di Vitaliano D'Angerio
(ANSA)
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Studenti universitari ed esperti che fanno proposte concrete per fronteggiare la crisi climatica da inviare poi alla Cop28 di Dubai di fine anno. È l’obiettivo della seconda edizione della “Dolomite Conference - Una nuova speranza per il clima”, una tre giorni di convegni e laboratori organizzati dal think tank Vision in collaborazione con Axa, Autostrade del Brennero. All’evento partecipano docenti e studenti delle università Bocconi e Politecnico di Milano, e degli atenei di Trento e Oxford. L’evento, che si terrà dal 5 all’8 ottobre a Trento e Bolzano, è strutturato in convegni aperti al pubblico e in sessioni invece riservate a esperti.
Sono quattro le tematiche su cui si faranno alcune proposte che verranno poi sintetizzate in un manifesto finale.
Eccole: 1) Oltre l’Esg: misurare meno e misurare meglio? Quali sono i meccanismi per orientare gli investimenti privati verso la sostenibilità?; 2) L’idea di una responsabilità globale: c’è un modo per costruire meccanismi di rappresentanza globale? Dovrebbero prevedere una rappresentanza sbilanciata verso le giovani generazioni?; 3) Città neutrali? Mettere a punto le sperimentazioni per raggiungere zero emissioni / zero rifiuti; 4) La transizione energetica come leva di giustizia sociale: come possiamo rendere il cambiamento climatico e la transizione energetica un’agenda per tutti?
«Non è un convegno dove si dicono sempre le stesse cose e non accade nulla. Ma sarà una conferenza pragmatica che punterà dunque a portare dei risultati», ha affermato Francesco Grillo, direttore di Vision, nel corso della presentazione dell’iniziativa. E aggiunge: «La questione del cambiamento climatico non è solo la più grande delle sfide del ventunesimo secolo. È anche la crisi che ci costringerà a fare i conti con l’inadeguatezza di un sistema di governo della globalizzazione che fu pensato per un secolo completamente diverso».
Giacomo Gigantiello, Ceo di Axa Italia: «Siamo orgogliosi di sostenere la Dolomite Conference per il secondo anno consecutivo, in un’edizione ancora più ambiziosa, in un approccio globale al tema della governance del cambiamento climatico».
Vitaliano D’Angerio
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