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Ucraina, in arrivo nuovo decreto per l’invio di armi. Per Kiev spesi finora 700 milioni

Mattarella presiede il Consiglio Supremo di Difesa al Quirinale

Il 19 dicembre il ministro della Difesa Crosetto al Copasir per illustrare l’ottavo decreto

15 dicembre 2023
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2' di lettura

L’Italia si prepara ad una nuova spedizione di aiuti militari per l’Ucraina. I contenuti dell’ottavo decreto interministeriale, l’ultimo del 2023 - con l’elenco degli armamenti - sarà illustrato, come nei casi precedenti, dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’audizione al Copasir fissata per martedì prossimo. Per eventuali successivi invii nel 2024 servirà approvare un nuovo decreto legge che proroghi l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a Kiev, in scadenza a fine anno. .

Il sostegno a Kiev

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Giovedì 14 dicembre la premier Giorgia Meloni ha avuto una conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, confermando «il sostegno del Governo italiano in ogni ambito alle Autorità e alla popolazione ucraine». Un sostegno «nella sua difesa contro l’invasore» che era stato ribadito anche nell’ultima riunione al Quirinale del Consiglio supremo di Difesa lunedì 11 dicembre.

Crosetto al Copasir il 19 dicembre: lista riservata

Crosetto si è confrontato nelle settimane passate con il collega ucraino Rustem Umerov sugli aiuti militari e anche sull’avvio di una collaborazione tra le imprese della Difesa dei due Paesi. Le richieste di Kiev sotto il fuoco russo sono impellenti: sistemi contraerei e di guerra elettronica, missili a lungo raggio, droni, aerei, carri armati ed un gran numero di proiettili, dato l’intenso consumo.

L’Italia ha già dato fondo con i precedenti decreti a gran parte del materiale che poteva essere ceduto senza scendere sotto la soglia di sicurezza per quanto riguarda le necessità nazionali. Non a caso il settimo decreto risale a maggio, ben sette mesi fa. In questo tempo lo Stato Maggiore ha svolto una ricognizione sui “magazzini” per verificare cosa può essere inviato all’Ucraina. La lista dei materiali che sarà illustrata al Copasir è top secret come nelle altre precedenti occasioni: nell’elenco potrebbero trovare spazio anche sistemi contraerei (insieme al Francia è stato già inviato il sistema antimissile Samp-T) e antidrone.

Il contributo italiano

L’Italia non si trova nelle zone alte della classifica dei Paesi che hanno impegnato i maggiori fondi per il sostegno militare all’Ucraina, secondo i dati del Kiel Institute. In testa ci sono gli Stati Uniti , con ben 44 miliardi di euro, seguiti dalla Germania (17,1) e dal Regno Unito (6,6). L’Italia è al 13esimo posto con una spesa di 700 milioni e ancora più in basso nella graduatoria sulla trasparenza in relazione ai dati disponibili: ha un indice di 2.2 rispetto a quello massimo di 4.9 raggiunto da Commissione europea, Germania e Islanda. È infatti 28esima su 42 Paesi.

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