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Bancari, il negoziato per il rinnovo del contratto riparte il 21 settembre

di Cristina Casadei

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(IMAGOECONOMICA)

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Abi ha convocato Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin per riprendere la trattativa, dopo la decisione di sospendere i termini del precedente contratto fino al 31 dicembre di quest’anno

6 settembre 2023
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1' di lettura

Riparte il negoziato per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei bancari. La presidente del Casl di Abi, Ilaria Maria Dalla Riva ha convocato i sindacati (Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin) per il 21 settembre a Roma.

Le parti riprenderanno le fila del dialogo sospeso per la pausa estiva con l’ultimo incontro di fine luglio, quando è stata decisa la sospensione dei termini del contratto scaduto a fine 2022, fino al 31 dicembre di quest’anno. Una decisione valutata positivamente dai sindacati e segnale della volontà di arrivare a una chiusura del negoziato entro la fine dell’anno. Il negoziato ripartirà però con qualche incognita e qualche tema in più sul tavolo.

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Come la possibile introduzione di una tassa sugli extraprofitti su cui il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, ha già preso posizione, spiegando che non dovrà impattare sugli aumenti contrattuali dei lavoratori, soprattutto per il contributo che hanno dato ai risultati del settore, dove di trimestrale in trimestrale si vede un miglioramento dei risultati pressoché generalizzato. I sindacati, nella loro piattaforma chiedono un aumento di 435 euro per il livello medio di riferimento, oltre al ripristino della base di calcolo del Tfr e ad alcuni miglioramenti sull’orario di lavoro e sulle tutele per lo smart working.

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