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Germania, offensiva sui chip: la big Tsmc farà la sua fabbrica a Dresda

di Redazione Finanza

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L’inaugurazione del centro R&D di Tsmc a Taiwan, a fine luglio (Reuters/Ann Wang)

L’inaugurazione del centro R&D di Tsmc a Taiwan, a fine luglio (Reuters/Ann Wang)

II board del gigante taiwanese delle fonderie, che detiene oltre il 55% delle quote di mercato globali della produzione, ha confermato la costruzione di una fabbrica a Dresda. Il governo di Berlino fornirà 5 miliardi di euro

7 agosto 2023
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2' di lettura

Big tech sceglie ancora una volta la Germania. Dopo il recentissimo accordo da 30 miliardi di euro tra l’americana Intel e il governo tedesco, questa volta tocca al colosso dei semiconduttori taiwanese TSMC. II board del gigante delle fonderie, che detiene oltre il 55% delle quote di mercato globali della produzione di chip per elettronica di consumo e automobili, ha deciso martedì, secondo quanto anticipato dal quotidiano Handelsblatt basandosi su fonti governative, a favore della costruzione di una fabbrica a Dresda.

Lo conferma la stessa Tsmc in un comunicato, che aggiunge che “si prevede che gli investimenti complessivi superino i 10 miliardi di euro, costituiti da apporti di capitale, prestiti e un forte sostegno da parte dell’Unione Europea e del governo tedesco”. La joint venture prevista sarà detenuta al 70% da Tsmc, mentre Bosch, Infineon e Nxp dovrebbero detenere ciascuna una quota azionaria del 10%.

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Berlino offre 5 miliardi di euro (10 per Intel) al fine di sostenere la realizzazione dell’impianto. TSMC, il più grande produttore di chip a contratto al mondo, è in trattative con lo stato tedesco della Sassonia dal 2021. Gestirà la fabbrica in joint venture con i partner Bosch, Infineon e NXP, hanno riferito le fonti a Handelsblatt. Infineon, Bosch e NXP hanno rifiutato di commentare. Dopo che il consiglio avrà dato il via libera, TSMC potrebbe firmare una lettera di intenti con Berlino sul finanziamento, ma la decisione finale sarà presa dalla Commissione europea.

La Germania intende investire circa 20 miliardi nell’industria dei semiconduttori nei prossimi anni. L’obiettivo è ridurre la dipendenza dall’Asia e costruire capacità offrendo sussidi attraverso l’Eu Chips Act. L’Unione europea ha corteggiato Taiwan mentre l’isola deve far fronte a crescenti pressioni militari da parte della Cina, con conseguenti nubi nerissime che si addensano sul destino delle fabbriche disseminate lungo la costa occidentale. È qui che si produce la maggior parte dei chip più avanzati del mondo.

Oltre a Intel (a Magdeburgo) anche la tedesca Infineon sta costruendo un impianto di semiconduttori da 5 miliardi di euro proprio a Dresda (dovrebbe iniziare la produzione nel 2026), mentre l’americana GlobalFoundries (terza fonderia al mondo), in Germania da decenni, sta espandendo la sua capacità, ancora una volta a Dresda.

Azioni Tsmc in moderato rialzo al Nasdaq.

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