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Wall Street in rialzo, ma la frenata cinese pesa sui listini. Milano negativa

di Flavia Carletti

La Borsa, gli indici del 17 luglio 2023

Il Pil cinese nel secondo trimestre del 2023 è salito del 6,3% su base annua, contro una stima del +7,1%, deludendo le attese degli investitori. Euro resta a 1,12 dollari, petrolio e gas in calo

17 luglio 2023
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3' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Chiusura debole per le Borse europee che si sono mosse con cautela per tutta la seduta, frenate dai deludenti dati sull’economia cinese. La performance di alcuni titoli industriali e dei bancari ha tenuto a galla Piazza Affari (-0,19% il Ftse Mib), in linea con il Dax40 di Francoforte (-0,2%) quando il Cac40 di Parigi è rimasto più indietro (-1,12%), zavorrato dal settore del lusso. I dati sul Pil, le vendite al dettaglio e l’occupazione giovanile in Cina hanno deluso le attese del mercato, mostrando che la ripresa del colosso asiatico è più debole del previsto e questo fa aumentare anche i timori per l’andamento dell’economia mondiale, in un contesto in cui le banche centrali di Usa e Eurozona sono in una fase rialzista dei tassi.

Wall Street chiude in rialzo, con gli investitori che aspettano le tante trimestrali in calendario da domani – la cui pubblicazione è iniziata la scorsa settimana – per valutare meglio lo stato di salute dell’economia. Il Dow Jones segna alla fine delle contrattazioni +0,22%, il Nasdaq sale dello 0,93% e l’indice S&P 500 avanza dello 0,39%.

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Nel resto d'Europa, ad Amsterdam l'Aex è sceso dello 0,70%, a Londra il Ftse100 dello 0,36% e a Madrid l'Ibex35 è rimasto sulla parità. Si è mossa i controtendenza la Borsa di Bruxelles (+3,42%), spinta al rialzo dalla performance di Argenx (+31%), dopo avere comunicato il positivo esito di uno studio per valutare l’efficacia di un farmaco sperimentale per la cura di una grave malattia neurologica.

Andamento Piazza Affari FTSE Mib

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A Milano svetta Leonardo, in rosso Moncler

A Milano, tra i titoli, hanno chiuso in testa al Ftse Mib, Leonardo(+2,52%), quando è scattato il conto alla rovescia per la pubblicazione dei conti del secondo trimestre 2023 che gli analisti si aspettano solidi, e Cnh Industrial (+2,53%). Sotto i riflettori anche Banco Bpm (+1,97%), dopo l'accordo con Gruppo Bcc Iccrea e Fsi sulla monetica. Segno opposto per Nexi (-2,89%) e Moncler (-2,91%), che si è mosso in linea con il comparto europeo del lusso, penalizzato dall’andamento dell’economia cinese. Giornata abbastanza positiva per i bancari, alle spalle di Banco Bpm hanno chiuso Bper (+1,92%) e Unicredit (+1,06%), quando sono rimaste più indietro Mediobanca (+0,44%) e Intesa Sanpaolo (+0,19%). Segno meno, invece, per Banca Mps (-0,16%). Tra i titoli in rialzo anche Erg (+0,96%) e Unipol (+0,52%). Sopra la parità ma poco mossi i titoli del risparmio gestito con l'eccezione di Finecobank (-1%). Hanno terminato le contrattazioni in rosso Interpump (-2,24%), Diasorin (-1,71%) e Campari (-1,66%).

Mercati cinesi deludono le attese

La Cina ha annunciato una crescita economica nel secondo trimestre del +6,3% su anno, nonostante un rallentamento della ripresa post-Covid osservato negli ultimi mesi e una serie di indicatori deludenti. Gli analisti si aspettavano un rimbalzo più robusto (7,1%), dopo un aumento del 4,5% del Pil nel primo trimestre. In valori assoluti il Pil cinese ha toccato un valore di circa 8,3 trilioni di dollari. Le vendite al dettaglio invece hanno frenato drasticamente a giugno, con un aumento del 3,1% su anno, secondo i dati dell'Ufficio nazionale di statistica. Questo dato segna un netto rallentamento rispetto al +12,7% di maggio, mentre la produzione industriale ha accelerato a giugno al +4,4% su base annua, contro il +3,5% del mese precedente. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione cinese si è attestato al 5,2% a giugno, stabile rispetto al mese precedente. Invece, il tasso di disoccupazione tra i 16 e i 24 anni ha raggiunto un record del 21,3%, in aumento rispetto al 20,8% di maggio.

 

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Euro resta a 1,12 dollari, petrolio e gas in calo

Sul mercato dei cambi, l’euro passa di mano a 1,1236 dollari (1,1239 in avvio e 1,1236 venerdì in chiusura) e 156,153 yen (155,595 e 155,73), il cambio dollaro/yen si attesta a 138,974 (138,447 e 138,58). Sul mercato dell'energia, il contratto consegna Settembre sul Brent scende dello 0,99% a 79,08 dollari al barile, dopo una breve fiammata sopra 80 dollari, e quello scadenza Agosto sul Wti dello 0,95% a 74,7 dollari al barile. Ad Amsterdam il prezzo del gas è in calo del 2,2% a 25,4 euro al megawattora.

Spread Btp/bund in calo a 168 pb, rendimento sale al 4,17%

Chiusura in leggero calo per lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il titolo tedesco di pari durata è indicato a 168 punti base dai 169 punti della chiusura di venerdì. In lieve aumento il rendimento del BTp decennale benchmark, che chiude al 4,17% dal 4,16% del riferimento precedente.


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