Italia
Pubblicità

Italia

Made in Italy: le imprese italiane ecosostenibili sono le più dinamiche sui mercati

di Ca.Mar.

Immagine non disponibile

Terzo Rapporto del Centro di Ricerca dell’Università degli Studi Internazionali di Roma. Oltre 530 mila le aziende che nel quinquennio 2017-2021 hanno deciso di investire in tecnologie e prodotti green

26 ottobre 2023
Pubblicità

2' di lettura

Le aziende italiane imprese più orientate a investimenti ecosostenibili sono anche quelle più dinamiche sui mercati internazionali. Oltre 530mila le aziende che nel quinquennio 2017-2021 (ultimi dati disponibili) hanno deciso di investire in tecnologie e prodotti green. Ma ben nove imprese su dieci in Italia non risultano ancora in regola con i criteri di sostenibilità e impatto sociale. È quanto emerge dal Terzo Rapporto realizzato dal Centro di Ricerca sul Made in Italy dell’Università degli Studi Internazionali di Roma (Unint) di cui è Rettrice Mariagrazia Russo - curato da Giada Mainolfi e presentato al Centro studi americani.

Danese (Tim): la sostenibilità non è un costo

Pubblicità

In realtà - evidenzia il rapporto - però, l’80 per cento dei consumatori italiani considera importanti le politiche di sostenibilità delle aziende anche quando acquistano su canali online. Le ricerche emerse dal Rapporto mostrano l’accresciuta sensibilità e preoccupazione ambientale dei consumatori italiani, che però non sempre si tramutano in scelte di consumo concretamente green. Maria Enrica Danese, direttrice Institutional Communications, Sustainability Projects & Sponsorship della Tim, ha spiegato come il colosso delle tlc sia riuscita a non aumentare il costo delle bollette nonostante il caro energia avendo investito in modo lungimirante in fonti rinnovabili, ha sostenuto «che la sostenibilità non è mai un costo ma una opportunità, un modello economico vincente su cui occorre investire in termini di formazione e nuove competenze».

Humana People to People Italia

Alfio Fontana, CSR Manager di Humana People to People Italia, una Ong che raccoglie e recupera abiti usati e la cui rete internazionale nel 2022 ha gestito 21 milioni di chili di capi di abbigliamento, ha affermato: «I nostri negozi sono una fonte di utili con i quali finanziamo progetti sociali, ma rappresentano anche dei touchpoint per trasferire sensibilità e consapevolezza sul tema della sostenibilità». Una riflessione che conferma quanto emerge dal Rapporto, «ossia che l’ambiente di acquisto è il luogo in cui si decide la transizione green del consumatore».


Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy