di Patrizia Maciocchi
Ansa
1' di lettura
Una scommessa con gli amici: toccare le belle ragazze per strada. Accettare la “sfida” era costato al minore la condanna ad una pena detentiva di un anno cinque mesi e venticinque giorni di carcere per violenza sessuale. La severa decisione del Tribunale per i minorenni era arrivata dopo che tre destinatarie della “speedy pacca” avevano denunciato il giovane. La Suprema corte annulla però il verdetto e avalla la richiesta del Pubblico ministero di concedere il perdono giudiziale. Quasi una via obbligata visto che il minore aveva ammesso le sue colpe, confessato di aver voluto dimostrare agli amici il coraggio di portare a termine l’”impresa” concordata e accettato di definire il processo a suo carico nell’udienza preliminare. Formula che impedisce di condannare al carcere in assenza di una esplicita richiesta della pubblica accusa. E, nello specifico, il Pm chiedeva invece di perdonare i «fugaci toccamenti».
La pacca sul lato B è reato se la mano resta «sul posto»
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy