di Marco Bellinazzo
Milan, Scaroni: "Che fortuna essere il presidente dello scudetto"
3' di lettura
Il Milan passa sotto il controllo di RedBird Capital Partners sulla base di una valutazione da 1,2 miliardi di euro. RedBird Capital Partners ed Elliott Advisors UK Limited, si legge in una nota, hanno sottoscritto oggi un accordo definitivo per l'acquisizione da parte di RedBird dell’Associazione Calcio Milan, neo Campione della Serie A. Il passaggio alla nuova proprietà avverrà nel corso dell’estate, con il closing previsto entro settembre 2022. Elliott manterrà una partecipazione finanziaria di minoranza nel club, nonché propri rappresentanti nel consiglio di amministrazione.
La priorità per RedBird è di «proseguire il lavoro con l’area sportiva e il management del club per dare continuità al percorso del Milan, puntando a un ritorno ai vertici del calcio mondiale: la combinazione di successi sul campo, strategia di acquisto e sviluppo di nuovi giocatori e gestione commerciale globale di altissimo livello, unite all’esperienza di RedBird nel guidare e sviluppare franchigie sportive internazionali garantiranno un futuro ancor più luminoso alla leggendaria storia del Milan», si legge nella nota del fondo d’investimento Usa.
Non è una nuova era quella che si apre per il Milan. Quella è cominciata nel 2018 con il passaggio della proprietà al fondo Elliott della famiglia Singer e con una rifondazione che ha condotto al sostanziale risanamento economico e alla conquista dello scudetto qualche settimana fa. La firma sui contratti preliminari per l’ingresso nella società rossonera del fondo RedBIrd avviene infatti nel segno della continuità. E non solo per la comune cittadinanza americana dei due soci (Elliott rimarrà nel club con una quota di minoranza), ma soprattutto per la filosofia gestionale condivisa che coniuga sostenibilità economica, valorizzazione del capitale umano e sviluppo internazionale dell’azienda nel solco dello sport-entertainment.
Le firma sul cosiddetto “signing” sono state apposte già da qualche giorno e non a Milano, come fonti vicine alle parti hanno precisato, mentre l’annuncio ufficiale è arrivato oggi, mercoledì 1 giugno. Per il closing dell’operazione invece occorreranno tempi più lunghi. Gerry Cardinale, numero uno di RedBird non si trova a Milano al momento. Il fondo della famiglia Singer in ogni caso in quattro anni ha più che raddoppiato il valore del club rossonero passato da Silvio Berlusconi al cinese Li Yonghong per poco più di mezzo miliardo. E soprattutto si prepara a incassare una cospicua plusvalenza considerando che finora ha impegnato complessivamente nell’affare Milan poco più di 700 milioni di dollari (300 prestati al cinese e oltre 400 per sostenere il club che è passato da deficit gestionali di 145 e 195 milioni tra il 2019 e il 2020 a un possibile rosso di 50 milioni al termine dell’attuale annata).
Il Milan targato RedBird si avvarrà del “software” utilizzato da Cardinale nella gestione delle sue proprietà sportive, che hanno consentito di estrarre in 8 anni, da quando cioè il fondo è stato istituito nel 2014, di estrarre oltre 10 miliardi di dollari di valore. Un approccio scientifico che mixa sostenibilità finanziaria e algoritmi nell'analisi delle performance dentro e fuori dal campo, non lontano dal modus operandi di Elliott, che è stato as esempio applicato al Tolosa rilevato nel 2020, retrocesso in Ligue 2 dopo l’interruzione del campionato causata dal Covid, ma riportato in Ligue 1 dalla stagione 2022/23. RedBird Capital che custodisce nel proprio portfolio 6 miliardi di dollari di asset tra sport, telecomunicazioni, servizi finanziari e consumer a marzo 2021 ha investito in Fenway Sports Group, la holding proprietaria dei Boston Red Sox e del Liverpool Fc, pagando735 milioni di dollari per acquisire il 10% . Sempre nel 2021 RedBird ha acquisito il 15% della franchigia di cricket indiano Rajasthan Royals e ha foraggiato la “XFL”, competizione di football americano di proprietà degli attori Dwayne Johnson e Dany Garcia.
Gli interessi di Cardinale si concentrano sull’intreccio tra sport, media ed entertainment fin dalla militanza in Goldman: nel 2001 aveva inventato con i New York Yankees il network Yes, divenuta la prima rete sportiva regionale degli Stati Uniti venduta poi a Rupert Murdoch per 4 miliardi di dollari (e ricomprata con un gruppo di investitori nel 2019); mentre nel 2008 aveva assemblato con Yankees e Dallas Cowboys una joint venture denominata Legends Hospitality per promuovere lo sviluppo di ticketing, merchandising e hospitality nei nuovi stadi delle due franchigie di baseball e football americano. Una esperienza che ora Cardinale si augura di mettere a frutto a Milano. A partire dalla realizzazione del nuovo stadio, anche sganciandosi dalla joint-venuture con l’Inter per San Siro e guardando ad altre aree, come Sesto San Giovanni.
Marco Bellinazzo
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy