di Rita Fatiguso
Cina, Ambrosetti: "L'export nel Paese rappresenta un punto del Pil italiano"
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Il 2024 si apre con cattive notizie sul fronte della bilancia commerciale di Pechino. Calano le esportazioni per la prima volta in otto anni nel 2023 e la Banca centrale cinese, davanti al crollo di questo caposaldo dell’economia, immette liquidità per 65 miliardi di yuan (pari a circa 9,15 miliardi di dollari) di pronti contro termine attivi a sette giorni a un tasso di interesse dell’1,8%.
Un’iniezione di liquidità-paracadute a sostegno della rete del credito e della fiducia dei mercati finanziari. Per la Cina con -4,6% nel 2023 è il primo export in calo dal 2016. La domanda globale e le tensioni geopolitiche che hanno pesato sull’interscambio commerciale planetario fanno il resto.
Pechino, nel mezzo delle pressioni interne con crescenti timori di deflazione, ha visto vacillare uno dei suoi principali pilastri della crescita. Lo scorso anno, ha esportato beni per un valore di 3.380 miliardi di dollari, con un calo del 4,6% sull’anno precedente, quando le spedizioni erano aumentate vertiginosamente durante la pandemia del Covid-19, alimentate dagli acquisti online.
La domanda globale ha nel frattempo subito una brusca correzione in Europa, Usa ed altri Paesi, accelerata dal repentino aumento dei tassi di interesse per combattere l’impennata dell’inflazione.
A dicembre, tuttavia, le esportazioni cinesi sono aumentate del 2,3% su base annua, raggiungendo i 303,6 miliardi di dollari. Il miglioramento è un segnale che la domanda potrebbe riprendersi dopo mesi di calo all’inizio dell’anno.
Anche le importazioni sono aumentate dello 0,2% a 228,2 miliardi di dollari.
Il surplus commerciale totale della Cina a dicembre è stato di 75,3 miliardi di dollari, in aumento del 10% rispetto ai 68,3 miliardi di dollari di novembre.
C’è però l’interscambio tra Cina e Russia a registrare un segno positivo. Ha raggiunto infatti la cifra record di 240,11 miliardi di dollari nel 2023, con un incremento del 26,3%.
Il dato dell’Amministrazione generale delle dogane della Repubblica popolare cinese è stato amplificato dall’agenzia russa statale Tass, a voler sottolineare i legami sempre più stretti tra Pechino e Mosca.
Le esportazioni dalla Cina verso la Russia durante questo periodo sono aumentate del 46,9%, pari a circa 110,97 miliardi di dollari, mentre le importazioni di beni russi sono aumentate del 12,7% e ammontano a 129,14 miliardi di dollari.
Rita Fatiguso
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