di Stefania Arcudi
Foto: Aurubis
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Tonfo alla Borsa di Francoforte per Aurubis, maggiore produttore di rame europeo, dopo che la società ha lanciato un allarme utili: potrebbe non centrare gli obiettivi sui profitti per l'intero anno, dopo avere rilevato «discrepanze considerevoli» nei dati sulle scorte. Il sospetto, fa sapere il gruppo, è che un'organizzazione criminale abbia rubato parte del metallo. Così il titolo è arrivato a perdere più del 14%, ai minimi in quasi dieci mesi, e ha bruciato circa 500 milioni di euro di capitalizzazione (attualmente si attesta a 2,96 miliardi).
I danni potrebbero essere quantificati a circa 3 milioni di euro e potranno avere un impatto sui risultati dell'anno fiscale 2022-2023. Per questo motivo, la società non raggiungerà il target di 450-550 milioni di utili operativi al lordo delle tasse. anche il produttore tedesco di acciaio Salzgitter, che detiene una quota del 29,99% di Aurubis, ha sospeso le previsioni finanziarie, motivo per cui il titolo cala dell'1,6% circa.
«Nel corso di una revisione, già programmata, degli inventari, Aurubis ha rilevato notevoli discrepanze dei numeri complessivi e di quelli di alcuni campioni provenienti da specifiche consegne di materiali destinati al riciclo», si legge in una nota della società, secondo cui alcuni campioni sono stati manipolati e alcuni fornitori hanno ricevuto somme troppo elevate. La società ha spiegato che «queste prove hanno convinto Aurubis di essere stata colpita da ulteriori attività criminali, dopo i casi segnalati a giugno scorso». Già a giugno, infatti, le postazioni di lavoro di alcuni dipendenti erano state perquisite nell'ambito delle indagini su un sospetto giro di furti organizzati e lo stesso è stato fatto con gli uffici di alcuni appaltatori. La società ha ora coinvolto le autorità statali per avviare indagini.
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