di Cristina Casadei
(IMAGOECONOMICA)
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In attesa dell’ultima tranche di aumento del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici, su cui Federmeccanica e Fiom, Fim e Uilm dovranno incontrarsi entro la scadenza di giugno, i 1.850 lavoratori del gruppo Exprivia, una delle più importanti realtà a proprietà italiana nelle tecnologie digitali, hanno dato il via libera all’accordo sull’integrativo aziendale che entrerà in vigore da maggio. A votare sì all’intesa sottoscritta dall’azienda con Fiom, Fim e Uilm, è stato l’87,5% dei lavoratori.
L’intesa prevede molti miglioramenti delle attuali condizioni. Innanzittutto, il premio di risultato, subordinato al raggiungimento di determinati indicatori di redditività aziendale, che arriverà a un importo pro-capite fino ad 1.150 euro per il 2024, una cifra incrementabile negli anni e convertibile su base volontaria in servizi di welfare. Domenico Favuzzi, presidente e amministratore delegato di Exprivia, considera l’accordo «il consolidamento di un percorso di maggiore condivisione degli obiettivi aziendali con tutti i dipendenti. L’elemento cardine resta senza dubbio il Premio di Risultato, una misura che coinvolge tutta la popolazione aziendale nel raggiungimento degli obiettivi aziendali».
Migliorano anche diversi istituti, dal buono pasto giornaliero che sale a 7,50 euro, che diventano 5,50 in smart working, ai trattamenti di trasferta dove aumenta a 36.99 euro il vitto di cui 15,49 a titolo di rimborso spese non documentate. Aumenta anche di 20 euro il massimale per l’alloggio che passa da 70 a 90 euro, a carico aziendale. E aumentano i rimborsi chilometrici da 0,30 a 0,33 per l’utilizzo di auto propria e da 0,13 euro al chilometro a 0,143 per l’utilizzo di auto aziendale.
Viene inoltre introdotta la banca ore solidale ovvero la possibilità che i lavoratori possano cedere a titolo gratuito i riposi e le ferie maturati ad altri lavoratori dipendenti per consentire a questi ultimi di assistere i figli minori e le donne vittime di violenza di genere ma anche per situazioni di necessità che fanno capo a sé stessi, genitori, fratelli e sorelle, coniuge o soggetto parte di un’unione civile o convivente accertato. Inoltre sono state confermate le politiche di flessibilità che includono lo smart working e il welfare aziendale. «L’accordo - interpreta Favuzzi - risulta coerente con la nostra volontà di continuare a costruire le condizioni per un lavoro dinamico e sinergico, in cui ognuno possa sentirsi più stimolato nella sua crescita umana e professionale. Il nostro settore è sottoposto a una forte trasformazione ed è fondamentale il commitment di ciascuno per far fronte alle sfide che abbiamo davanti». Gianfranco Minervini, responsabile relazioni industriali di Exprivia, sottolinea «la larghissima maggioranza dei voti a favore dell’accordo» e il fatto che «si inserisce in un contesto più ampio che vede Exprivia impegnata su diversi fronti tesi al miglioramento delle condizioni di lavoro, economiche e non, dei propri dipendenti». Come testimoniano le diverse certificazioni ricevute, come il Family Audit, SA8000 e la Parità di Genere. «Puntiamo - dice Minervini - attraverso questi sforzi a rendere il nostro contesto sempre più inclusivo e stimolante».
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