano terra dello stabile, aperto alla città. Al terzo piano, invece, dalla soffitta recuperata nascono gli spazi per il ristorante con terrazza, Socialista lounge, brand ramo di Cipriani creato negli ultimi anni sempre dalla quarta generazione della famiglia: una sorta di living room per il dopocena che richiama i bar di Cuba degli anni 30.
«Dopo l’apertura a New York, l’idea di inaugurare Casa Cipriani a Milano, in un altro bellissimo palazzo storico, ci è sembrata in linea con la crescita che questa città ha avuto soprattutto negli ultimi anni - sottolinea Giuseppe Cipriani, ceo del gruppo -. Milano è diventata cosmopolita e rilevante a livello internazionale e conserva una ricca tradizione di eleganza e stile. Siamo felici di valorizzare e aprire gli spazi di Palazzo Bernasconi, una dimora di inizio Novecento che trasformeremo in una Casa accogliente, rilassante e divertente dove poter ospitare viaggiatori, milanesi e non. Troveranno la nostra cucina fatta di qualità e semplicità, un decoro senza tempo, una Spa dove rigenerarsi e soprattutto un servizio a misura d’uomo».
Saranno dodici le camere e tre le suite, sempre disegnate da Michele Bonan. A completare l’offerta una Spa di mille metri quadrati, spazio creato scavando un secondo piano al livello -2. A godere del luogo coloro che avranno la membership, mille persone al massimo, che scendono a 200 per la Spa.
Anche gli arredi sono affidati ad aziende italiane, da Venini a Flos, dai velluti di Dedar ai tessuti di Rivolta Carmignani.
Il Palazzo, entrato a fare parte del portafoglio di Merope nel settembre 2018 per circa 40 milioni di euro, ha una superficie di circa 4mila mq distribuiti tra quattro piani fuori terra e due interrati. L’investimento complessivo per la riqualificazione è compreso tra 15 e 20 milioni di euro.
I prossimi progetti del gruppo Cipriani in Europa e nel mondo riguardano un terzo ristorante a Dubai, l’apertura di due ristoranti a Doha e a Istanbul, questi ultimi entro l’estate 2022. In attesa di trovare le location adatte a Parigi e Madrid, dove la famiglia sta facendo scouting di edifici per ristorante e club. A Miami, invece, il Cipriani residence Coconut Grove a Brickall metterà in vendita gli appartamenti tra un paio di anni. Sono in standby le nuove aperture in Asia, per via del Covid.
Oggi i dipendenti del gruppo, che conta venti ristoranti nel mondo (incluso quello che aprirà a Milano) e 62 camere di hotel tra New York e il capoluogo lombardo, superano i 3mila e la famiglia, nelle sue ramificazioni, è a capo delle diverse linee di business.
Paola Dezza
Caposervizio Responsabile Real Estate
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