(fullempty - stock.adobe.com)
1' di lettura
La maggioranza degli italiani considera il proprio stipendio insufficiente a fare fronte ai rincari causati dall’inflazione e c’è una quota significativa di persone che considera il salario minimo uno strumento per favorire l’innalzamento dei redditi più bassi.
Nella sua ricerca Global workforce of the future, the Adecco group ha rilevato che per il 61% dei lavoratori l’attuale stipendio non è sufficiente per far fronte ai rincari dell’inflazione e che il 46% ha scelto il proprio attuale lavoro in base allo stipendio e ai benefit offerti.
Una nuova survey del Gruppo ha evidenziato che più di 8 intervistati su 10 si dichiara favorevole all’introduzione del salario minimo. In particolare, il 79% lo considera uno strumento per garantire maggiore equità e il 9% è favorevole purché sia al contempo incentivata la produttività delle aziende. Il 5% è scettico e dice che il tema deve entrare nella contrattazione collettiva attraverso la trattativa con i sindacati. I contrari sono invece il 7%.
Per garantire una maggiore progressione nelle carriere e accedere a compensi economici più elevati, The Adecco Group considera strategico investire in percorsi di upskilling e reskilling dei lavoratori. Con due benefici: garantire l’occupabilità nel lungo periodo e mettere i professionisti nelle condizioni di crescere ed essere più soddisfatti del loro ambiente di lavoro.
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy