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iPhone 12 e radiazioni, Apple aggiornerà il software

di Redazione Finanza

Apple lancia iPhone 15, dotato di caricabatterie universale Usb-C

La decisione della società di Cupertino dopo il blocco in Francia e l'allarme scattato in altri Paesi

15 settembre 2023
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2' di lettura

La notizia del blocco degli iPhone 12 in Francia, per via del superamento dei limiti nell’emissione di radiazioni, ha fatto il giro del mondo, e ha lasciato non pochi strascichi, proprio nei giorni in cui Apple ha presentato i nuovi iPhone (il modello 15). Così da Cupertino è arriovata la risposta all’Agenzia nazionale per le frequenze francese (Anfr). Come riportato da Le Parisien, la società californiana ha infatti rassicurato Jean-Noël Barrot, ministro responsabile della tecnologia digitale del Paese, promettendo che presto renderà disponibile un aggiornamento software di iOs in grado di conformare il livello delle onde elettromagnetiche degli iPhone 12 alle normative vigenti.

I dati francesi

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Nel caso dello smartphone presentato nel 2020, il livello di Sar raccolto dall’iPhone 12 mentre è nelle mani degli utenti o nella tasca dei pantaloni, è risultato essere di 5,74 watt per chilogrammo, mentre il limite europeo è di 4 watt per chilogrammo. Barrot ha ricordato che i limiti imposti sono inferiori dieci volte il livello di emissioni che, secondo studi scientifici, possono avere conseguenze per l’uomo.

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Il telefono quindi supera solo di poco i valori richiesti, quanto basta per spingere Parigi a intimare un blocco nella vendita dei modelli in caso di una mancata risoluzione da parte del produttore. La stessa agenzia transalpina ha misurato il livello di Sar durante il trasporto dello smartphone in una borsa o uno zaino, rilevando valori conformi e inferiori a 2 watt per chilogrammo. Il colosso californiano ha confermato l’annuncio del ministro: «Pubblicheremo un aggiornamento software per gli utenti francesi per tenere conto del protocollo utilizzato dalle autorità di regolamentazione».

Un problema di protocollo

Parlando a Le Parisien, Apple assicura che il problema è legato ad uno specifico protocollo di test utilizzato dalle organizzazioni di regolamentazione nazionali. «Dal suo lancio nel 2020, l’iPhone 12 è stato certificato e riconosciuto conforme alle varie normative e agli standard applicabili in tutto il mondo» le parole dell’azienda di Cupertino.

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