di Nicola Barone
(ANSA)
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Nella riunione di venerdì 27 agosto il Comitato tecnico scientifico (Cts) ha dato parere positivo alla proposta di prolungamento della scadenza del green pass da 9 a 12 mesi. È quanto riferiscono fonti qualificate, fatti salvi «fatti scientifici emergenti» in senso diverso che potrebbero eventualmente portare a riconsiderare la scelta.
Anticipandone il senso, qualche giorno fa, il coordinatore dell’organismo di esperti Franco Locatelli riteneva questa decisione «più che ragionevole anche alla luce della progressiva acquisizione d’informazioni sulla durata della risposta vaccinale». A partire dai 6 mesi iniziali poi portati a 9, «proprio perché quanto dura l’effetto protettivo conferito dal vaccino lo stiamo progressivamente imparando». E «non essendoci a oggi evidenza che vi sia una sostanziale perdita dell'effetto protettivo offerta dall'immunizzazione nei primi vaccinati».
Dal punto di vista pratico, l’estensione della validità renderà possibile disegnare con maggiore margine di tranquillità il percorso verso la terza dose, che sembra ormai certa per i soggetti più esposti in scia con la decisione di diversi Paesi, ultima arrivata la Francia. Mentre avanza la corsa al vaccino in vista del rientro tra i banchi a settembre con più del 90% del personale scolastico e universitario che ha ricevuto almeno una dose (o quella unica). Per i più giovani in particolare il ritmo è serrato. Oltre il 40% tra i 12-15 anni è stato immunizzato, mentre la percentuale aumenta al 67% nella fascia 16-19.
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Nicola Barone
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