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Netanyahu teme mandato arresto da Cpi. Unrwa: Tel Aviv prepara attacco a Rafah. Abu Mazen: solo gli Usa possono fermarlo

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Netanyahu teme mandato arresto da Cpi. Unrwa: Tel Aviv prepara attacco a Rafah. Abu Mazen: solo gli Usa possono fermarlo

Netanyahu teme mandato arresto da Cpi. Unrwa: Tel Aviv prepara attacco a Rafah. Abu Mazen: solo gli Usa possono fermarlo

Durante il World Economic Forum a Riad, Abu Mazen ha chiesto agli Stati Uniti di fare pressione su Israele per fermare le operazioni militari a Rafah. L’Unrwa avverte che Israele potrebbe pianificare un’operazione su larga scala, mentre in Israele i familiari degli ostaggi protestano per chiedere al governo di agire. Nel frattempo, il governo israeliano cerca di evitare mandati di arresto della Corte penale internazionale

28 aprile 2024
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2' di lettura

Il presidente palestinese Mahmoud Abbas, noto come Abu Mazen, ha chiesto agli Stati Uniti di intervenire urgentemente per fermare l’attacco israeliano a Rafah, temendo che potrebbe portare a “il più grande disastro nella storia del popolo palestinese.” L’appello è arrivato durante il vertice del World Economic Forum (Wef) a Riad, in Arabia Saudita, dove Abu Mazen ha sottolineato che gli USA sono l’unico Paese con il potere di esercitare pressione su Israele per fermare le sue operazioni militari.

L’allarme dell’Unrwa: Israele prepara operazione su larga scala a Rafah

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L’allarme è stato lanciato da Philippe Lazzarini, commissario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa), che in un’intervista esclusiva alla Tass ha avvertito che Israele potrebbe preparare un’operazione militare su larga scala a Rafah. La notizia ha subito sollevato preoccupazioni internazionali e generato manifestazioni da parte dei palestinesi e dei loro sostenitori. In Israele, i familiari degli ostaggi ancora detenuti da Hamas hanno organizzato proteste, chiedendo al governo di fare di più per garantire il rilascio dei loro cari. Di recente, è stato diffuso un video che mostra due ostaggi che implorano Netanyahu di raggiungere un accordo immediato per la loro liberazione.

Netanyahu teme mandato arresto da Cpi

Gli sviluppi in Israele si stanno muovendo su più fronti. Il governo sta anche lavorando per impedire che la Corte penale internazionale (Cpi) emetta mandati di arresto contro alti funzionari israeliani, tra cui il primo ministro Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e il capo delle Forze di Difesa Israeliane Herzi Halevi. Secondo il sito di notizie israeliano Walla, Netanyahu ha trascorso il weekend al telefono con funzionari statunitensi, cercando di assicurarsi il loro sostegno per bloccare qualsiasi azione legale della Cpi. La preoccupazione deriva dalla possibilità che il procuratore della Cpi, Karim Khan, possa emettere i mandati di arresto nel corso della settimana.

Verso l’incontro tra Abu Mazen e Anthony Blinken

L’eco del conflitto si fa sentire anche negli Stati Uniti, dove ci sono stati arresti di manifestanti pro-palestinesi che si erano accampati in alcune università, dimostrando come le tensioni in Medio Oriente abbiano un impatto globale. Nel frattempo, Abu Mazen si prepara a incontrare il segretario di Stato americano Anthony Blinken, nella speranza di trovare soluzioni diplomatiche alla crisi in corso. La comunità internazionale osserva con attenzione, consapevole che gli sviluppi in questa regione hanno implicazioni profonde per la stabilità globale e per il futuro delle relazioni tra Israele e Palestina.

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