Pnrr, via libera Commissione Ue a pagamento quarta rata da 16,5 miliardi
3' di lettura
Via libera della Commissione europea alla valutazione preliminare positiva della richiesta di pagamento dell’Italia per 16,5 miliardi di euro sotto forma di sovvenzioni e prestiti nell’ambito del Recovery and Resilience Facility, lo strumento chiave al centro di NextGenerationEu.
«La valutazione positiva della Commissione - è il primo commento della premier Giorgia Meloni - dimostra i grandi progressi fatti dall’Italia e, a pochi giorni dall’approvazione da parte della Commissione europea della revisione generale del Pnrr, conferma il grande impegno del Governo al fine di attuare pienamente il Pnrr per rendere il Paese più moderno e più competitivo».
Gli obiettivi e i traguardi raggiunti nella quarta rata, ha sottolineato la premier, «riguardano importanti riforme nei settori dell’inclusione sociale e degli appalti pubblici, nonché misure necessarie per proseguire l’attuazione delle riforme in materia di giustizia e pubblica amministrazione. I principali investimenti oggetto della richiesta di pagamento sono legati alla digitalizzazione, in particolare per quanto riguarda la transizione dei dati delle pubbliche amministrazioni locali verso il cloud, lo sviluppo dell’industria spaziale, l’idrogeno verde, i trasporti, la ricerca, l’istruzione e le politiche sociali».
«Il pagamento dei 16,5 miliardi di euro - ha sottolineato Meloni - è previsto entro la fine di quest’anno. L’Italia avrà ricevuto entro il 2023 circa 102 miliardi di euro, quindi più della metà del Pnrr. L’Italia sarà anche l’unico Stato membro dell’Unione europea ad aver ricevuto il pagamento della quarta rata».
«L’Italia ha raggiunto un’altra tappa importante nell’attuazione del suo piano per la ripresa e la resilienza. Ha attuato importanti riforme della normativa in materia di appalti pubblici e del sistema giudiziario per migliorare il contesto imprenditoriale. Ha investito negli asili nido e nell’educazione della prima infanzia e ha promosso la diffusione dell’idrogeno e la pubblica amministrazione digitale». É il commento della presidente della Commissione Ursula von der Leyen sul via libera al pagamento della quarta “tranche” di 16,5 mld per finanziare i progetti del Pnrr, che dovrà essere poi deciso in ultima istanza dal Consiglio Ue.
Il vicepresidente della Commissione Valdis Dimbrovskis ha messo in luce il fatto che «l’Italia sta semplificando le procedure per incoraggiare più investimenti verdi, promuovendo la mobilità sostenibile mediante l’installazione di infrastrutture di ricarica e aggiungendo treni a zero emissioni alla rete ferroviaria pubblica regionale. Apprezziamo le riforme riguardanti gli appalti pubblici, l’amministrazione fiscale e la magistratura in ambito civile e penale. Sul piano sociale l’Italia sta riducendo le differenze regionali in materia di povertà educativa, incoraggiando l’ingresso di un maggior numero di donne nel mercato del lavoro e migliorando l’accesso ai servizi sanitari e sociali per le persone anziane».
Dal canto suo il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni indica che «l’Italia ha attuato con successo i 21 traguardi e i sette obiettivi connessi a questa richiesta di pagamento, che comprendono riforme volte a migliorare l’efficienza della giustizia civile e penale, modernizzare la pubblica amministrazione, ridurre i ritardi dei pagamenti e migliorare l’assistenza alle persone anziane, nonché investimenti nell’inclusione sociale, nell’efficienza energetica e nelle infrastrutture per l’idrogeno».
La Commissione ha inviato al Comitato economico e finanziario (Cef) la sua valutazione preliminare positiva del soddisfacente raggiungimento da parte dell’Italia delle tappe fondamentali e degli obiettivi richiesti per questo pagamento, chiedendone il parere. Il parere del Cef, da emettere entro un massimo di quattro settimane, dovrebbe essere preso in considerazione nella valutazione della Commissione.
A seguito del parere del Cef, la Commissione adotterà la decisione finale sull’erogazione del contributo finanziario, secondo la procedura d’esame, attraverso un comitato di comitatologia. Dopo l’adozione della decisione da parte della Commissione, l’esborso all’Italia potrà avere luogo.
Ad oggi l’Italia ha ricevuto 85,4 miliardi di euro. Ciò include 9 miliardi di euro in sovvenzioni e 15,9 miliardi di euro in prestiti erogati in prefinanziamento il 13 agosto 2021. Il primo pagamento del valore di 21 miliardi di euro è stato erogato il 13 aprile 2022; un secondo pagamento da 21 miliardi di euro il 9 novembre 2022; e un terzo pagamento del valore di 18,5 miliardi di euro il 9 ottobre 2023.
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy