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Compensi Stellantis: Elkann in calo, Tavares record: +55%. Ferrari, sale Vigna. Quanto guadagnano?

Stellantis, Elkann: "Orgogliosi nostro contributo, continueremo a darlo"

Pubblicata sul sito Sec la Relazione Annuale 2023 con gli stipendi dei membri del Cda del gruppo che riunisce 14 marchi tra cui Jeep, Fiat, Peugeot

23 febbraio 2024
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5' di lettura

Il presidente di Stellantis, John Elkann, ha percepito nel 2023 compensi complessivi per circa 4,8 milioni di euro (in calo dai 5,85 milioni del 2022). È quanto emerge dalla Relazione Annuale 2023 pubblicata dalla società sul sito della Sec (la Consob amaricana). Più nel dettaglio, Elkann ha ricevuto una remunerazione fissa (retribuzione base di circa 924mila euro e fringe benefits per circa 684mila euro) e una parte variabile, pari al 67% (incentivi di lungo termine per circa 3,2 milioni).

Come indicato nella relazione, non ci sono stati aumenti dei salari base annuale né per Elkann né per il ceo Carlos Tavares e non sono previsti aumenti per il 2024.

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Tavares ha percepito 2 milioni di salario di base (il 7% del totale, 97% la parte variabile), 634mila di fringe benefits (14.345 nel 2022), più incentivi legati al raggiungimento degli obiettivi del gruppo (che possiede 14 marchi tra cui Peugeot, Jeep, Ram e Fiat). Il top manager portoghese ha ricevuto, complessivamente, 23,47 milioni di euro in contanti e azioni maturate nel 2023. La differenza maggiore rispetto a un anno fa l’ha fatta un bonus da 10 milioni riconosciuto a perché Tavares ha trasformato il gruppo in un «fornitore di soluzioni di mobilità permanente», secondo la motivazione del comitato. Tavares ha così raggiunto i primi tre dei sette obiettivi di trasformazione complessivi.

Per cominciare è stato raggiunto l’obiettivo di raggiungere un mix del 15% di nuove immatricolazioni di veicoli a basse emissioni dei marchi Stellantis in Europa. Questo obiettivo è stato già raggiunto nel 2022. Un altro obiettivo è stato raggiunto con la creazione della joint venture con lo specialista dei motori elettrici Nidec. Ciò ha consentito di iniziare la produzione di un cambio elettrico a doppia frizione nel 2023. Ciò ha comportato un bonus di cinque milioni di euro.

Alla fine, l’aumento è stato sensibile rispetto al 2023: remunerazione totale pari a 36,5 milioni, ovvero il 55,6% in più. Il voto non vincolante degli azionisti di Stellantis sulla remunerazione dei dirigenti aveva approvato l’anno scorso il pacchetto di 23,5 milioni di euro per Tavares, dopo aver respinto il suo compenso l’anno precedente. La prossima assemblea degli azionisti è fissata per il 16 aprile.

La retribuzione media dei dipendenti Stellantis è stata di 70.404 euro, con un aumento del 9,4 per cento.

Il confronto con gli altri top manager dell’Auto

Tra i dati della performance del gruppo, citati nel documento a sostegno della politica di remunerazione, c’è il total return, il rendimento a vantaggio degli azionisti, dal 2021: 104% contro una media del 27% dell’S&P500. Stellantis ha poi dichiarato di aver guidato il settore in termini di performance finanziaria nella prima metà del 2023.

Le azioni del gruppo hanno toccato un massimo storico venerdì a Milano: chiusura in rialzo dell’1,57% a 24,61 euro, +50% negli ultimi sei mesi. La capitalizzazione si attesta a oltre 74 miliardi. Era a 52,3 miliardi nel 2021, anno di nascita di Stellantis dalla fusione tra Fiat Chrysler e Peugeot S.A.

Durante gli scioperi dello scorso autunno negli Stati Uniti, il sindacato United Auto Workers aveva criticato duramente il livello di retribuzione dei ceo di General Motors, Ford e Stellantis.

Ford e GM non hanno ancora reso note le cifre per il 2023. Ma, per avere un metro di paragone, nel 2022 Mary Barra di GM ha ricevuto un compenso totale di 29 milioni di dollari, mentre il capo di Ford, Jim Farley, ha ricevuto quasi 21 milioni. Non tenendo conto di un mondo a parte come quello di Elon Musk e i suoi compensi miliardari, in Volkswagen Group, prima dell’arrivo di Oliver Blume a settembre 2022, il ceo Herbert Diess guadagnava poco più di 10 milioni (2021), mentre nel 2022 il ceo di Mercedes-Benz, Ola Källenius, ha incassato 6,1 milioni.

Il commento di Elkann

Secondo Elkann, il 2023 «è stato un anno segnato da nuovi progetti e importanti traguardi per Stellantis. La nostra missione di fornire una libertà di mobilità pulita, sicura e accessibile a tutti non è mai stata così importante, e la resilienza dei nostri colleghi, sotto la guida di Carlos Tavares, ha fatto la differenza».

Tavares: «La trasformazione è un’opportunità»

Gli ha fatto eco quest’ultimo: «Uso spesso la frase “le azioni parlano più delle parole” e nel 2023 abbiamo raddoppiato gli sforzi su questo mantra. Abbiamo ancora una volta dimostrato la nostra capacità di esecuzione, di innovazione e di trasformazione in un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile, pronta a superare le aspettative».

«Non c’è dubbio che l’enorme trasformazione che sta avvenendo ora nel nostro settore è un’opportunità - non una minaccia - per scuotere lo status quo, ridefinire il nostro destino e dimostrare che abbiamo i team migliori per affrontare una concorrenza agguerrita. Abbiamo le persone e la mentalità, anche se non sempre siamo perfetti. Il Piano Dare Forward 2030 è la nostra audace tabella di marcia e su questo percorso, nonostante i venti contrari di ogni tipo, abbiamo già al nostro attivo alcune incredibili vittorie, creando valore per i nostri stakeholder».

Il ceo ha citato anche la nuova avventura cinese: «Quest’anno abbiamo investito 1,4 miliardi di euro in Leapmotor , un produttore di apparecchiature originali per veicoli a nuova energia, e ora deteniamo circa il 21% del capitale azionario, il che ci assegna un ruolo di primo piano nel sostenere la loro promettente crescita in Cina e le opportunità di espansione globale attraverso la nuova joint venture Leapmotor International, che gestiremo. Stiamo affrontando attivamente uno spazio vuoto nel nostro modello di business e ora possiamo beneficiare della competitività di Leapmotor sia in Cina che all’estero».

Remunerazioni in crescita per i vertici di Ferrari

Nel 2023, secondo quanto indicato nella relazione di bilancio della casa di Maranello, che condivide con Stellantis l’azionista Exor (holding della famiglia Agnelli-Elkann), il ceo della casa automobilistica di Maranello, Benedetto Vigna, ha ricevuto una remunerazione complessiva di 6,7 milioni di euro, in aumento dai 4,99 milioni del 2022. Le principali voci del compenso sono lo stipendio annuale (1,5 milioni), la parte variabile della retribuzione (2,9 milioni) e il piano di incentivazione a lungo termine (1,99 milioni). Il presidente John Elkann ha ricevuto da Ferrari una remunerazione complessiva di 2,39 milioni di euro (1,98 milioni nel 2022). Le principali voci sono costituite dal compenso annuale (514mila euro), dalla parte variabile (985mila euro) e dal piano di incentivazione a lungo termine (879mila euro).

Per quanto riguarda l’azionariato, al 9 febbraio 2024, risulta che Exor ha il 24,65% del capitale (36,48% dei diritti di voto, sono il 25,9% in Stellantis), il trust Pietro Ferrari ha il 10,48% (15,51% dei diritti di voto) e BlackRock ha il 6,07% del capitale. Stando sempre alla relazione di bilancio, questi sono gli unici tre azionisti con una quota superiore al 3% del capitale allo scorso 9 febbraio.

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