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Airbnb, maxi sequestro da 779 milioni di euro per evasione fiscale

di Sara Monaci

Affitti brevi, cosa cambia e quello che c’è da sapere

Scopri di più sul sequestro da parte della Guardia di Finanza di 779 milioni ad Airbnb per il mancato pagamento della cedolare secca

6 novembre 2023
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2' di lettura

La Gdf di Milano ha sequestrato - su ordine del gip di Milano - nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Milano per reati fiscali, oltre 779 milioni di euro ad Airbnb Ireland Unlimited Company , titolare dell’omonima piattaforma di affitti brevi. Risultano indagate tre persone che hanno rivestito cariche di amministrazione all’interno del gruppo, tra il 2017 e il 2021. Lo ha reso noto il procuratore di Milano Marcello Viola.

Con questa indagine il contenzioso tra lo Stato italiano e la società di affitti brevi raggiunge una svolta. Mentre Airbnb sosteneva di non essere titolata a versare allo Stato, come sostituto d’imposta, la cosiddetta “cedolare secca”, pari al 21%, l’Italia ha invece chiesto ulteriori interpretazioni sul decreto del 2017, che trattava proprio questo tema. Dopo una prima sentenza della Corte di giustizia europea e poi quella recentissima del Consiglio di Stato italiano (in data 24 ottober 2023), la procura italiana ha potuto così proseguire nella sua attività di sequestro.

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L’ammontare dell’evasione è appunto pari a 779.453.912 di euro, relativi al perido 2017-2021. Le indagini, effettuate dal Nucleo tributario della Gdf di Milano, sono state portate avanti nel corso del 2022 e del 2023.

Si legge nella nota della procura che «la verifica fiscale ha fatto emergere che la società non ha ottemperato agli obblighi introdotti dall’articolo 4 del dl 50/2017, sottraendosi alla dichiarazione e al versamento, in qualità di sostituto d’imposta, di ritenute di ammontare pari all’entità del sequestro ottenuto dal Gip, calcolate in misura del 21% sui canoni di locazione breve per 3,7 miliardi relativi al periodo 2017-2021 dagli ospiti delle strutture ricettive pubblicizzate dalla piattaforma. Gli importi sono stati successivamente retrocessi ai proprietari degli immobili, al netto della commissione per l’utilizzo della piattaforma digitale».

Il reato quindi è di omessa dichiarazione fiscale. In teoria le tasse dovrebbero essere state pagate dai singoli proprietari, anche se non vi è certezza. Per il mondo degli affitti brevi si tratta di una rivoluzione: Airbnb da oggi dovrà subito versare le tasse allo Stato italiano.

La replica della società

«Airbnb Ireland ha in corso una discussione con l’Agenzia delle Entrate dal giugno 2023 per risolvere questa questione. Siamo sorpresi e amareggiati dall’azione annunciata dal procuratore della Repubblica lunedì. Siamo fiduciosi di aver agito nel pieno rispetto della legge e intendiamo esercitare i nostri diritti in merito alla vicenda». Così la società in una nota, in merito al sequestro.

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