di Gianni Dragoni
Sicurezza informatica e spazio al centro del CyberTech Europe 2023
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Leonardo sta lavorando ad alleanze per creare dei «poli europei» nel settore della difesa. Lo ha detto Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, l’ex Finmeccanica, dal 9 maggio scorso, in audizione alla commissione Difesa della Camera. Cingolani ha confermato che è stata creata una nuova divisione Spazio, come anticipato dal Sole 24 Ore nelle scorse settimane e ha detto che sono stati modificati i patti parasociali con Thales sulla Space alliance tra i due gruppi.
«Stiamo lavorando su alcune alleanze che devono creare dei poli europei. Abbiamo in corso due diligence con banche internazionali - ha detto l’ad di Leonardo - che ci aiutano a capire cosa vendere e cosa comprare. Stiamo meditando su joint venture di natura gigantesca perché vogliamo essere uno dei motori della creazione dello spazio europeo della sicurezza».
I partner con cui dialoga Leonardo sono soprattutto tedeschi e francesi. «Fare dei poli europei - ha sottolineato - vuol dire creare degli oggetti, che non saranno solo italiani o tedeschi o francesi, ma che competono alla pari con i colossi cinesi e americani». «Creare uno spazio europeo della sicurezza che è l’unica cosa che può renderci un continente più forte e sicuro», ha detto a proposito dell’intenzione di creare con partner, soprattutto tedeschi e francesi, «un collante che crei delle grandi strutture».
«Abbiamo ripreso in mano la Space Alliance, che è l’alleanza Leonardo e Thales che non funzionava benissimo e si era un po’ addormentata, abbiamo rivisto tutto, abbiamo modificato i patti parasociali», ha detto Cingolani. «Ci saranno delle notizie molto interessanti a breve e ho trovato sintonia con il mio collega di Thales, Patrice Caine, perché ha detto: “Se non ci mettiamo insieme contro Space X o contro il governo indiano e cinese rischiamo di scomparire”». Parlando delle attività di Leonardo nello spazio, Cingolani ha aggiunto: «Abbiamo creato una nuova divisione spazio che verrà annunciata e consolidata l’anno prossimo».
Il piano industriale di Leonardo «sarà presentato il 24 febbraio al nostro consiglio di amministrazione e dai primi di marzo ai mercati internazionali».
«Stiamo sviluppando anche dei velivoli che decollano in verticale e poi volano come aereo, sono impegni molto gravosi», ha detto l’ad di Leonardo. «Stiamo studiando insieme all’automotive se c’è possibilità, se c’è un mercato potenziale di advanced mobility, che è un po il ’traffico volante’. Devo dire che qui cominciamo ad avere qualche dubbio più che altro per problemi certificatori, perché far volare un oggetto sui nostri tetti non è facile. Però siamo parlando con i più grandi automotive europei per capire se ci sono margini sui velivoli». «Ovviamente tutto elettrico».
Con Fincantieri «è scoppiata la pace». «Stiamo scrivendo un accordo industriale fatto bene su alcune cose che devono funzionare, noi facciamo cose che volano loro fanno cose che galleggiano, non è così complicato, e l’elettronica fa da collante. Cerchiamo di metterci a sistema», ha detto Cingolani.
«Sulle aerostrutture, il nostro polo di Pomigliano e Grottaglie, la buona notizia è che stiamo andando a pareggio secondo il piano che abbiamo fatto. Siamo in grado di confermare che a fine 2025 saremmo sostanzialmente a pareggio, da quel momento in poi valuteremo anche nuove attività».
Gianni Dragoni
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