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Parità di genere, certificazione per il Gruppo Montenegro

di E.Sg.

Parità genere, Pompei (Unioncamere): incentivare lavoro donne

Il Gruppo Montenegro annuncia di essere il primo a essere certificato UNI/PdR 125:2022 nel settore spirit

26 ottobre 2023
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2' di lettura

Montenegro annuncia di essere la prima realtà in Italia nel comparto spirit ad essere certificata per la parità di genere. Fondato a Bologna nel 1885 e oggi secondo player in Italia nell’industria degli alcolici, il Gruppo Montenegro – che oltre a marchi come Amaro Montenegro e Vecchia Romagna comprende anche Infusi Bonomelli, Thè Infrè, Olio Cuore, Spezie Cannamela, Polenta Valsugana, Pizza Catarì, per un fatturato di oltre 280 milioni di euro nel 2022 (+60% negli ultimi sei anni) – ha infatti ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022 che attesta «l’impegno delle aziende a supporto dell’empowerment femminile e contro stereotipi e discriminazioni negli ambienti di lavoro». Un traguardo che permette inoltre a Gruppo Montenegro di entrare nel novero delle circa 100 aziende certificate in Emilia-Romagna.

«Valorizzazione della diversità e rispetto per tutte le persone, equità remunerativa, pari accesso alle opportunità di carriera per tutti i generi e tutela della genitorialità, – ha dichiarato Cristina Danelatos, direttre delle risorse umane del Gruppo – sono solo alcuni degli aspetti su cui l’azienda si è concentrata negli ultimi anni, avviando un percorso virtuoso per creare un ambiente di lavoro equo, inclusivo e paritario. Questa importante certificazione rappresenta il coronamento di un più grande progetto di gender equality interno all’azienda che ci ha già consentito di raggiungere un grado di occupazione paritario tra i circa 400 dipendenti (50% donne, 50% uomini) e di garantire la sostanziale equità retributiva e di promozioni tra i generi. In futuro continueremo a investire per costruire una cultura sempre più inclusiva, affinché non ci siano carriere inaccessibili per le donne».

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In tal senso – comunica ancora il gruppo – sono già state introdotte in azienda sia diverse misure di conciliazione tra vita privata e lavoro, sia misure che favoriscano la ridistribuzione tra donne e uomini del lavoro di assistenza e di cura. Sono previste ad esempio per tutti i dipendenti agevolazioni di orari per l’inserimento dei figli all’asilo nido e al primo anno della scuola dell’infanzia; 20 ore annue retribuite per accompagnare i genitori over80 e i figli minori a visite mediche specialistiche; e per i neo-papà 8 ore di permesso retribuito aggiuntive in occasione della nascita, affidamento o adozione.


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