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Strada dei Parchi, Toto prepara la battaglia legale

di Marco Morino

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(ANSA)

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Dopo la revoca della concessione, decisa dal governo con un decreto legge, per le autostrade A24 (Roma-L’Aquila) e A25

9 luglio 2022
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2' di lettura

Non si placa il clamore per la revoca della concessione al gruppo Toto per le autostrade abruzzesi A24 (Roma-L’Aquila-Teramo) e A25 (Torano-Pscara). La revoca è avvenuta tramite decreto legge varato giovedì 7 luglio dal Consiglio dei ministri. Venerdì 8 luglio, all’assemblea dell’Abi, il ministro dell'Economia, Daniele Franco, interpellato da alcuni interlocutori circa il blitz del governo su Strada dei Parchi (la società concessionaria), ha confessato che nutriva dei dubbi sul provvedimento, tanto da aver chiesto un parere all'Avvocatura Generale dello Stato.

Il parere dell’Avvocatura

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Il Sole 24 Ore ha recuperato il documento in esclusiva: si tratta di 10 pagine a firma dell’Avvocato Generale Gabriella Palmieri Sandulli nelle quali si sconsiglia al ministro di firmare direttamente un decreto di revoca, di cui non se ne ravvisano le ragioni, lasciando che tale eventualità se la prenda il ministero preposto, cioè il Mims (Infrastrutture). L’Avvocatura suggerisce al Mef di firmare solo un decreto che regola le conseguenze della revoca. Ed in effetti è poi avvenuto così: l’atto di revoca (il famoso articolo 35 della legge del 2019 scritta dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova) è del Mims, mentre il decreto del Governo stabilisce cosa succede dopo la revoca (subentro dell’Anas, ecc.). In pratica, l’Avvocatura mette in guardia il Mef dall'elevato rischio di incostituzionalità della norma.

Il parere dell'Avvocatura dello StatoVisualizza

Le reazioni del gruppo Toto

Dopo il comunicato emesso giovedì sera, nessuna comunicazione ufficiale trapela dai vertici del gruppo Toto. Ma dal quartier generale di Chieti emergono tre linee di comportamento.

La prima: piena collaborazione, senza alcun ostruzionismo, con l’Anas – che venerdì mattina si è presentata nella sede di Strada dei Parchi, a Roma, addirittura scortata dalla Digos – cui è demandato il compito di gestire le due autostrade abruzzesi. Il tema è però questo: l’Anas è strutturata per gestire A24-A25, visto che il decreto prevede la possibilità di utilizzare i dipendenti di Strada dei Parchi con l’esclusione dei dirigenti? Se dovesse succedere un incidente, chi ne risponde? O se c’è da prendere una decisione operativa, chi la prende? (Si ricorda che la privatizzazione fu fatta vent’anni fa dopo il doppio default di società controllata al 100% da Anas che gestivano le due autostrade).

La seconda: i Toto hanno messo al lavoro uno stuolo di avvocati per preparare dei ricorsi urgenti sia in sede nazionale sia europea (considerato anche che l’assegnazione della concessione avvenne proprio con gara europea nel 2000) contro il blitz del governo. Ci si attende un contenzioso arroventato.

La terza: i Toto avevano già deciso di restituire la concessione, e lo hanno comunicato in modo formale (tramite lettera) in data 12 maggio 2022. Dunque, non intendono opporsi all’uscita dal contratto di concessione, ma rifiutano che ciò debba avvenire perché accusati di «gravi inadempimenti». E non è solo una questione morale, ma economica. È stato infatti calcolato che sulla base delle regole di uscita stabilite nell'originario e mai modificato contratto di concessione, le spettanze complessive per i Toto ammontano a 2,4 miliardi, che diventano 1,3 miliardi al netto del residuo debito verso Anas pari a circa 700 milioni e altri 400 milioni di debiti verso il sistema bancario.

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