di Marzio Bartoloni
I dati dei vaccinati al 26 settembre 2022
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La lotta al Covid non è finita e anche se il virus non è quello di due anni fa potrebbe ancora far male, soprattutto in autunno ed inverno quando circolerà più di oggi. Eppure sono oltre 14 milioni gli italiani, tra fragili e over 60 - le categorie a cui è raccomandato il vaccino - che stanno rinviando la quarta dose con la campagna vaccinale che rischia di essere un clamoroso flop, visto che da settimane si procede a una media di circa 10mila iniezioni al giorno, quando ne servirebbero oltre 200mila per proteggere buona parte della platea più vulnerabile alle forme gravi entro i prossimi due mesi. La stanchezza vaccinale - dopo che 50 milioni di italiani hanno fatto almeno una dose - pesa così come la pausa della campagna elettorale che ha fatto “dimenticare” il sostegno a una campagna vaccinale che non riesce proprio a decollare e che invece deve subito ingranare la marcia se non vuole fallire del tutto.
Anche perché che il Covid non si comporti ancora come una influenza lo dicono i numeri: da quando Omicron, la variante più contagiosa ma meno patogena, domina la scena in Italia - era al 100% già lo scorso 31 gennaio - si sono contati 30mila morti, molto più di un influenza che nelle stagioni più dure fa 10-15mila vittime. Tra l’altro proprio il virus influenzale, dopo due anni di tregua grazie anche alle misure per il Covid (mascherine e distanziamento), quest’anno si riaffaccerà con più virulenza come si è già visto nell’emisfero sud in Paesi come l’Australia.
Ecco perché è questo il momento di spingere sulla campagna vaccinale con i richiami soprattutto ai fragili e agli over 60 con i nuovi vaccini bivalenti adattati a Omicron 1 e a Omicron 4.5, disponibili proprio in questi giorni negli hub, nelle farmacie e negli studi dei medici.
Dopo una prima circolare del 7 settembre che ha autorizzato i vaccini bivalenti aggiornati su Omicron 1 - in tutto la prima tranche è di 19 milioni di dosi - lo scorso 23 settembre è stata firmata una nuova circolare che autorizza e rende disponibili anche i vaccini per Omicron 4-5 di cui sono attese già in queste ore l'arrivo di 6 milioni di dosi. Questi nuovi vaccini bivalenti sono indicati per le stesse categorie di quello precedente e cioè per le quarte dosi di fragili, over 60 oltre che per chi, tra gli over 12, non ha fatto ancora la terza dose. La novità, contenuta nell’ultima circolare è che potranno essere «resi disponibili su richiesta dell'interessato» come quarta dose anche per tutti gli over 12. Prevista anche una quinta dose per i gravi immunodepressi «dietro valutazione e giudizio clinico specialistico». Insomma la campagna vaccinale continua all'insegna della massima apertura a tutti, ma rischia di restare deserta se non ci sarà anche un sostegno forte e deciso del nuovo Governo con messaggi chiari e precisi.
Anche perché la montagna da scalare come detto è molto alta: secondo i dati della Fondazione Gimbe la platea di persone candidate a ricevere il secondo richiamo (quarta dose) è di oltre 19,1 milioni di persone: di queste, oltre 14 milioni possono riceverlo subito, quasi 1,9 milioni non sono eleggibili nell'immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni da una infezione Covid e quasi 3,2 milioni l'hanno già ricevuto.
Un incentivo a proteggersi potrebbe arrivare dai nuovi vaccini adattati bivalenti - quello per Omicron 1 e per Omicron 4-5 - che sono ora disponibili. In particolare il secondo è tarato oltre che sul ceppo originario di Wuhan anche sulle sottovarianti (Omicron 4-5) ora dominanti in Italia. Diversi italiani potrebbero aver preferito aspettare a fare la quarta dose per poter scegliere questo nuovo vaccino. Ma questa opzione potrebbe non essere così semplice perché dalle indicazioni arrivate dalla due circolari - che parlano di due vaccini sovrapponibili per efficacia - gli italiani non potranno scegliere il tipo di vaccino ma dovranno “accettare” quello che sarà disponibile nell'hub, nella farmacia o nello studio del medico di famiglia.
Marzio Bartoloni
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