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«500 morti in ospedale di Gaza». Scambio di accuse Israele-Hamas. Assaltata l’ambasciata israeliana in Giordania

Il film dell'escalation israelo-palestinese - Nono giorno

Razzi anticarro sono stati sparati dal sud del Libano ed hanno colpito l’insediamento ebraico di Metulla, dichiarata zona militare chiusa. feriti due israeliani. L’attacco rivendicato dagli Hezbollah. L’artiglieria israeliana ha replicato, colpendo colline del sud del Libano a ridosso della Linea Blu di demarcazione. Bloccato un tentativo di infiltrazione dal Libano uccidendo “quattro terroristi”. Biden domani in Israele da Netanyahu, vedrà anche Abu Mazen in Giordania.

17 ottobre 2023
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Hezbollah proclama un “giorno di rabbia” contro Israele e la visita di Biden

Hezbollah proclama un “giorno di rabbia senza precedenti”. Lo riferisce al Arabiya. Il “giorno di rabbia”, ha detto Hezbollah, è contro Israele e in occasione dell’arrivo in Medio Oriente del presidente Usa Joe Biden. Intanto l’esercito israeliano (Idf) è tornato a bombardare postazioni nel sud del Libano, in risposta agli attacchi recenti. Lo riferisce Haaretz.

Netanyahu: i terroristi hanno colpito l’ospedale, non l’esercito israeliano

“Il mondo lo deve sapere, a colpire l’ospedale di Gaza sono stati barbari terroristi, non l’esercito israeliano”: lo ha scritto il premier israeliano Benjamin Netanyahu su X. “Coloro che hanno brutalmente ucciso i nostri bambini, uccidono anche i propri”, aggiunge.

Jihad islamica nega responsabilità per l’ospedale di Gaza

Il portavoce della Jihad islamica ha negato ogni responsabilità del gruppo nel bombardamento dell’ospedale a Gaza, respingendo le accuse di Israele secondo cui un fallito lancio di un razzo avrebbe provocato la strage. Lo scrive Reuters sul suo sito.

Tel Aviv, evacuato l’aereo del governo tedesco

Sirene a Tel Aviv, evacuato l’aereo del governo tedesco: il cancelliere Scholz portato in un rifugio antiaereo.

Ospedale Gaza, Russia e Emirati Arabi chiedono riunione Consiglio Onu

La Russia e gli Emirati Arabi Uniti hanno chiesto una riunione urgente e aperta del Consiglio di Sicurezza dell’Onu per mercoledi’ mattina dopo l’attacco all’ospedale di Gaza: lo ha riferito il vice ambasciatore russo alle Nazioni Unite Dmitry Polyanskiy.

Hamas, massacro ospedale è responsabilità degli Usa

“Gli Stati Uniti hanno la responsabilità dell’attacco all’ospedale al-Ahly a Gaza a causa della copertura che danno all’aggressione israeliana”. Lo afferma il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ad Al Jazeera confermato che il massacro conferma la “brutalità” di Israele e la portata della sua “sconfitta” dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Haniyeh ha poi lanciato un appello ai palestinesi nei territori occupati ad insorgere contro l’occupazione israeliana.

Esercito israeliano: «Sull’ospedale un razzo della Jihad islamica»

“La Jihad islamica è responsabile di un lancio fallimentare del razzo che ha colpito l’ospedale”. Lo ha detto in un nuovo intervento il portavoce militare in base “ad un esame dei sistemi operativi dell’esercito” e “di informazioni di intelligence di fonti diverse”.

Msf: inorriditi dal bombardamento israeliano dell’ospedale

“Siamo inorriditi dal bombardamento israeliano dell’ospedale Ahli Arab nella città di #Gaza, che curava pazienti e ospitava sfollati di Gaza. Secondo quanto riferito, centinaia di persone sarebbero state uccise. Questo è un massacro. E’ assolutamente inaccettabile”. Lo scrive su X Medici senza frontiere.

In immagini ospedale colpito fiamme e molti corpi bambini

Le foto e i video dell’ospedale al-Ahli di Gaza colpito da un raid che circolano sui social netowork mostrano un incendio che avvolge l’edificio e il terreno dell’ospedale disseminato di corpi straziati, molti dei quali di bambini piccoli. Intorno a loro, sull’erba, si vedono coperte, zaini scolastici e altri effetti personali. Al momento non è stato possibile verificare le immagini in modo indipendente. Il ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas ha accusato Isrele per l’attacco, parlando di almeno 500 morti. L’ospedale era pieno di feriti e anche di persone che cercavano riparo.

Esercito israele: «Ospedale di Gaza non era un nostro obiettivo»

“L’ospedale non era un edificio sensibile e non era un obiettivo dell’esercito”. Verifichiamo l’origine dell’esplosione”. Lo ha detto l’esercito israeliano.

Assaltata l’ambasciata israeliana in Giordania

Centinaia di persone hanno assaltato la sede dell’ambasciata israeliana ad Amman, in Giordania, in seguito all’attacco all’ospedale al-Ahly a Gaza City. Le immagini mostrano centinaia di manifestanti che si proteggono il volto dopo aver appiccato il fuoco all’esterno dell’ambasciata. Il fumo e le fiamme sono visibili nei video rilanciati dai social.

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Scontri a Ramallah tra manifestanti e polizia palestinese

Sono degenerati in scontri tra i manifestanti e la polizia palestinese le manifestazioni a Ramallah e in altre parti della Cisgiordania. Lo riferisce Sky News.

Abbas cancella incontro con Biden dopo raid ospedale

Il presidente palestinese, Mahmoud Abbas, ha annullato la sua partecipazione all’incontro previsto per domani con il presidente Joe Biden e altri leader del Medioriente ad Amman, in Giordania. Lo riferisce un alto funzionario palestinese. Abbas avrebbe dovuto incontrare il re di Giordania Abdullah II e il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sissi al vertice di domani ad Amman, dove avrebbero dovuto discutere con Biden della guerra fra Israele e Hamas, ma secondo la fonte Abbas sta ritirando la sua presenza in segno di protesta contro l’attacco aereo che ha colpito un ospedale di Gaza in cui secondo i funzionari sanitari di Hamas sono rimaste uccise oltre 500 persone. Il funzionario ha parlato a condizione di mantenere l’anonimato perché la cancellazione non dell’incontro non è stata annunciata formalmente.

Iran, attacco all’ospedale «brutale crimine di guerra»

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, ha condannato “con la massima fermezza” l’attacco all’ospedale nella Striscia di Gaza definendolo “un brutale crimine di guerra e un genocidio”. “Il regime sionista, continuando i suoi vergognosi crimini contro il popolo palestinese, commettendo questo crimine atroce e orribile - si legge in una nota diffusa sul canale Telegram del ministero -, ha dimostrato ancora una volta la sua ferocia e brutalità verso tutti”.

Pentagono, soldati in allerta ma non decisione su dispiegamento

“Nessuna decisione è stata presa sul dispiegamento delle forze americane, sono state solo messe in allerta elevata”. Lo afferma la vice portavoce del Pentagono Sabrina Singh riferendosi ai 2.000 soldati americani messi in allerta per la guerra fra Israele e Hamas.

Abu Mazen cancella il previsto incontro con Biden

Il presidente dell’Anp Abu Mazen ha cancellato l’incontro previsto con Joe Biden ad Amman dopo l’attacco all’ospedale di Gaza. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando l’Associated Press.

Michel (Ue): «Raid sull’ospedale viola diritto internazionale»

Il raid israeliano che ha colpito un complesso ospedaliero a Gaza, provocando centinaia di morti, “non è in linea con il diritto internazionale”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in conferenza stampa al termine del vertice straordinario dei 27 sulla guerra in Medio Oriente. Interpellata sullo stesso tema, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ha declinato ogni commento in attesa di “conferme”.

Giordania condanna «attacco Israele a ospedale»

La Giordania “condanna fermamente l’attacco di Israele all’ospedale di Gaza” e considera lo Stato ebraico “responsabile per questi pericolosi sviluppi”. Lo afferma una nota del ministero degli Esteri di Amman. Il portavoce Sufyan Al-Qudah ritiene che l’attacco “contraddica i principi di umanità e violi le regole di guerra”.

Ospedale Gaza: Abbas proclama tre giorni di lutto

Il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas ha dichiarato tre giorni di lutto per il “massacro dell’ospedale” a Gaza, dopo che Hamas ha affermato che un raid israeliano ha provocato centinaia di morti in un ospedale a Gaza. Proclamiamo “tre giorni di lutto e bandiere a mezz’asta per i martiri del massacro all’ospedale Battista e tutti i martiri del popolo”, ha detto Abbas, secondo quanto riferisce l’agenzia stampa palestinese Wafa.

Oms, ferma condanna dell’attacco all’ospedale di Gaza

“L’Oms condanna fermamente l’attacco all’ospedale arabo Al Ahli nel nord di Gaza. I primi rapporti parlano di centinaia di morti e feriti. Chiediamo la protezione immediata dei civili e dell’assistenza sanitaria e la revoca degli ordini di evacuazione”. Lo scrive su X il direttore dell’Organizzazione mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Erdogan, attacco ospedale dimostra disumanità di Israele

“Colpire un ospedale con donne, bambini e civili innocenti è l’ultimo esempio di attacchi israeliani privi dei valori umani più basilari. Invito tutta l’umanità ad agire per fermare questa brutalità senza precedenti a Gaza”. Lo scrive su X il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan.

Egitto accusa Israele per ospedale colpito

L’Egitto ha accusato Israele dell’esplosione all’ospedale di Gaza che avrebbe causato centinaia di morti palestinesi. Un comunicato del ministero degli Esteri egiziano ha detto di considerare “questo deliberato bombardamento come una grave violazione del diritto internazionale umanitario e dei principi base di umanità”. “L’Egitto chiede a Israele di fermare immediatamente le sue politiche di punizione collettiva contro la popolazione di Gaza”, continua il comunicato.

Onu, scuole e ospedali non sono un bersaglio

“Le scuole non sono un bersaglio, gli ospedali non sono un bersaglio, i bambini non sono un bersaglio, i civili non sono un bersaglio, i volontari non sono un bersaglio”. Lo scrive su X l’Organizzazione delle Nazioni Unite.

Media: «Per Israele l’ospedale di Gaza colpito da Hamas»

L’esercito israeliano, citato dai media, ha fatto sapere che l’esplosione nell’ospedale Al-Ahli Arabi Baptist di Gaza City è dovuta al lancio fallito di un razzo di Hamas e che non c’è nessun legame dell’esercito stesso con l’esplosione.

Ospedale colpito a Gaza: «L’esercito israeliano verifica»

“Stiamo verificando le cause dell’esplosione”: questa la prima reazione del portavoce militare israeliano alle notizie relative a centinaia di morti in una deflagrazione avvenuta stasera nell’ospedale al-Ahli a Gaza.

Hamas: 500 morti in un raid su un ospedale a Gaza

Un raid israeliano ha colpito un complesso ospedaliero a Gaza, provocando almeno 500 morti. Lo hanno affermato le autorità di Hamas che governano la Striscia. Si tratta, scrive il Guardian citando le autorità palestinesi della Striscia dell’Al-Ahli Arabi Baptist Hospital al centro di Gaza City. Secondo Al Jazeera la maggior parte dei feriti sembrano essere donne e bambini. Nella struttura si erano rifugiate molte famiglie. «Stiamo verificando le cause dell’esplosione»: questa la prima reazione del portavoce militare israeliano alle notizie relative a centinaia di morti in una deflagrazione avvenuta stasera nell’ospedale al-Ahli a Gaza.

Razzi da Gaza: sirene a Tel Aviv e in altre località di Israele

Nuova serie di razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso Israele e le sirene anti-aeree sono suonate a Tel Aviv, dove si segnalano anche esplosioni, e in altre località nel centro dello Stato ebraico. Lo riferisce il Times of Israel.

Save the Children_: 1.000 bambini morti sotto le bombe a Gaza

L’organizzazione Save the Children ha reso noto che più di 1.000 bambini sono morti a causa dei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza degli ultimi 11 giorni, circa, uno ogni 15 minuti. Il numero dei minori morti rappresenta circa un terzo del numero totale delle vittime. “Il tempo sta scadendo per i bimbi di Gaza”, ha detto in una nota il direttore dell’organizzazione Jason Lee. “Oggi è prevista la riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu: è necessario un cessate il fuoco per salvare la loro vita. Senza la fine dei combattimenti la vita di migliaia di bambini è appesa a un filo”.

Cpj: 15 i giornalisti uccisi nel conflitto Israele-Hamas

Almeno 15 giornalisti sono rimasti uccisi nei primi dieci giorni del conflitto tra Israele e Hamas, secondo i dati raccolti dal Committee to Protect Journalists. E’ un numero impressionante se si pensa che, sempre secondo il Cpj, lo stesso numero di giornalisti hanno perso la vita nei due anni del conflitto in Ucraina.

Esercito Israele: «Preparativi per una serie di piani offensivi»

Le forze israeliane si stanno preparando “a mettere in atto una larga serie di piani offensivi”. Lo ha detto l’esercito aggiungendo anche che “molteplici battaglioni di riserva sono stati mobilitati per missioni di difesa nelle comunità israeliane nell’area attorno alla Striscia”. La 25ma divisione Sinai sta “al momento facendo preparativi per operazioni di combattimenti più estesi”. Fino ad adesso la percentuale di quelli che sono stati arruolati tra i riservisti nella divisione Sinai è del 120%.

Usa minacciano Iran di azione militare se entra nel conflitto

L’Amministrazione Biden ha minacciato un’azione militare contro l’Iran qualora la Repubblica islamica entrasse nel conflitto tra Hamas e Israele. Lo hanno riferito fonti iraniane all’emittente al-Jazeera, secondo cui la Casa Bianca ha inviato al rappresentante iraniano presso le Nazioni Unite un messaggio composto da “quattro clausole” chiedendo a Teheran di lavorare per calmare le acque riguardo alla crisi a Gaza. Secondo la tv qatariota, nel documento gli Usa mettono in guardia Teheran dall’entrare nel conflitto, minacciando un’azione diretta.

La Farnesina conferma la morte dell’italo-israeliano

La Farnesina conferma che le autorità israeliane hanno certificato, attraverso esame Dna, il decesso di Eviatar Moshe Kipnis, cittadino italiano-israeliano di 65 anni, irreperibile da sabato 7 ottobre dopo l’attacco terroristico contro il kibbutz di Beeri. L’ambasciata d’Italia a Tel Aviv è in contatto con la famiglia per assicurare loro ogni possibile assistenza in questo difficile momento. Nell’esprimere le condoglianze ai familiari del signor Kipnis, il vicepremier Antonio Tajani ribadisce il massimo impegno del Governo per rintracciare gli altri due cittadini italo-israeliani tutt’ora irreperibili.

Scholz: «Garantire esistenza Israele è responsabilità tedesca dopo Olocausto»

“E’ importante qui oggi in Israele, in questa difficile situazione, dire chiaramente: la storia tedesca e la nostra responsabilità derivante dall’Olocausto fanno sì che sia nostro compito garantire l’esistenza e la sicurezza di Israele”. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz in una conferenza stampa congiunta con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Tel Aviv. Sarebbe ’’un grave e imperdonabile errore entrare nel conflitto’’ israelo-palestinese, ha detto Scholz rivolgendosi a ’’tutti gli altri player’’. Scholz ha quindi affermato che “in tempi difficili, la Germania ha un solo posto: stare al fianco di Israele”. E “Israele ha il diritto, basato sul diritto internazionale, di difendersi e combattere il terrorismo. Ogni Paese ha il dovere di difendersi e proteggere i propri cittadini”, ha aggiunto il cancelliere tedesco.

Netanyahu: «Da Hamas peggior crimine contro ebrei da Shoah»

“Il peggior crimine commesso contro gli ebrei dai tempi della Shoah”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu nella conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Olaf Scholz riferendosi all’attacco dello scorso 7 ottobre. “Hamas - ha ribadito il premier - sono i nuovi nazisti, Hamas è l’Isis, per alcuni versi peggiore dei nazisti”. “Se queste atrocità non saranno stoppate qui - ha aggiunto - questa ferocia vi raggiungerà molto presto”.

Israele, morto uno degli italo-israeliani dispersi

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(ANSA) - TEL AVIV, 17 OTT - E’ morto Evitar Moshe Kipnis, uno dei tre italo-israeliani di cui non si avevano più notizie dall’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. Lo apprende l’ANSA da fonti locali. Con lui era scomparsa anche la moglie Liliach Le Havron dal kibbutz di Beeri, dove sono stati trovati 108 cadaveri. Evitar Moshe Kipnis è stato identificato tra le vittime in base all’esame del Dna. Non ci sono conferme sulla sorte della moglie.

Sriscia di Gaza: ordine di evacuazione per l’ospedale di Rafah

Il Kuwaiti Specialist Hospital, un ospedale di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ha ricevuto 2 avvertimenti di evacuazione israeliani, nonostante si trovi nell’area in cui Israele ha detto ai civili palestinesi di rifugiarsi. Lo afferma Sohaib al-Hams, direttore dell’ospedale, che aggiunge che il personale non abbandonerà la struttura, che continua a ricevere pazienti nonostante gli incessanti attacchi aerei israeliani.

“Non lasceremo i nostri posti e non abbandoneremo la nostra gente”, ha detto al-Hams in un video sulla pagina Facebook ufficiale dell’ospedale, aggiungendo che gli ospedali di Gaza sono l’ultima linea rossa e che Israele ha superato tutte le altre.

Ministero Hamas: circa 3mila morti negli attacchi su Gaza

E’ salito a circa 3 mila i morti negli attacchi di Israele sulla Striscia. Lo ha fatto sapere il ministero della sanità locale citato dai media.

Giappone: «Aiuti umanitari a Gaza da 10 milioni di dollari»

Il Giappone invierà aiuti umanitari a Gaza per un valore di 10 milioni di dollari destinati alla popolazione civile nella Striscia, mentre è in corso il conflitto tra Israele e il gruppo militante palestinese Hamas. “Continueremo a compiere sforzi diplomatici affinché l’assistenza necessaria e i beni di prima necessità, come il cibo, l’acqua, i servizi medici, raggiungano i civili innocenti e i rifugiati palestinesi”, ha dichiarato la ministra degli Esteri giapponese Yoko Kamikawa in una conferenza stampa, ribadendo nel contempo la condanna del Giappone verso Hamas per gli “attacchi terroristici”. Le offerte umanitarie saranno consegnate attraverso istituzioni internazionali, ha precisato il capo della diplomazia nipponica. La stabilità in Medio Oriente è vitale per il Giappone - che dipende quasi interamente dalle importazioni di petrolio dalla regione. Tokyo, inoltre, oltre a essere uno stretto alleato degli Stati Uniti, tradizionalmente mantiene rapporti amichevoli con l’Iran, acerrimo nemico di Israele e sostenitore di Hamas. A questo riguardo, Kamikawa ha avuto una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdollahian, nell’ambito degli sforzi diplomatici del Paese alla presidenza di turno del G7 per ridurre le tensioni nell’area. La neo ministra degli Esteri, insediatasi circa un mese fa, ha già avuto colloqui telefonici con i suoi omologhi dei Paesi nella regione, tra cui Egitto, Giordania, Arabia Saudita, Israele e Palestina. Separatamente, il vice capo di gabinetto nipponico, Hideki Murai, ha dichiarato in una conferenza stampa che il governo sta considerando l’evacuazione dei cittadini giapponesi in Israele tramite aerei delle Forze di autodifesa (Sdf) alla fine di questa settimana. Due dei velivoli sono arrivati in Giordania, mentre uno è in standby in una base delle Sdf a Gibuti, in Africa orientale. Sabato scorso 51 cittadini giapponesi sono stati evacuati da Israele su un aereo militare sudcoreano, mentre otto di loro hanno lasciato Tel Aviv per Dubai negli Emirati Arabi Uniti su un volo charter messo a disposizione da Tokyo. Secondo il ministero degli Esteri attualmente in Israele e Palestina ci sono circa 900 giapponesi, inclusi “un piccolo numero” di cittadini a Gaza con cui il governo è in stretto contatto.

Nuovo scambio di missili tra Israele e Hezbollah

Un missile anticarro è stato sparato dal Libano a Zar’it, nel nord di Israele. Due riservisti delle Forze di difesa israeliane (Idf) sono rimasti feriti, uno in modo lieve e uno in modo moderato. Sono stati portati in ospedale per ricevere ulteriori cure mediche. Due missili anticarro sono poi stati lanciati dal Libano verso le postazioni dell’esercito israeliano vicino a Yiftah, un kibbutz nel nord di Israele, che ha risposto al fuoco bombardando le postazioni del gruppo libanese Hezbollah, uccidendo 2 miliziani.

Salgono a 80 i morti in raid notturni di Israele a Gaza

Sono saliti a 80 i morti nei raid notturni lanciati dall’esercito israeliano nel sud della Striscia di Gaza. È quanto afferma l’ufficio stampa governativo gestito da Hamas, come riporta Al Jazeera. I bombardamenti hanno colpito soprattutto le case a Rafah e Khan Younis, nel sud della Striscia, e hanno ferito centinaia di civili. In una dichiarazione separata, l’esercito israeliano aveva affermato di aver colpito nella notte più di 200 obiettivi di Hamas e della Jihad islamica palestinese.

Israele ad Hamas, avete due opzioni, arrendervi o morire

“I membri di Hamas hanno due opzioni: arrendersi o morire”. A dirlo è il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, in visita a piloti e tecnici della flotta di F-35 nella base di Nevatim. “I nostri aerei raggiungeranno ogni posto...ogni missile ha un indirizzo - ha detto citato dal Times of Israel -. Raggiungeremo tutti i membri di Hamas. Elimineremo Hamas e smantelleremo tutte le sue capacità”.

Unifil, civili in una nostra base durante bombardamento

I caschi blu dell’Onu schierati nel sud del Libano nella missione Unifil, di cui fanno parte un migliaio di italiani, hanno aperto le porte di una delle loro basi per far riparare i civili durante un bombardamento di artiglieria. Lo riferiscono media locali libanesi e lo ha confermato all’ANSA Andrea Tenenti, portavoce di Unifil. L’episodio è avvenuto ieri nel settore centrale della Linea Blu di demarcazione tra Libano e Israele. Caschi blu del contingente del Ghana hanno aperto le porte della loro base nella località di Dhahira per consentire ad alcuni abitanti della zona di ripararsi durante un bombardamento attribuito a Israele. “Se non c’è una minaccia imminente di violenza i civili non possono essere autorizzati a entrare nei siti dell’Onu”, ha ricordato Tenenti, sottolineando che “tutti gli attacchi contro civili e contro personale dell’Onu sono violazioni del diritto internazionale e possono costituire crimini di guerra”.

Croce Rossa Libano, 4 uccisi in bombardamento nel sud

Quattro persone sono state uccise nel sud del Libano, lungo la Linea Blu di demarcazione con Israele. Lo riferisce la Croce Rossa libanese che ha inviato sul posto squadre mediche per recuperare i corpi, nei pressi della località frontaliera di Alma Shaab, nel settore occidentale della Linea Blu tra i due paesi, presa di mira stamani da bombardamenti di artiglieria israeliani.

Ambasciatore Israele a Roma, “concessioni su ostaggi incoraggerebbero altri rapimenti”

“Non dobbiamo permettere ad Hamas di usare gli ostaggi per ottenere l’immunità. Se lo facessimo ci sarebbe un’ondata di sequestri da parte dei terroristi a livello internazionale”, “se si chiede a Israele di fare concessioni si incoraggiano altri rapimenti”. A dirlo è l’ambasciatore israeliano Alon Bar in un’intervista all’Adnkronos. La comunità internazionale “deve chiedere il rilascio di tutti gli ostaggi, senza condizioni” e Hamas deve sapere che chiunque sia coinvolto nei rapimenti verrà perseguito da ogni sistema legale internazionale”, afferma.

Contatti di Mosca con Egitto e Israele per apertura valico Rafah

La Russia ha avviato consultazioni con Egitto e Israele per l’apertura del valico di Rafah, fra la Striscia di Gaza e l’Egitto, ha reso noto l’ambasciatore russo in Israele, Anatoly Viktorov. “Il valico non è aperto al momento. Non siamo stati fino a ora in grado di aprirlo per i nostri cittadini. Stiamo lavorando sulla questione sia con l’Egitto che con Israele”, ha dichiarato.

Cnn, almeno altre 2 navi Usa con marines verso Israele

Almeno altre due navi della Marina Usa che trasportano migliaia di marines si stanno dirigendo dal Golfo verso la costa israeliana per aiutare qualsiasi potenziale risposta degli Stati Uniti ai combattimenti sul terreno tra Hamas e Israele, in particolare per l’evacuazione di cittadini americani. Si tratta della nave d’assalto anfibia USS Bataan e della nave da sbarco anfibia USS Carter Hall, che possono lanciare moto d’acqua per traghettare le persone dalla riva alle navi. Lo riferisce la Cnn citando due dirigenti del Pentagono.

Razzi su Ashkelon da Gaza, sirene suonano in città al confine

Diversi razzi sono caduti sulla città di Ashkelon, nel sud di Israele, lanciati dalla Striscia di Gaza. Lo scrive il Jerusalem Post. I servizi di emergenza di Magen David Adom riferiscono che ’’medici e paramedici stanno raggiungendo la zona dove è stata segnalata la caduta dei razzi. Al momento non ci sono notizie di vittime’’. Intanto sono risuonate sirene di allerta per avvisare di un imminente attacco missilistico nelle città di confine con Gaza, Nir Oz e Nahal Oz.

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L’addio a un soldato israeliano alla fermata dell’autobus, nel corso del conflitto in corso tra Israele e il gruppo islamista palestinese Hamas, ad Ashkelon, nel sud di Israele, il 17 ottobre 2023 (foto REUTERS/Violeta Santos Moura)

Esercito, tre israeliani feriti da missili dal Libano su Metulla

Tre israeliani, di cui due riservisti dell’esercito e un civile, sono rimasti feriti a Metulla nel nord di Israele dal lancio di stamani di missili anti tank dal Libano. Lo riferisce il portavoce militare israeliano.

Domani ad Amman summit con re Abdullah, Biden, al-Sisi e Abbas

Re Abdullah II di Giordania ha convocato per domani ad Amman un summit con il presidente americano Joe Biden, l’egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il leader dell’Autorità palestinese, Mahmoud Abbas. In un messaggio sul social X si precisa che il summit “riguarderà gli sviluppi pericolosi a Gaza, il loro impatto sulla regione e la garanzia che gli aiuti vengano consegnati alla Striscia di Gaza” nel mirino delle operazioni israeliane scattate dopo il terribile attacco del 7 ottobre in Israele di Hamas, che controlla l’enclave palestinese. In precedenza la Casa Bianca aveva confermato la missioen di Biden ad Amman, dopo la tappa in Israele, per incontri con re Abdullah, al-Sisi e Abbas, ma senza riferire di un summit a quattro.

Parigi, salgono a 21 vittime francesi dell’attacco di Hamas

E’ salito a 21 il bilancio dele vittime francesi degli attacchi terroristici di Hamas contro Israele, stando a quanto rende noto il Quai d’Orsay, secondo il quale 11 francesi sono ancora considerati dispersi. “Diverse dei queste persone sono molto probabilmente ostaggi di Hamas, come la donna di cui la Francia denuncia l’ignobile esposizione in un video”.

Usa, 2.000 soldati in allerta per conflitto Israele-Hamas

Il Pentagono annuncia che 2.000 soldati americani sono stati messi in stato di allerta per un eventuale dispiegamento nella regione nell’ambito del conflitto fra Israele e Hamas. La notizia era stata anticipata ieri dal Wall Street Journal

Tajani, parlato con ministro Esteri Qatar che dialoga con Hamas

“Venendo qui ho parlato al telefono con il Ministro degli Esteri del Qatar, che dialoga con Hamas, per capire se ci sia il modo di placare il conflitto, posto il fatto che Israele abbia il diritto di difendersi. Ho visto immagini di vilipendio di cadaveri che non voglio altro che cancellare dalla mia mente”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante il suo intervento presso Apa Confartigianato a Monza, appuntamento per la campagna elettorale a sostegno di Adriano Galliani.

Londra rafforza la sicurezza per Inghilterra-Italia

Sicurezza rafforzata attorno allo stadio di Wembley, in vista d’Inghilterra-Italia di stasera, alla luce dell’attacco di matrice jihadista a Bruxelles in cui sono stati colpiti tifosi svedesi a margine di un’altra partita di qualificazione per Euro2024, Belgio-Svezia. Lo rende noto la Metropolitan di Londra (Scotland Yard), annunciando “una presenza estremamente visibile” di agenti in tutta l’area interessata dall’operazione.

Reuters chiede a Israele inchiesta su morte di un suo reporter

(L’agenzia stampa Reuters ha chiesto a Israele di condurre un’indagine “rapida e trasparente” sulla morte nei giorni scorsi del suo giornalista video Issam Abdallah colpito dall’esplosione di un proiettile d’artiglieria sparato dall’esercito dello Stato ebraico contro Hezbollah vicino al villaggio di Alma al-Shaab, nel sud del Libano, che ha anche ferito altri sei reporter di diversi media come Afp e Al-jazeera. L’appello alle autorità israeliane è stato rivolto dalla direttrice dell’agenzia di stampa britannica, Alessandra Galloni, in un video pubblicato su X: “Per trasparente intendo un’indagine con prove e spiegazioni chiare”, ha sottolineato. Nei giorni scorsi sui media libanesi era stato sollevato il sospetto di un atto intenzionale da parte delle forze armate dello Stato ebraico.

Onu: evacuazione civili Gaza forse trasferimento forzato illegale

L’ordine di evacuare la popolazione del Nord della Striscia di Gaza dato da Israele potrebbe configurare un crimine internazionale di “trasferimento forzato illegale di civili”: lo ha detto oggi a Ginevra la portavoce dell’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Ravina Shamdasani. “Sembra che non vi sia stato alcun tentativo da parte di Israele di garantire un rifugio adeguato e condizioni soddisfacenti di igiene, salute, sicurezza e nutrizione agli 1,1 milioni di civili a cui è stato ordinato di trasferirsi”, ha detto Shamdasani. “Siamo preoccupati che questo ordine, combinato con l’imposizione di un assedio completo su Gaza, non possa essere considerato un’evacuazione temporanea legittima ed equivarrebbe quindi a un trasferimento forzato di civili, in violazione del diritto internazionale”, ha sottolineato. La portavoce ha aggiunto che “le spaventose notizie secondo cui civili che tentavano di trasferirsi nel Sud di Gaza sono stati colpiti e uccisi da armi esplosive devono essere oggetto di indagini indipendenti e approfondite, così come tutte le accuse di gravi violazioni del diritto umanitario internazionale”.

Negoziatore famiglie, “Hamas dica il prezzo per ostaggi”

“Noi abbiamo chiesto dei corridoi per riportare a casa gli ostaggi”, ma senza offrire una contropartita. “Hamas ci deve dire che sono pronti e qual è il prezzo. Non abbiamo ancora avuto una risposta”. Lo ha detto Yaakov Peri, ex capo dello Shin Bet e membro del team di negoziatori del Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi nell’attacco del 7 ottobre, parlando con alcuni giornalisti, a margine della conferenza stampa dei genitori di Maya Shem, la ragazza rapita apparsa ieri in video.

WP: via libera Biden in Israele solo dopo ok Netanyahu a misure umanitarie a Gaza

La notizia era stata anticipata da ore dalla stampa israeliana, ma l’annuncio ufficiale della missione di Joe Biden in Israele, fortissimo segnale del sostegno di Washington alla risposta ai terribili attacchi di Hamas, è arrivato solo nella notte. La Casa Bianca infatti ha aspettato che arrivasse l’impegno da parte di Benyamin Netanyahu per il pacchetto di misure umanitarie con cui Antony Blinken ieri era tornato in Israele dopo il suo tour nei Paesi della regione. Un assenso, ricostruisce oggi il Washington Post, che è arrivato dopo una maratona negoziale di 7 ore e mezza durante la quale i diplomatici americani e israeliani erano in stanze separate e si passavano carte e proposte. Al centro dei negoziati la questione dell’arrivo degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, da giorni intrappolata nell’assedio totale dichiarato dagli israeliani che impedisce ingresso di cibo, medicinali, carburanti e quindi energia, e la creazione di zone sicure per i civili palestinesi, spiegano fonti del dipartimento di Stato. E’ stato solo quando Blinken ha ricevuto assicurazioni su un accordo che da Washington è stata annunciata la missione del presidente americano in Israele, che arriva mentre si aspetta l’annunciato inizio dell’operazione di terra a Gaza. Biden andrà poi in Giordania, dove incontrerà il re Abdullah II, il presidente egiziano Abdel Fatah El-Sisi e il presidente dell’Anp, Mahmoud Abbas per discutere la situazione umanitaria a Gaza, dove oltre 2800 palestinesi sono rimasti uccisi ed oltre 10mila feriti nei raid aerei lanciati da Israele subito dopo gli attacchi del 7 ottobre.

Libano, Israele getta benzina sul fuoco a confine

Israele al confine con il Libano “sta gettando benzina sul fuoco”. È quanto afferma il ministro degli Esteri libanese Bou Habib in conferenza stampa a Beirut, come riporta Al Jazeera. Habib ha aggiunto che Israele deve fermare le sue provocazioni. “Non siamo a favore della guerra”, ha assicurato il ministro libanese, “vogliamo davvero la calma nella regione”, ha detto.

Israele, il piano potrebbe non essere l’invasione di Gaza

L’esercito israeliano si sta preparando per le prossime tappe nella guerra contro Hamas ma i piani potrebbero essere diversi dall’attesa invasione via terra della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hecht. “Ci stiamo preparando - ha spiegato in un briefing con i giornalisti - ma non abbiamo detto quali piani saranno. Tutti parlano dell’offensiva di terra. Potrebbe essere qualcosa di diverso”.

Israele, oltre 350 i corpi ancora non identificati

A dieci giorni dall’attacco di Hamas, sono più di 350 le vittime civili non ancora identificate. A renderlo noto è Chen Kugel, direttore dell’istituto nazionale israeliano di medicina forense. Migliaia di persone restano in disperata attesa di notizie sui propri cari e di resti da seppellire, una preoccupazione particolarmente urgente dato che la tradizione ebraica prevede una sepoltura rapida e il lutto formale può iniziare solo dopo il funerale. Decine di corpi - o in alcuni casi resti umani in condizionali tali da essere a malapena riconoscibili - sono stati trasportati ieri all’istituto forense in un camion refrigerato. Israele ha solo sette patologi forensi, anche se il piccolo staff è stato rafforzato da volontari tra pensionati, settore privato e dall’estero. Kugel teme che il ritmo con cui si potranno dare risposte alle famiglie possa rallentare man mano che si raggiungono i corpi più devastati, e che alcune vittime possano non essere mai identificate. “Abbiamo fatto molto lavoro negli ultimi nove giorni... Ora siamo al culmine, il tasso di identificazione diminuirà perché stiamo raggiungendo i casi più difficili - ha detto - Temo che ci saranno alcune vittime che non troveremo mai e che non saremo mai in grado di identificare... La gente deve essere preparata a questo”. La portata della tragedia ha intaccato il distacco professionale di Kugel, coltivato per oltre 30 anni e fondamentale per lavorare nella medicina legale, ha detto. “Sono 31 anni che svolgo questa professione ed è ancora difficile”. Ha detto che tra le ferite più dolorose a cui ha assistito ci sono persone quelle con arma da fuoco alla testa e al dorso della mano, il che suggerisce che stavano cercando di proteggersi mentre venivano uccisi.

Mosca, 16 russi uccisi e 9 dispersi in attacchi Hamas

E’ salito a 16 il numero dei cittadini russi che risultano uccisi negli attacchi di Hamas in Israele, mentre nove sono ancora dispersi. Lo ha fatto sapere l’ambasciatore russo in Israele citato dall’agenzia Ria Novosti.

Turchia, contatti con Hamas per rilascio ostaggi

La Turchia è in contatto con i miliziani di Hamas per negoziare il rilascio dei civili israeliani e stranieri rapiti dal gruppo durante l’attacco si sabato 7 contro Israele. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri turco Hasak Fidan da Beirut. Ieri l’agenzia di stampa Anadolu aveva riferito di un colloquio tra Fidan e il leader di Hamas Ismail Haniyeh proprio sulla questione degli ostaggi.

Un tweet di JK Rowling per fan di Harry Potter ostaggio di Hamas

JK Rowling ha pubblicato un tweet riprendendo una fotografia di una ragazzina israeliana autistica e grande fan di Harry Potter che risulta secondo le autorità dello Stato ebraico fra le persone prese in ostaggio da Hamas e portate a Gaza dopo l’attacco terroristico del 7 ottobre. Nell’immagine la 12enne Noya Dan è vestita come il maghetto creato dalla scrittrice britannica, con tanto di bacchetta, e tiene fra le mani uno dei suoi libri. “Per ovvi motivi, questa immagine mi ha colpito”, ha scritto la celebre autrice, aggiungendo che il rapimento di bambini è “spregevole e del tutto ingiustificabile” ed esprimendo la propria speranza per il rilascio di tutti i prigionieri a Gaza. Dopo i fatti del 7 ottobre Rowling aveva scritto alcuni post infuocati per condannare quanto successo e in uno in particolare attaccava “i piagnucolosi apologeti dello stupro, dell’omicidio e della tortura” che a suo avviso volevano giustificare gli attacchi contro Israele.

Israele, 500mila sfollati dopo attacchi Hamas

Sono “circa mezzo milione” gli sfollati interni israeliani dopo gli attacchi di Hamas. Una decisione presa “per loro iniziativa”. Lo ha spiegato il portavoce delle forze di Difesa israeliane. “Abbiamo evacuato tutta la zona vicino a Gaza, la maggior parte di Sderot è stata evacuata, parti di Ashkelon sono state evacuate. Si tratta du città con decine di migliaia di persone”, ha spiegato ancora.

Radio 24 / Accordo tra Usa e Israele per gli aiuti umanitari a Gaza

Esercito israeliano, sirene di allarme per razzi da Gaza a Beersheva

(Le sirene di allarme per i razzi da Gaza sono da poco risuonate a Beersheva, nel Negev. Lo ha riferito l’esercito.

Polizia Israele, identificati 947 corpi di civili uccisi

La polizia israeliana ha fatto sapere di aver identificato i corpi di 947 civili uccisi nell’ attacco di Hamas.

Ucciso da Israele capo Hamas dei valichi della Striscia

Il capo di Hamas dei valichi della Striscia Fouad Abu Btihan e alcuni suoi familiari sono stati uccisi in un attacco israeliano. Lo riferisce la radio di Hamas, citata dai media israeliani.

Onu voterà mozione del Brasile sul conflitto Israele-Hamas

I rappresentanti diplomatici dei Paesi che compongono il Consiglio di sicurezza dell’Onu stanno discutendo su una bozza di testo di risoluzione ufficiale avanzata dalla delegazione brasiliana: lo riferisce il portale di notizie G1. Ieri una proposta scritta dai diplomatici russi è stata respinta dal Consiglio di sicurezza. La risoluzione preparata dalla delegazione brasiliana (il Brasile questo mese è presidente di turno del Consiglio di sicurezza) avrebbe maggiori possibilità di essere approvata e dovrebbe essere messa ai voti oggi in serata, è stato reso noto. La proposta del Brasile prevede una condanna esplicita di Hamas per i suoi attacchi contro Israele, la revoca dell’ordine israeliano di trasferire civili e dipendenti delle Nazioni Unite dalla Striscia di Gaza settentrionale a quella meridionale e “pause” umanitarie per consentire l’accesso agli aiuti.

Khamenei, Israele sia processato per crimini a Gaza

“Il governo sionista usurpatore deve essere processato per i suoi crimini” nella Striscia di Gaza. È quanto afferma la Guida Suprema dell’Iran, Ali Khamenei, come riporta l’agenzia iraniana Mehr. “Se i crimini del regime sionista continuano, nessuno potrà fermare i musulmani e le forze della resistenza”, ha aggiunto l’Ayatollah Khamenei, “i bombardamenti devono cessare immediatamente”.

Tensioni al confine con Hezbollah, “artiglieria Israele colpisce il sud del Libano”

Le forze israeliane (Idf) stanno rispondendo con l’artiglieria, con attacchi contro il sud del Libano, dopo il lancio di un missile anticarro in direzione della località di Metulla, nel nord di Israele, al confine con il Paese dei Cedri. Lo riferisce il Times of Israel. Stando a notizie di al-Manar, la tv degli Hezbollah libanesi, rilanciate dai media del Paese dei Cedri, nel mirino ci sono le aree di Kfar Kila e Tallet el-Hamames, nel sud del Libano.

Bbc, uccisa una delle 2 ragazze britanniche date per disperse in Israele

E’ stata uccisa una delle due sorelle adolescenti con passaporto britannico che ieri risultavano disperse dopo l’attacco terroristico condotto da Hamas in Israele il 7 ottobre. E’ quanto riporta la Bbc citando i familiari della vittima, secondo cui si tratta della 13enne Yahel, morta insieme alla madre Lianne durante l’assalto dei miliziani palestinesi al kibbutz di Be’eri, mentre sua sorella, la 16enne Noiya, e il padre Eli, risultano ancora tra i dispersi e si teme che siano tra gli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza. La famiglia ha preferito non rivelare il cognome dei propri cari coinvolti. Ieri il premier Rishi Sunak riferendo alla Camera dei Comuni sul conflitto in corso in Medio Oriente aveva affermato che “almeno” sei cittadini con passaporto britannico sono stati uccisi e dieci sono dispersi.

Oms chiede accesso urgente a Gaza per consegnare aiuti umanitari e medicine

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiaratooggi di aver bisogno di un accesso urgente a Gaza per consegnare aiuti e forniture mediche, mentre l’Agenzia delle Nazioni Unite ha avvertito di una crisi umanitaria nell’enclave palestinese occupata da Israele.

Parlando ai media in un briefing, il dottor Richard Brennan, direttore regionale per le emergenze dell’ufficio regionale dell’OMS per il Mediterraneo orientale, ha affermato che l’OMS si sarebbe incontrata oggi con “i responsabili delle decisioni” per aprire l’accesso a Gaza il prima possibile.

Richard Peeperkorn, rappresentante dell’OMS nei Territori palestinesi occupati, ha dichiarato che dall’inizio degli attacchi aerei israeliani a Gaza sono morte 2.800 persone e 11.000 sono rimaste ferite. Circa la metà di loro erano donne e bambini.

Tajani, trattative in corso per far uscire italiani da Gaza

Gli italiani “sono una dozzina e sono vicino Rafah, speriamo che oggi possano uscire dalla Striscia di Gaza e arrivare in Egitto, le trattative sono in corso. Per noi questa è la priorità, così come abbiamo rimpatriato tutti i turisti, i pellegrini, gli italiani che erano in Israele e volevano rientrare a casa, così stiamo facendo per coloro che sono nella Striscia di Gaza”. Così il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Radio anch’io.

Mamma ostaggio in video: “Ora so che è viva, salvatela”

“Non sapevo se fosse viva o morta, ora ho la prova che è viva” anche se “spaventata e sofferente. Prego il mondo di riportare la mia bambina a casa, era solo andata a una festa. Non è la sola, questo è un crimine di guerra”. Lo afferma in una conferenza stampa Keren Sherf Shem, la mamma di Maya, la ragazza rapita di cui Hamas ha diffuso un video ieri. “Si vede che dice quello che le dicono di dire”, aggiunge la madre.

Tensioni a confine Israele-Libano, 2 feriti da missile anticarro Hezbollah

Hezbollah ha rivendicato il lancio di un missile anticarro contro un veicolo israeliano nella località di Metulla, nel nord di Israele, al confine con il Libano. Lo riferisce il giornale Haaretz dopo aver dato voce a David Azulay, a capo del consiglio locale di Metulla, secondo il quale è stata colpita un’auto civile e due persone sono rimaste ferite. Azulay ha denunciato il lancio di molti colpi di mortaio contro la località. “Siamo sotto attacco”, ha detto.

Re Abdullah: “Niente rifugiati in Giordania, niente rifugiati in Egitto”

Oggi il re di Giordania Abdullah ha messo in guardia dal tentativo di spingere i rifugiati palestinesi in Egitto o in Giordania, aggiungendo che la situazione umanitaria deve essere affrontata all’interno di Gaza e della Cisgiordania.

“Questa è una linea rossa, perché penso che questo sia il piano di alcuni dei soliti sospetti per cercare di creare questioni de facto sul terreno. Niente rifugiati in Giordania, niente rifugiati in Egitto”, ha dichiarato Re Abdullah in una conferenza stampa dopo un incontro con il Cancelliere tedesco Olaf Scholz a Berlino.

Israele: morta una franco-israeliana, 20ma vittima francese

Il Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia (Crif) ha annunciato la morte di una cittadina franco-israeliana, Céline Ben David-Nagar, scomparsa dopo l’attacco di Hamas contro Israele dieci giorni fa. Sale così a venti il numero di persone con passaporto francese morte dall’inizio del conflitto. “Céline Ben David-Nagar, cittadina franco-israeliana, è stata assassinata a sangue freddo dai terroristi di Hamas. Lo abbiamo appreso oggi (lunedì, ndr) in seguito all’identificazione del suo corpo. Aveva un bimbo di sei mesi e un marito che la cercava ovunque da dieci giorni. I nostri pensieri alla sua famiglia e ai suoi cari”, ha annunciato il Crif in un un messaggio pubblicato ieri sera su X (ex-Twitter).

Esercito, se Hezbollah fanno errore reagiremo con potenza

’’Al nostro confine nord siamo in massima allerta. Nella misura in cui gli Hezbollah compiranno un grave errore reagiremo con una potenza molto elevata’’: lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari dopo che nella notte è stata sventata una infiltrazione armata dal sud del Libano e prima dell’attacco odierno alla cittadina di Metulla, nell’alta Galilea. ’’Lo Stato del Libano deve chiedersi se è disposto a mettere in pericolo il Paese per i terroristi dell’Isis a Gaza. Deve proprio porsi questa domanda’’.

Esercito, “video ostaggio è terrorismo psicologico”

Il video diffuso ieri della ragazza tenuta in ostaggio a Gaza, Maya Sham, ’’è terrorismo psicologico condotto da Hamas contro i cittadini di Israele’’. Così il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari. “Prevediamo che ci saranno altri filmati, e siamo determinati a combattere contro questo genere di guerra’’, ha aggiunto. Riferendosi alle immagini in cui la giovane appare bendata, Hagari ha detto: ’’Hamas cerca di presentarsi come un’organizzazione umana, mentre ha compiuto crimini atroci’’.

Cisgiordania, “giovane palestinese ucciso da forze israeliane”

Un giovane palestinese è morto durante un’operazione delle forze israeliane in Cisgiordania. Fonti mediche, riferisce l’agenzia Wafa, hanno confermato il decesso di un 17enne a Halhul, a nord di Hebron, ucciso all’alba di oggi - secondo i palestinesi - dal fuoco delle forze israeliane durante scontri scoppiati nel corso di un blitz in un istituto di Halhul, dove sarebbero state arrestate diverse persone. Stando alla Wafa, dal 7 ottobre - giorno del terribile attacco di Hamas in Israele - sono 60 i palestinesi morti in Cisgiordania.

Città israeliana di Metulla colpita dal Sud del Libano

L’insediamento israeliano di Metulla è stato colpito da proiettili sparati dal Sud del Libano. Lo riferiscono testimoni oculari e fonti dell’intelligence militare libanese nel sud del Libano, ma non autorizzate a parlare con i media. Una colonna di fumo, che sale da uno degli edifici di Metulla, è visibile dal lato libanese della Linea Blu di demarcazione tra i due Paesi.

Cancelliere Scholz oggi in Israele “per esprimere solidarietà”

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è oggi in Israele per mostrare solidarietà dopo l’attacco terroristico di Hamas. “È importante per me esprimere la solidarietà con Israele anche in modo molto pratico attraverso la mia visita”, aveva detto ieri Scholz durante una visita a Tirana. Il cancelliere è il primo capo di governo a recarsi in Israele dall’inizio del conflitto il 7 ottobre scorso e ha in programma colloqui con il premier israeliano Benjamin Netanyahu prima di volare in Egitto per incontrare il Presidente Abdel Fattah al-Sisi. Scholz vuole parlare in particolare di come evitare un’ulteriore escalation: “Questo presuppone colloqui, tra l’altro, anche con molti altri Stati della regione. Si tratta semplicemente di essere in costante dialogo con tutti e di sviluppare una prospettiva che impedisca un’escalation del genere”. Il cancelliere potrebbe offrire anche sostegno sotto forma di assistenza militare a Israele e di aiuti umanitari alla popolazione di Gaza.

Turchia, vogliamo essere garanti di un accordo Israele-Palestina

La Turchia vuole esser uno dei Paesi garanti di un patto tra Israele e Palestina nel caso le due parti trovassero un accordo per porre fine al conflitto in corso. Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, in un’intervista all’agenzia di stampa Anadolu. Fidan ha proposto una formula per un meccanismo che garantisca una pace duratura, basato su una soluzione del conflitto con due Stati. La presenza di Paesi garanti è fondamentale per arrivare a una soluzione sostenibile del conflitto tra Israele e Palestina, ha detto il ministro, sottolineando che il piano non prevede lo schieramento di truppe turche come forze di peacekeeping e che sarà necessario avere una posizione unificata dei Paesi nella regione per controllare che l’accordo non venga violato, oltre a un ruolo attivo anche da parte della comunità internazionale. Il capo della Diplomazia di Ankara ieri sera ha avuto un colloquio telefonico con il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, riguardo alla “possibilità del rilascio dei civili” israeliani presi in ostaggio, tema sul quale Ankara ha annunciato di volere mediare fin dai primi giorni del conflitto. Giovedì Fidan parteciperà al vertice dei ministri degli Esteri dell’Organizzazione per la Cooperazione islamica (Oic) sulla situazione a Gaza in programma a Jeddah in Arabia Saudita.

Ucciso esponente Hamas coinvolto in caso Shalit

Le forze israeliane (Idf) hanno annunciato l’uccisione di un leader di Hamas coinvolto nel caso Gilad Shalit. Lo riferisce il Jerusalem Post. Le Idf hanno “colpito con successo” Osama al-Mazini, esponente dell’ufficio politico di Hamas e capo del Consiglio della Shura di Hamas, hanno fatto sapere le Idf e lo Shin Bet, secondo quanto si legge sul sito web del giornale che evidenzia come Mazini sia stato responsabile per i negoziati che portarono allo scambio di prigionieri con il rilascio da parte di Hamas del soldato, rapito nel giugno del 2006 e tenuto in ostaggio a Gaza fino all’ottobre 2011, e la liberazione di 1.027 prigionieri palestinesi.

Le Maire, “evitare escalation, conseguenze economiche importanti”

Il conflitto esploso dopo l’attacco di Hamas a Israele di sabato 7 ottobre per ora ha “conseguenze limitate” sul piano economico, con un relativo “aumento dei prezzi di gas e petrolio”, perché “resta limitato alla Striscia di Gaza e a Israele. Se dovesse estendersi, le conseguenze economiche sarebbero molto più importanti”. Lo dice il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, a margine dell’Ecofin a Lussemburgo. “Dobbiamo essere particolarmente vigili ed evitare qualsiasi escalation del conflitto”, conclude.

Media, salgono a 71 i morti in raid Israele a Gaza

È salito a 71 il bilancio dei morti nei raid aerei notturni condotti da Israele nel sud della Striscia di Gaza. È quanto riporta Al Jazeera Arabic. Molte delle persone uccise erano donne e bambini. Una fonte medica ha detto che centinaia sono rimasti feriti durante i bombardamenti, che hanno colpito soprattutto le case a Rafah e Khan Younis, nel sud della Striscia. In una dichiarazione separata, l’esercito israeliano ha affermato di aver colpito nella notte più di 200 obiettivi di Hamas e della Jihad islamica palestinese nella Striscia di Gaza.

Dopo 11 ore di pausa, ripresi i lanci di razzi da Gaza su Israele

Dopo 11 ore di pausa, sono ripresi i lanci di razzi da Gaza verso le comunità nel sud di Israele al ridosso della Striscia, dove sono risuonate le sirene d’allarme. Lo riferisce l’esercito israeliano.

Raid israeliani su Gaza, uccisi 49 palestinesi

Almeno 49 palestinesi sono rimasti uccisi nei raid condotti da Israele sulla parte sud della Striscia di Gaza, a Khan Younis e Rafah. Lo ha reso noto il ministero dell’Interno palestinese.

Palestinesi denunciano pesanti bombardamenti nelle città del sud di Gaza dove i civili stanno cercando rifugio

I palestinesi di Gaza hanno riferito di intensi bombardamenti nei pressi delle città meridionali di Khan Younis e Rafah, dove Israele ha ordinato ai civili di rifugiarsi, all’inizio di martedì. Le bombe israeliane hanno colpito aree a ovest e a sud-est di Khan Younis e a ovest di Rafah, secondo quanto riferito dai locali. Migliaia di persone che cercano di fuggire da Gaza si sono radunate a Rafah, dove si trova l’unico valico di frontiera del territorio con l’Egitto, mentre i mediatori internazionali fanno pressione per trovare un accordo che consenta l’ingresso degli aiuti e l’uscita dei rifugiati con passaporto straniero.

Capo comando Usa in Israele, “sostegno a difesa e contro allargamento conflitto”

Il capo del Comando centrale americano è arrivato a sorpresa in Israele per un incontro con i vertici militari israeliani. In una nota si fa sapere che il generale Michael Kurilla incontrerà il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa israeliane, il generale Herzi Halevi, il ministro della Difesa Yoav Gallant e altri alti ufficiali, per “avere una comprensione chiara di quello che serve alla difesa israeliana, per sottolineare gli sforzi americani a sostegno di un’espansione del conflitto e per ribadire il ferreo supporto del dipartimento della Difesa americano a Israele”. “Son qui per assicurare che Israele abbia quello di cui ha bisogno per difendersi - ha detto Kurilla - E sono concentrato soprattutto perché si eviti che altre parti allarghino il conflitto”.

Esercito, volevano entrare da Libano, uccisi 4 terroristi

L’esercito ha fatto sapere “di aver ucciso quattro terroristi che tentavano di infiltrarsi in Israele dal Libano”. Secondo il portavoce, i quattro stavano cercado di piazzare un ordigno esplosivo vicino al confine. Come risposta - ha aggiunto il portavoce - l’esercito ha lanciato un attacco aereo nella zona.

Esercito, colpiti oltre 250 obiettivi di Hamas e Jihad

 

Sono stati oltre 200 gli obiettivi di Hamas e della Jihad islamica a Gaza che l’esercito ha colpito nelle ultime 24 ore. Lo ha fatto sapere l’esercito stesso, secondo cui sono stati centrati quartieri generali, depositi di armi. Colpita anche una banca usata dalla fazione per finanziare le sue attività. L’esercito ha poi annunciato che è stato ucciso Osama Mazini, capo del Consiglio della Shura (direzione politico religiosa del movimento) di Hamas, responsabile dei prigionieri dell’organizzazione e che ha diretto attività terroristiche contro i civili israeliani.

Biden domani in Israele e poi in Giordania

Missione di Joe Biden in Medio Oriente. La Casa Bianca ha confermato che il presidente americano sarà domani in Israele, “per dimostrare il suo fermo sostegno a Israele di fronte al brutale attacco terroristico di Hamas e per consultarsi sui prossimi passi”. Poi Biden andrà ad Amman, in Giordania, dove incontrerà re Abdullah, il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi e il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas. Qui, sottolinea la Casa Bianca in una nota, “ribadirà che Hamas non rappresenta il diritto del popolo palestinese alla dignità e all’autodeterminazione e discuterà le necessità umanitarie dei civili a Gaza”.

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