di Annarita D'Ambrosio
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Un bonus fiscale ad hoc per l'abbattimento delle barriere architettoniche: «una detrazione nella misura del 75 per cento, per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal 1°gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, per interventi su edifici già esistenti per un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 96.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, escluse le pertinenze, per interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione o nuova installazione di impianti funzionali a eliminare o a limitare almeno dell'80% la barriera architettonica, oppure per interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione o nuova installazione di impianti. La detrazione è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito».
Composto di sette commi, l'articolo 9bis che si propone di approvare nella Legge di Bilancio 2022 è stato presentato in Senato da Fiaba onlus e Recert, associazione revisori condominiali certificati, simbolicamente nella Giornata internazionale delle persone con disabilità, ma come ha spiegato il primo firmatario Maurizio Gasparri «prescinde da essa perché il lavoro di inclusione va fatto tutti i giorni». Sono 22 i senatori in tutto firmatari, esponenti di vari partiti, proposta fatta propria dal Senato e accolta con favore dal ministro per le disabilità Erika Stefani.
L’aliquota del 75%, si applica anche a tutti gli altri interventi di automazione degli impianti degli edifici e dei singoli appartamenti funzionali ad abbattere le barriere architettoniche. Accedono alla detrazione – si legge nel testo al comma 4 - non solo edifici ad uso residenziale monofamiliari e condomìni, ma anche società sportive, strutture ricettive, sale culturali, cinema, teatri privati. Ha insistito molto sul valore di questa scelta la vice presidente nazionale Fiaba Federica De Pasquale, sottolineando che «l'emendamento può segnare un passaggio culturale importantissimo considerando che attualmente le barriere possono abbattersi con il bonus ristrutturazioni al 50% o con il 110% ma solo come intervento trainato. Strade complicate e residuali».
Al comma 5 è spiegata la procedura telematica ai fini dell’opzione per la cessione o per lo sconto in fattura, nel comma 6 invece si fa riferimento alle sanzioni ai soggetti che rilasciano attestazioni asseverazioni infedeli. Il comma 7 chiude il testo concentrandosi sui condomìni. Vi si precisa che rientrano tra le spese detraibili quelle sostenute per il rilascio delle attestazioni e delle asseverazioni e del visto di conformità, le spese relative alla convocazione e allo svolgimento delle assemblee condominiali e la percentuale relativa all'onorario dell'amministratore come approvato in sede assembleare o ai sensi dell'articolo 1129 Codice civile. Per le deliberazioni è necessaria la maggioranza dei partecipanti all'assemblea che rappresenti un terzo del valore millesimale dell'edificio.
«Fiaba è nata per affrontare la tematica dell'abbattimento delle barriere - la chiosa del presidente della onlus Giuseppe Trieste – l'obiettivo però è di coinvolgere tutti, non solo i disabili. Creare, nelle nostre città, la cultura dell'accessibilità per tutti, anche per gli anziani, per chi ha temporaneamente difficoltà motorie, per le mamme con i passeggini».
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