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Harris vara il piano economico: lotta ai rincari alimentari, 3 milioni di nuove case e sgravi a 100 milioni di americani medi

di Marco Valsania

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Harris vara il piano economico: lotta ai rincari alimentari, 3 milioni di nuove case e sgravi a 100 milioni di americani medi

Harris vara il piano economico: lotta ai rincari alimentari, 3 milioni di nuove case e sgravi a 100 milioni di americani medi

La candidata democratica dà voce al populismo progressista. Previste anche strette sui costi dei farmaci e sugli aumenti esagerati degli affitti. Criticati i dazi voluti da Trump

16 agosto 2024
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6' di lettura

Cento giorni per il decollo di un populismo progressista rivolto ai ceti medi. Per avviare la costruzione di milioni di nuove case che siano alla portata delle famiglie e per calmierare la corsa degli affitti. Per far scattare divieti federali alla cosiddetta “greedflation”, a rincari bollati come frutto di avidità, speculazione e desiderio di gonfiare i profitti, quando in gioco sono i prezzi di generi alimentari. Per ampliare la lotta al caro-farmaci, a vantaggio di tutti gli americani. Per moltiplicare, di migliaia di dollari l’anno, i crediti d’imposta a vantaggio di cento milioni di cittadini dai redditi più bassi, a cominciare da seimila dollari per le famiglie con un neonato.

“L’economia delle opportunità”

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Parlando del rivale repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump, ha detto che “abbiamo due visioni molto diverse per la nazione, anche sull’economia”. E ha continuato rivendicando quanto fatto da Joe Biden e da lei ma affermando che intende spingersi oltre: “Molti americani non vedono ancora i progressi nelle lor vite. I costi sono ancora troppo alti. Sarò focalizzata come un laser sulle opportunità per tutti, per creare un’economia delle opportunità”. Ancora: “Servono salari adeguati, i bambini non possono crescere in povertà, le pensioni devono essere dignitose. Occorre abbassare il costo della vita e aumentare la sicurezza economica”. Abbassare i prezzi soprattutto alimentari, ha detto, affermando che varerà il primo divieto federale sui rincari ad arte, il Federal Ban on Price Gauging on Food, con multe per società che sfruttino le crisi per mettere a segno rincari, pur senza precisare criteri e sanzioni. Di più: “Aiuteremo l’industria a diventare più competitiva, i piccoli business a crescere” per favorire la concorrenza. Ha accusato invece i pani di Trump di imporre dazi su tutto l’import di provocare aumenti de costi per una famiglia tipo di 3.900 dollari l’anno. Sulla casa ha promesso “la fine di carenze abitative entro il mio mandato”.

 

La dottrina del populismo progressista

Kamala Harris ha sollevato così il sipario sulla sua dottrina economica, sulle priorità dei suoi primi tre mesi e dieci giorni se sarà eletta Presidente. L’ha annunciata ieri sera nel primo discorso programmatico della campagna per la Casa Bianca a Raleigh in North Carolina, patria di influenti distretti economici, dal Triangolo della ricerca forte di università e tech di cui fa parte Releigh fino all’agribusiness. E tradizionale roccaforte repubblicano oggi contesa, con Harris addirittura in leggero vantaggio sul rivale repubblicano Donald Trump stando all’autorevole Cook Political Report. Mancano ancora dettagli cruciali del suo “populismo progressista”, sia nei programmi che nel reperimento delle risorse necessarie a finanziarli, tra stime di migliaia di miliardi di dollari che dovranno essere compensati (o più per mantenere promesse di ridurre i deficit) da imposte e tagli altrove. Harris si è impegnata a non alzare le tasse sui redditi inferiori ai 400.000 dollari l’anno. La campagna ha solo fatto sapere che verrà chiesto ai più abbienti e alle-grandi aziende di “pagare la loro giusta parte”. I contorni del modello-Harris appaiono però chiari: più che una visione interamente nuova, in gioco è un ripensamento della Bidenomics, con un forte accento posto su costi e qualità della vita dei ceti medi e popolari.

Focus sui ceti medi

Il messaggio, prima del comizio a Raleigh, non a caso era stato anticipato da dichiarazioni della Harris sul secondo anniversario di una delle più ambiziose leggi economiche dell’amministrazione di Joe Biden di cui è vicepresidente: l’Inflation Reduction Act. “Abbiamo reso una priorità il rafforzamento della classe media abbassando i costi, creando lavoro e sviluppando le opportunità”, ha detto, sottolineandone gli effetti di riduzione dei costi della sanità oggi limitati agli anziani coperti dal piano pubblico Medicare e che lei vorrebbe estendere. Nel comizio ha poi detto che l’America prospera quando “i ceti medi prosperano”.

Il nodo dell’inflazione

E’ diventato sicuramente quello dell’inflazione, che se in fase di moderazione vede prezzi saliti di oltre 20% in quattro anni con aumenti spesso concentrati in prodotti e servizi essenziali, il terreno centrale dello scontro elettorale: non a caso Trump ha adottato lo slogan Make America Affordable Again, rendere di nuovo l’America accessibile. Nelle ore precedenti aveva tenuto una conferenza stampa circondato da scatole di cereali e caffè, denunciando i disegni di Harris come estremisti (un “piano Maduro”, riferimento al dittatore del Venezuela). Anche se il luogo scelto, il suo club privato di golf in New Jersey, e il tempo speso in attacchi personali alla Harris sono parsi travolgere le intenzioni.

Più aggressiva di Biden

I capisaldi del programma di Harris, più precisamente, vogliono allo stesso tempo raccogliere l’eredità delle politiche di Biden e asserire differenze, impegnando una sua eventuale amministrazione ad una maggior aggressività. Almeno sulla carta: al di là del merito delle singole proposte, alcuni tra gli stessi analisti democratici non considerano l’avidità il principale motivo di rincari in particolare negli alimentari, gli ostacoli comprendono anche l’approvazione, spesso, da parte del Congresso. Uno sguardo più accurato mostra la scommessa di mobiltare elettori non solo della base del partito ma moderati e indipendenti grazie all’impagno ad affrontare problemi ostici con un ventaglio di inziative.

L’agenda: prezzi alimentari nel mirino antitrust

Sui prezzi alimentari Harris incaricherà le agenzie federali di compiti di indagini e verifica di “cartelli” dei prezzi, di collusione e di altre pratiche anti-competitive, nell’agricoltura e nei grandi supermercati. Sarà pronta in particolare ad azioni anti-monopolio contro merger tra colossi dell’agrobusiness che minaccino di far levitare i prezzi. “I prezzi della carne hanno rappresentato gran pare dell’incremento nel conto della spesa nonostante le aziende del settore abbiano registrato profitti record”, ha fatto sapere la campagna. Il North Carolina, che ha 45.000 fattorie, è oltretutto il maggior produttore americano di pollame e secondo per maiali e tacchini.

L’agenda: mille e più miliardi per le famiglie

I crediti d’imposta per ciascun figlio a carico nelle famiglie a reddito medio-basso, nel piano Harris, dovrebbero essere portati a 3.600 dollari l’anno da duemila, un aumento già avvenuto durante la pandemia, con successo nel combattere la povertà minorile, ma poi scaduto. Uno speciale credito da seimila dollari è inoltre previsto nel primo anno di vita del bambino. Solo la prima della coppia di misure costerebbe mille miliardi in un decennio. Harris ha in cantiere anche il ripristino di sgravi per i redditi più bassi di fino. E ha anche sposato l’idea di de-tassare la mance, già sostenuta da Trump. E intende battersi per aumenti del salario minimo federale, oggi fermo al 7,25 dollari l’ora. In tutto ha previsto che centoo milioni di persone beneficeranno delle riduzioni fiscali mentre “Trump taglierà le tasse a miliardari e grandi corporations”.

L’agenda: tre milioni di case

Sulla casa, uno dei grandi drammi del Paese con scarsità di abitazioni e prezzi alle stelle, Harris propone incentivi per la costruzione di tre milioni di abitazioni in quattro anni, più dei due milioni indicati da Biden. Garantisce sgravi a società che sviluppino progetti destinati ad affitti popolari. Offre fino a 25.000 dollari di aiuti per la caparra a famiglie qualificate (che abbiano pagato in tempo l’affitto per due anni) decise ad acquistare la loro prima casa. E crea un fondo da 40 miliardi, doppio rispetto Biden, volto alle autorità locali per mettere a fuoco soluzioni innovative alla crisi.

Aiutare 4 milioni di americani

L’obiettivo: aiutare quattro milioni di americani durante il suo mandato a prendere casa, oggi diventata l’impresa più proibitiva dal 1985. Il costo dei principali pilastri del piano-casa calcolato dagli osservatori: almeno 250 miliardi in dieci anni. Nn basta: Harris cancellerebbe inoltre sgravi a investitori che acquistino in blocco abitazioni in affitto e vieterebbe il ricorso ad algoritmi per giustificare forti aumenti di prezzi. E sostiene l’idea di Biden di togliere supporto fiscale a grandi proprietari immobiliari che non limitino gli aumenti negli affitti al di sotto del 5% l’anno.

L’agenda: sanità meno cara

Sulla sanità Harris intende offrire a tutti gli americani i vantaggi creati oggi da Biden per chi ha Medicare: tetti ai costi a carico dei pazienti per un farmaco quale l’insulina, a 35 dollari, ed un massimo annuale di duemila dollari per la somma di tutti i medicinali da prescrizione. In cantiere è inoltre la riduzione del debito medico degli americani, una delle grandi ragioni di bancarotta personale da una costa all’altra della nazione. Biden e Harris nelle ultime ore avevano già salutato il primo accordo di Medicare con aziende farmaceutiche sul taglio del costo di dieci medicinali essenziali e diffusi. Harris accelererebbe simili negoziati su altri farmaci. 

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