di Andrea Carli
Migranti, sbarchi più che raddoppiati nel 2023
3' di lettura
«Abbiamo quasi 9mila persone ospitate rispetto a questo flusso migratorio che si aggiunge ai 15mila ucraini ospitati in Veneto. e lo dice una regione che sa cosa è l’ospitalità. Non abbiamo mai rifiutato nessuno, ma siamo preoccupati perché non ci sono più spazi e la situazione rischia di diventare inquietante». Lo ha detto oggi, martedì 22 agosto, il presidente del Veneto, Luca Zaia (video) , nel corso di una conferenza stampa a Venezia.
«La solidarietà va erogata e va fatto in maniera seria, ma è altrettanto vero che c’è il tema della sostenibilità - ha spiegato Zaia -. C’è un livello oltre il quale non possiamo garantire la dignità nella nostra accoglienza. Dobbiamo scongiurare tendopoli e mega assembramenti, tipo Cona. - ha aggiunto il governatore del Veneto - sono un europeista convinto ma l’Europa è totalmente assente in questa partita. Sembra stagionale, aspetta che finisca l’estate così il problema passa. Non può essere latitante, bisogna chiedere che scenda in campo. L’Italia non può diventare il ventre molle del continente» ha concluso.
Le parole di Zaia arrivano mentre è aperto un nuovo fronte di scontro tra governo e Comuni. Riguarda il tema dell’accoglienza. Sullo sfondo numeri in crescita, a cominciare da quelli dei minori non accompagnati: sono stati quasi duemila (1.902), secondo le indicazioni fornite dal Viminale, quelli sbarcati in Italia nell’ultimo fine settimana.
Stando al Cruscotto statistico giornaliero predisposto dal ministero dell’Interno e aggiornato al 21 agosto, nei primi otto mesi di quest’anno sono sbarcati sulle coste italiane circa 12mila minori stranieri non accompagnati (12.188), contro i circa 14mila (14.044) registrati in tutto il 2022, e i 10.053 del 2021. Minori che arrivano sulle nostre coste senza genitori e figure adulte di riferimento. Secondo un rapporto di febbraio di Save the Children, «negli ultimi dieci anni sono arrivati via mare da soli in Italia 103.842 minori stranieri non accompagnati, prevalentemente adolescenti e preadolescenti, ma non di rado anche bambini, con una media di 15mila presenze annue».
Qualche indicazione arriva anche dall’ultimo rapporto del ministero del Lavoro: al 30 giugno 2023 risultano presenti in Italia 20.926 minori stranieri non accompagnati. Una cifra che sembra stabilizzarsi rispetto alla crescita registrata nel 2022, quando si è verificato un consistente numero di arrivi dall’Ucraina. Complessivamente si è avuto un aumento di 638 unità rispetto al secondo semestre dello scorso anno (20.288) e di oltre cinquemila rispetto al primo (15.595). Sempre con riferimento alla situazione ucraina, sono 155 i minori che hanno fatto ingresso nel nostro Paese nella prima metà del 2023, contro i 6300 nel primo semestre del 2022, e quelli presenti al 30 giugno di quest’anno, nonostante si confermino tra le comunità più numerose, sono diminuiti di oltre 300 unità rispetto alle presenze registrate a fine 2022.
Analizzando i dati in maniera più analitica, i minori non accompagnati presenti nel sistema di accoglienza italiano provengono principalmente da Egitto (5.341), Ucraina (4.512), Tunisia (1.781), Guinea (1.174) e Albania (1.137). Considerate congiuntamente, queste cinque cittadinanze rappresentano i due terzi delle presenze (66,6%). Seguono le cittadinanze gambiana (1.086), ivoriana (1.048), pakistana (924), eritrea (516) e afghana (446). Quelle che hanno registrato gli aumenti più consistenti in termini assoluti rispetto al primo e secondo semestre 2022 sono la egiziana, la guineana, la gambiana, la ivoriana e la pakistana.
A lanciare l’allarme è l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza. «A metà agosto il numero dei ragazzi soli arrivati per via mare era lo stesso che in tutto il 2021 - ha ricordato la garante Carla Garlatti -. La pressione migratoria di questa estate non deve far perdere d’occhio che si tratta di minorenni che non hanno adulti di riferimento e hanno spesso alle spalle storie e viaggi terribili. È un loro diritto essere accolti e per questa ragione i Comuni vanno posti nella condizione di farlo al meglio». In materia di assistenza, la garante ha spiegato che il governo sta attivando 15 centri Fami destinati ai minori non accompagnati. Una iniziativa legata all’impennata di arrivi delle ultime settimane: a Villa Sikania, nell’Agrigentino, il centro minori è sovraffollato tanto che il responsabile ha chiesto alla prefettura di Agrigento che l’Ufficio minori tenti di affidarne quanti più possibile ad altre comunità, in modo da rientrare nel limite di 150. A Modena, in vista dell’arrivo di almeno 50 minori, la Prefettura ha avviato con avviso pubblico un’indagine di mercato per l’affidamento del servizio di accoglienza in strutture messe a disposizione da enti gestori della provincia.
Andrea Carli
Redattore
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy