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Mediterraneo, oltre 28mila migranti morti in 10 anni: rotta Italia più pericolosa

Migranti, Meloni attacca Germania: "No a solidarità con confini degli altri"

Dal 2014 oltre 28mila migranti hanno perso la vita nel Mediterraneo, di cui oltre il 76% nella rotta italiana. Si tratta di una vera e propria tragedia umanitaria, che deve essere affrontata con maggiore determinazione.

3 ottobre 2023
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2' di lettura

Dal 2014 sono più di 28mila i migranti morti e dispersi nelle acque del Mar Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa. È quanto ricorda la Fondazione Ismu. Oggi, martedì 3 ottobre, è la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, nella quale ricorre il decennale del naufragio al largo di Lampedusa durante il quale, il 3 ottobre del 2013, persero la vita 368 migranti.

Meloni: un dovere porre fine alla continua strage in mare

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«Ricordiamo oggi con profonda commozione il tragico naufragio di Lampedusa di dieci anni fa, in cui persero la vita 368 persone. Da allora troppe tragedie si sono ripetute per raggiungere le coste d’Europa ed è nostro preciso dovere porre fine a questa continua strage, anche bloccando la partenza delle imbarcazioni di fortuna» ha dichiarato la premier Giorgia Meloni

Il viaggio verso l’Italia è quello che ha registrato il più alto numero di vittime

Il viaggio verso l’Italia si conferma il più pericoloso sulla rotta mediterranea: è qui che si registra da sempre il più elevato numero di morti e dispersi, pari a 2.093 dal 1° gennaio al 20 settembre 2023 su un totale di 2.356 avvenuti complessivamente sulle tre rotte mediterranee, la centrale verso l’Italia, l’orientale che porta in Grecia e quella occidentale verso la Spagna. Nell’ultimo decennio gli eventi fatali avvenuti durante la traversata del Mediterraneo Centrale verso l’Italia rappresentano mediamente il 76% del totale eventi accaduti su tutte e tre le rotte del Mediterraneo, con proporzioni particolarmente elevate negli anni 2014 (95%), e negli anni 2016 e 2017 (90%); e anche il 2023, non ancora concluso, registra quasi il 90% degli eventi fatali nel Mediterraneo Centrale.

Sicilia principale approdo dei migranti che fuggono verso l’Europa

La Sicilia, a quasi dieci anni da quella tragedia, è ancora il principale approdo dei migranti che fuggono verso l’Europa e l’isola continua a registrare numerosi e continui arrivi: al 29 settembre degli oltre 133 mila migranti arrivati via mare, l’85% è approdato in Sicilia.

L’aumento degli sbarchi in Italia

In Italia gli sbarchi stanno registrando negli ultimi tre anni notevoli aumenti: dai 34mila migranti giunti via mare nel 2020 si è passati ai 67mila del 2021, e durante il 2022 il numero di arrivi è tornato a sei cifre, superando le 105mila unità. Ma è il 2023 in corso a segnare un altro aumento importante, considerando che, ad anno non ancora concluso, si registra la cifra di oltre 133mila persone sbarcate, l’87% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’anno in corso potrebbe dunque diventare il più importante per numero di sbarchi dopo gli anni record della crisi dei rifugiati, quando giunsero via mare sulle coste italiane oltre mezzo milione di migranti in un triennio (170mila persone nel 2014, 154mila nel 2015 e 181mila nel 2016).

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