di Flavia Landolfi
Italiani indisciplinati alla guida, il 10% gira video al cellulare
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Nuovo reato per chi abbandona in strada gli animali domestici, sospensione breve della patente con sanzioni più alte rispetto al Codice in vigore. E ancora: limite massimo agli interessi delle multe e auto più potenti accessibili ai neopatentati. Dalla montagna di emendamenti, 770 in tutto, partorita dalla commissione Trasporti della Camera arriva un nutrito pacchetto di novità che se confermato dall’aula di Montecitorio e poi dal Senato è destinato a cambiare i connotati delle regole stradali. Intanto le modifiche hanno preso la strada dei pareri parlamentari e il primo marzo approderanno insieme al ddl “padre” all’aula di Montecitorio.
Si introduce una specifica aggravante del reato di abbandono di animali domestici nel caso in cui il fatto avvenga su strade o pertinenze, «tenuto conto - spiega una nota diramata dal ministero delle Infrastrutture - dell'intrinseca pericolosità di tale comportamento che mette a repentaglio la pubblica incolumità».Si prevede poi l'applicazione delle pene previste per i reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali gravi o gravissime nel caso in cui dall'abbandono di animali consegua un incidente stradale che produce la morte o le lesioni personali di utenti della strada.
Qui sono due le novità introdotte: quella della sospensione breve della patente e l’applicazione a chi guida stando al cellulare. L’emendamento approvato (e bipartisan) prevede che se il conducente detiene meno di 20 punti sulla patente e fino a 10 la sospensione scatti per una settimana, nel caso invece sia al di sotto di questa soglia il ritiro della patente durerà 15 giorni. Cambiano anche le sanzioni. Che aumentano rispetto al Codice in vigore e diminuiscono rispetto al ddl. La sanzione minima sarà di 250 euro contro i 165 del Codice e i 422 euro del ddl approvato dal governo, quella massima di 1000 euro contro i 660 delle regole attualmente in vigore e 1697 del ddl approvato dal governo. In caso di recidiva le sanzioni sono così riformulate: il codice vigente prevede solo la sospensione patente, mentre il ddl approvato dal governo prevedeva la sospensione con l’aggiunta di una sanzione da 644 a 2588; l’emendamento approvato in commissione mantiene la sospensione e applica una sanzione economica da 350 a 1400: anche qui aumentata rispetto al codice in vigore, diminuita rispetto al ddl.
Si introduce, come condizione per il rilascio del “foglio rosa”, l'obbligo di effettuare un numero minimo di esercitazioni in autostrada o su strade extraurbane e in condizione di visione notturna con un istruttore abilitato e autorizzato. Tra le novità anche quella del divieto di trasportare uno o più passeggeri su ciclomotori e motocicli per i titolari di “foglio rosa”. «Fermo restando il divieto per i neopatentati, per i primi tre anni dal conseguimento della patente, di guidare veicoli di grossa cilindrata, al fine di tener conto delle esigenze delle famiglie, il limite di potenza è stato fissato in modo ragionevole tenendo conto della cilindrata di un'autovettura di media potenza», spiega la nota del Mit. E quindi il divieto di guida scatta da una potenza superiore a 75 kW/t e di autovetture con potenza massima di 105 kW mentre l'attuale Codice prevede invece il limite a 55 kW/t per gli autoveicoli in generale e a 70kw/h per le autovetture.
Come richiesto dalla Corte costituzionale, si precisa nel Codice l'obbligo di sottoporre gli autovelox a verifiche periodiche al fine di garantirne la funzionalità. Ma la novità più consistente riguarda le multi-sanzioni. Nel caso in cui si prendano più multe per autovelox nello stesso tratto stradale, di competenza dello stesso ente e in un periodo di tempo di un'ora, si prevede il pagamento di una sola sanzione: quella più grave aumentata di un terzo, se più favorevole. Un emendamento ha approvato anche i dispositivi di controllo della velocità delle imbarcazioni: i “barcavelox”.Un’altra modifica al ddl padre prevede che in sede di riforma del Codice della strada si tenga conto della necessità di destinare le entrate derivanti dalle sanzioni per violazioni dei limiti di velocità in via prioritaria a interventi per la sicurezza dalla circolazione stradale.
Si prevede un tetto massimo, entro i tre quinti, alle maggiorazioni applicabili alle sanzioni per violazioni al Codice della strada, in caso di ritardo nel pagamento. Una modifica poi chiede di rivedere la disciplina in materia di solidarietà delle obbligazioni di pagamento delle sanzioni amministrative pecuniarie, con particolare riguardo alle ipotesi di noleggio senza conducente dei veicoli.
Come richiesto dalle associazioni del Tpl, si abbassa a 18 anni il limite d'età per il conseguimento della patente e della carta di qualificazione del conducente (CQC) per gli autisti professionisti. Ma si prevede anche la soppressione dell'obbligo di cronotachigrafo per i veicoli adibiti a trasporto di valori e/o denaro.
Si prevede l'obbligo per il proprietario del veicolo di accertarsi della presenza della copertura assicurativa, anche quando il veicolo è nella disponibilità di un altro soggetto. Nella delega prevista all’articolo 17 il nuovo Codice dovrà fare chiarezza anche sulla materia della cd. esterovestizione, prevedendo già come criterio di delega la disciplina della reimmatricolazione dei veicoli esteri in uso a persone o imprese aventi residenza o sede in Italia, scaduto un arco temporale minimo di permanenza nel territorio italiano, in modo da sottoporre i veicoli esteri utilizzati in Italia agli stessi vincoli assicurativi previsti per i veicoli nazionali.
Si prevede come principio di riforma del Codice della strada la completa digitalizzazione ed automazione delle procedure, con particolare riguardo a quelle relative ai veicoli pesanti e alla notifica delle violazioni al Codice.Tra le altre novità anche la previsione che nella revisione della disciplina delle procedure di omologazione dei veicoli si tenga conto delle innovazioni tecnologiche del settore e, in particolare, delle sperimentazioni sui sistemi di guida automatizzata.
Si introducono nuove misure per assicurare, in caso di incidente, l'accesso in sicurezza alle gallerie ferroviarie delle squadre di soccorso e dei vigili del fuoco. Si prevede che, in sede di riforma del Codice della strada, si provveda al riassetto delle competenze tra gli enti istituzionali, anche con riguardo alla previsione di limiti di circolazione, tenendo conto, tuttavia, dell'esigenza di agevolare l'accesso ai soggetti che svolgono servizi di emergenza (polizia, antincendio, soccorso stradale, assistenza sanitaria e così via); per salvaguardare la sicurezza degli utenti, si prevede che nel nuovo Codice della strada si provveda all'introduzione e all'implementazione di dispositivi adeguati e tecnologicamente innovativi di segnalazione di emergenza stradale.
Si riconosce al motociclista lo status di utente vulnerabile della strada, dovuto alla natura instabile del mezzo e alla carenza di cellula protettiva. La misura più importante in questo caso è la “terza fascia” sui guard rail per proteggere i motociclisti in caso di incidente. Nel nuovo Codice si prevede poi la possibilità di dotare gli attraversamenti pedonali di segnalatori acustici o tattili per non vedenti. Un emendamento ha poi introdotto misure di semplificazione per la composizione delle commissioni mediche locali e delle visite mediche per il conseguimento o il rinnovo della patente di guida, con particolare riferimento alla conferma di validità della patente di guida per conducenti con disabilità, diabetici ed affetti da patologie neurologiche.
Si introduce come principio di riforma del Codice della strada la semplificazione delle procedure che disciplinano le modifiche delle caratteristiche costruttive dei veicoli in circolazione, l'installazione di dispositivi che consentono di migliorare la visibilità degli utenti deboli della strada riducendo gli angoli morti, la sistemazione del carico sui veicoli, comprese le strutture amovibili per il trasporto di bagagli, biciclette, sci e attrezzature sportive.
Si introduce la disciplina delle campagne di richiamo di sicurezza per veicoli che presentino difetti o rischi per la salute o la sicurezza, con l'individuazione anche di sanzioni amministrative ad hoc. Autostrade e strade extraurbane aperte ai motocicli con cilindrata non inferiore a 120cc, ma solo se guidati da maggiorenni.In caso di circolazione contro mano si prevede la confisca del mezzo in caso di incidente con morte o lesioni personali gravi o gravissime.
Si prevede la possibilità di individuare i soggetti formatori dei corsi extracurricolari di educazione stradale anche tra gli enti privati di formazione professionale. Si istituisce il registro per le imprese di consulenza automobilistica, allo scopo di garantire una formazione professionale continua.
Zone a traffico limitato fuori dai centri urbani per motivi di sicurezza pubblica o inerenti alla sicurezza della circolazione, di tutela della salute oppure qualora si vogliano proteggere particolari ambiti di rilevanza culturale, paesaggistica o naturalistica.Si consentirà poi di prevedere modalità di accesso agevolate dei veicoli di interesse storico e collezionistico alle aree soggette alle limitazioni della circolazione in ragione dell'esigenza di ridurre l'inquinamento ambientale.
Flavia Landolfi
redattrice
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