L'Alba Marina del petrolio made in Italy
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Exxon Mobil ha acquistato Pioneer Natural Resources in un’operazione per azioni valutata 59,5 miliardi di dollari. È il suo più grande buyout dall’acquisizione di Mobil due decenni fa: il valore della transazione, compreso il debito, è di circa 64,5 miliardi di dollari.
Gli azionisti di Pioneer riceveranno 2,3234 azioni di Exxon Mobil per ogni azione Pioneer posseduta.
La «scommessa» del deal sta nel fatto che petrolio e gas rimarranno centrali nel mix energetico mondiale per decenni, indipendentemente dal percorso che le nazioni stanno intraprendendo verso un futuro a basse emissioni di carbonio.
Un accordo a 250 dollari per azione rappresenterebbe un premio del 16% rispetto al prezzo di chiusura di Pioneer di 214,96 dollari registrato prima che emergesse la notizia che le due società erano in trattativa. Il valore di Pioneer sarebbe di almeno 58 miliardi di dollari, in base al numero di azioni in circolazione.
L’operazione rappresenterebbe la più grande acquisizione di aziende annunciata a livello globale quest’anno e la più grande acquisizione di Exxon dalla fusione con Mobil nel 1999. Le grandi scommesse strategiche con il potenziale di plasmare il futuro del sistema energetico mondiale hanno un forte precedente alla Exxon, che è sopravvissuta a guerre, nazionalizzazioni e proteste pubbliche nel corso dei suoi 140 anni di storia.
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