(Ap)
1' di lettura
C’è poi chi non è stato ucciso. Come Alexei Navalny, rinchiuso in carcere da due anni e da poco condannato a scontarne diciannove per “estremismo”. Navalny è stato avvelenato una prima volta nel 2020 con l’agente nervino novichok - le intelligence occidentali hanno puntato il dito contro i servizi russi - ma suoi fedelissimi giurano che ora stia subendo lo stesso trattamento dietro le sbarre attraverso una sostanza a lento rilascio inserita nel cibo.
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy