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Il governo ha corretto la stretta sulle pensioni (fino a un massimo del 25% della fetta retributiva) per il personale sanitario, degli enti locali, degli ufficiali giudiziari e dei maestri. Sono salvi i diritti acquisiti al 31 dicembre 2023 e non sono toccate le pensioni di vecchiaia, mentre restano penalizzate quelle anticipate. Medici e infermieri potranno godere di un ulteriore ammorbidimento prolungando la loro permanenza in servizio una volta maturati i requisiti per l’uscita anticipata: per ogni mese in più di lavoro il taglio dell’aliquota di rendimento sulla quota retributiva si ridurrà di un trentaseiesimo. I sanitari potranno inoltre rimanere in ospedale anche dopo il raggiungimento dei 40 anni di servizio fino al limite di 70 anni di età . Per compensare l’impatto sui conti pubblici, per tutte le categorie saranno dilatate le finestre d’uscita: a 3 mesi nel 2024, a 4 mesi nel 2025, a 5 mesi nel 2026, a 7 mesi nel 2027 fino a 9 mesi a partire dal 2028
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