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Jannik Sinner non si ferma più: sfata il tabù Medvedev e trionfa a Pechino

di Eliana Di Caro

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Afp

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4 ottobre 2023
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2' di lettura

Jannik Sinner vince in finale a Pechino contro la sua bestia nera Daniil Medvedev , numero 3 del ranking: festeggia pienamente, con questo successo nel Master 500, il quarto posto nella classifica mondiale e si gode il suo momento magico, alla fine di una settimana che non dimenticherà. E’ finita 7-6 7-6 (dominando nei tiebreak: 7-2).

Un match quasi perfetto, con frequenti incursioni a rete a interrompere il gioco da fondo campo del russo: una ragnatela soffocante di cui Sinner era stato preda nei precedenti scontri diretti (sei partite, sei sconfitte, di cui le finali a Rotterdam e Miami ). E poi le ottime risposte che hanno disinnescato il servizio dell’avversario, un gioco sempre molto profondo, in pressing, contro cui il russo nulla ha potuto. A tutto questo si è accompagnata una forza mentale e una concentrazione sorprendenti: niente passaggi a vuoto, grande freddezza nei momenti decisivi, anche il servizio lo ha sorretto bene. Se si eccettuano alcuni smash non andati a segno, la partita non avrebbe portuto essere giocata meglio.

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Sinner trionfa a Pechino, Medevedev battuto in due set

27 foto

L’italiano Jannik Sinner (a sinistra) ritrorva al russo Daniil Medvedev durante la partita finale del singolo maschile al torneo di tennis China Open di Pechino. (Photo by Pedro PARDO / AFP)
Jannik Sinner dell’Italia reagisce durante la partita finale del singolare maschile contro Daniil Medvedev della Russia al torneo di tennis China Open di Pechino. (EPA/MARK R. CRISTINO)
Jannik Sinner in azione durante la finale maschile contro il russo Daniil Medvedev (REUTERS/Florence Lo)
Jannik Sinner in azione durante la finale maschile contro il russo Daniil Medvedev (REUTERS/Florence Lo)
Jannik Sinner (REUTERS/Florence Lo)
(REUTERS/Florence Lo)
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Jannik Sinner dell’Italia serve la palla durante la finale del singolare maschile contro Daniil Medvedev della Russia al torneo di tennis China Open di Pechino. (EPA/MARK R. CRISTINO)
L’italiano Jannik Sinner fa ritorno al russo Daniil Medvedev durante la finale del singolare maschile al torneo di tennis China Open di Pechino. (Photo by Pedro PARDO / AFP)
(Photo by Pedro PARDO / AFP)
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(EPA/MARK R. CRISTINO)
(EPA/MARK R. CRISTINO)
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Il russo Daniil Medvedev in azione durante la finale maschile contro l’italiano Jannik Sinner (REUTERS/Florence Lo)
Una foto a lunga esposizione mostra Daniil Medvedev della Russia in azione durante la finale del singolare maschile contro Jannik Sinner dell’Italia al torneo di tennis China Open di Pechino. (EPA/MARK R. CRISTINO)
Aniil Medvedev della Russia reagisce durante la partita finale del singolare maschile contro Jannik Sinner dell’Italia al torneo di tennis China Open di Pechino . (EPA/MARK R. CRISTINO)
(Photo by Pedro PARDO / AFP)
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(Photo by Pedro PARDO / AFP)
Jannik Sinner e Daniil Medvedev (REUTERS/Florence Lo)
Jannik Sinner e Daniil Medvedev (REUTERS/Florence Lo)
L’italiano Jannik Sinner posa con il trofeo dopo aver vinto la finale maschile contro il russo Daniil Medvedev (REUTERS/Florence Lo)
L’italiano Jannik Sinner posa con il trofeo dopo aver vinto la finale maschile contro il russo Daniil Medvedev (REUTERS/Florence Lo)
L’italiano Jannik Sinner posa con il trofeo dopo aver vinto la finale maschile contro il russo Daniil Medvedev (REUTERS/Florence Lo)

Un risultato che arriva dopo la splendida vittoria con Alcaraz in semifinale, in un crescendo su cui forse in pochi avrebbero scommesso dopo i turni difficili con Evans e Dimitrov, segnati dal malessere fisico tra i crampi e il vomito. E invece le condizioni dell’italiano sono pian piano migliorate: con Alcaraz - numero due del mondo - è stato implacabile, dopo un primo set combattutissimo ha fatto quel che ha voluto nel secondo, finito 6-1.

La quarta posizione, raggiunta solo da Adriano Panatta il 24 agosto 1976 (Pietrangeli divenne numero tre a cavallo tra il ’59 e il 60, ben prima dell’era dei computer), già acquisita in semifinale, si consolida ulteriormente con la vittoria in finale. Adesso c’è il Master 1000 di Shanghai e in prospettiva le Atp finals a Torino (seguite dalla fase finale della Davis a Malaga). Ma prima, c’è da festeggiare e godersi questo risultato storico.

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