di Carlo Marroni
(IMAGOECONOMICA)
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Occhio. Chi lavora allo sportello delle banche (sempre meno addetti in realtà) da lunedì in poi non saprà se chi si trova davanti è un cliente o un informatore della Banca d'Italia. Partono le verifiche in incognito agli sportelli bancari – informa Via Nazionale - per capire in che modo vengono forniti informazioni e servizi ai clienti.
Anche Via Nazionale come già l’Ivass nel campo delle assicurazioni e il settore privato, parte con il ’mistery shopping’ dove suoi incaricati si presenteranno nelle filiali fingendosi cittadini bisognosi di servizi bancari che, evidentemente, non possono o non riescono ad avere per via telematica.
La procedura, sottolinea Via Nazionale, permetterà “di meglio esaminare la relazione tra l’addetto allo sportello e il cliente avendo riguardo, ad esempio, alla preparazione del personale, alla rispondenza del prodotto offerto alle esigenze rappresentate dal cliente, alla presentazione e utilizzo della documentazione di trasparenza, al collocamento di prodotti specifici, eventualmente diversi da quelli richiesti dal cliente stesso”.
I risultati delle visite in incognito – confida la banca centrale - potranno rappresentare un contributo all’azione di vigilanza, anche se (tranquilli) non daranno autonomamente avvio a procedure sanzionatorie.
Nell’ambito della vigilanza, rileva la Banca d’Italia, il mystery shopping permetterà di meglio esaminare la relazione tra l’addetto allo sportello e il cliente avendo riguardo, ad esempio, alla preparazione del personale, alla rispondenza del prodotto offerto alle esigenze rappresentate dal cliente, alla presentazione e utilizzo della documentazione di trasparenza, al collocamento di prodotti specifici, eventualmente diversi da quelli richiesti dal cliente stesso.
Carlo Marroni
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