Finanza
Pubblicità

Finanza

Banche sotto pressione dopo l'escalation in Medio Oriente

di Paolo Paronetto

Immagine non disponibile
Banche sotto pressione  dopo l'escalation in Medio Oriente

Banche sotto pressione dopo l'escalation in Medio Oriente

Dopo l'attacco di Hamas a Israele gli investitori prendono beneficio sui settori che più hanno corso da inizio anno

9 ottobre 2023
Pubblicità

1' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Titoli bancari sotto pressione a Piazza Affari, mentre gli investitori alleggeriscono le posizioni sull'azionario a causa dell'incremento dell'avversione al rischio seguito all'attacco di Hamas a Israele. Sul Ftse Mib milanese le vendite colpiscono così tutti i nomi principali: Bper, Banco Bpm, Banca Mps, Banca Mediolanum, Banca Generali, Finecobank, Mediobanca, Intesa Sanpaolo e Unicredit, mentre a livello continentale il sottoindice Stoxx del comparto cede oltre un punto. «Analizzando le performance dei mercati borsistici principali dopo l’inizio di conflitti militari si nota una reazione negativa nell’immediato mentre su un orizzonte di due mesi l’andamento evidenzia spesso un recupero a seconda delle implicazioni del conflitto sulla crescita economica», commentano gli analisti di Intermonte.

«In questo contesto di incertezza e alla luce dell’attuale situazione macro caratterizzata da un repentino rialzo di inflazione e tassi di interesse - aggiungono - non possiamo escludere che possano proseguire spinte a prese di profitto sui mercati e, in particolare, su settori maggiormente legati al ciclo economico che hanno registrato buone performance borsistiche da inizio anno». I titoli bancari sono tra quelli che hanno corso di più da inizio anno grazie alla spinta del rialzo dei tassi da parte della Bce: da inizio anno lo Stoxx segna +12,8 per cento.

Pubblicità
Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy