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Via libera Ue all’ingresso di Msc nel capitale di Italo

di Marco Morino

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Via libera Ue all’ingresso di Msc nel capitale di Italo

Via libera Ue all’ingresso di Msc nel capitale di Italo

La Commissione eropea ha approvato l’acquisizione del controllo congiunto di Italo (Nuovo Trasporto Viaggiatori) da parte di Msc Mediterranean Shipping Company (Svizzera) e del fondo americano Global Investments (Gip III)

28 febbraio 2024
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4' di lettura

La Commissione Ue ha dato l’autorizzazione all’acquisizione del controllo congiunto di Italo (Nuovo Trasporto Viaggiatori) da parte di Msc Mediterranean Shipping Company (Svizzera) e del fondo americano Global Investments (Gip III). L’operazione riguarda principalmente il mercato del trasporto passeggeri ferroviario ad alta velocità in Italia, nonché le agenzie di viaggio e il trasporto marittimo di passeggeri tramite traghetti o crociere. La Commissione ha concluso che la concentrazione progettata non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, dato il suo impatto limitato sulla concorrenza nei mercati in cui operano le società. L’operazione notificata è stata esaminata sotto procedura normale.

Controllo congiunto

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Un passo indietro. Il 2 ottobre 2023, Msc, società globale di trasporti e logistica che fa capo all’armatore Gianluigi Aponte con base a Ginevra (Svizzera), ha firmato un accordo vincolante per acquisire una quota di circa il 50% in Italo da Global Infrastructure Partners (Gip), primario investitore indipendente attivo nel settore delle infrastrutture e di stabilire un partenariato strategico di lungo periodo per lo sviluppo futuro di Italo.

L’altra quota di circa il 50% in Italo continuerà a essere di proprietà di Gip, che avrà una governance congiunta con Msc, con alcune entità del Gruppo Allianz e fondi gestiti da Allianz Capital Partners oltre ad altri co-investitori, tra i quali Luca Cordero di Montezemolo (che conserva la carica di presidente), Isabella Seragnoli e Alberto Bombassei.

Italo è uno dei principali operatori privati europei di treni ad alta velocità. Dal suo debutto nel 2012, Italo è cresciuta fino a gestire una flotta di 51 treni elettrici ad alta efficienza energetica, collegando 51 città in tutta Italia e servendo oltre 20 milioni di passeggeri all’anno.

Un grande gruppo multimodale

Il primo obiettivo di Italo con il socio Msc sarà il potenziamento della flotta, che dovrebbe salire dagli attuali 51 treni, tutti fabbricati da Alstom, a 60 convogli entro i prossimi 4 anni (seconda metà del 2027). Lo aveva anticipato al Sole 24 Ore (edizione del 21 giugno scorso) l’amministratore delegato della compagnia, Gianbattista La Rocca, confermao nel suo ruolo. Ora, con il nuovo azionista, quelle parole sono più attuali che mai. Italo (1.450 dipendenti; età media di 33 anni) collega 59 stazioni di 51 città italiane con 118 viaggi giornalieri.

Poi c’è la compagnia Itabus, acquisita da Italo nel maggio 2023. Anche il numero dei bus che compongono la flotta di Itabus, al momento 100, è destinato a crescere (sul punto però La Rocca non aveva indicato cifre precise). Treni ad alta velocità e bus per viaggi a lunga percorrenza: con l’ingresso in Italo di Msc, prima compagnia al mondo di gestione di linee cargo e tra le più grandi compagnie di navi da crociera, nasce il primo gruppo multimodale in Europa.

L’azionista Msc agevolerà l’integrazione tra rotte navali, treni e autobus. Ma è un accordo che, in prospettiva, potrebbe aprire possibilità finora inesplorate anche nel settore della logistica e del trasporto merci: Msc, oltre a gestire linee marittime cargo a livello mondiale, è presente sia nel cargo aereo, dove ha acquisto da poco la quota di maggioranza di AlisCargo Airlines, società con sede a Milano, sia nel trasporto ferroviario delle merci, con la compagnia Medway, concorrente tra l’altro di Mercitalia (la compagnia cargo del gruppo Fs). Per Italo quindi ci sarebbe la suggestione di aggiungere all’alta velocità passeggeri anche l’alta capacità merci. Ma è un discorso ancora tutto in divenire.

Diego Aponte, presidente di Msc, apre a tutte queste possibilità: «Questo accordo dimostra il nostro impegno di lunga data per l’Italia e il sostegno al trasporto ferroviario passeggeri ad alta velocità nel Paese. Crediamo fortemente nel potenziale di Italo per rafforzare ulteriormente la connettività ferroviaria in tutta Italia, ma anche nel mercato turistico nazionale. Inoltre, l’accordo di oggi riflette anche l’obiettivo del nostro gruppo di sviluppare ulteriormente modalità di trasporto sostenibili, sia per i passeggeri che per le merci».

Il modello Ntv

Ntv, l’attuale Italo, è stato il primo operatore interamente privato a infrangere il monopolio di Fs sulla rete ad alta velocità. Modello unico in Europa, studiato in tutto il mondo e preso a esempio dai Paesi che hanno successivamente liberalizzato il mercato. Grazie all’introduzione della concorrenza, con l’arrivo di Ntv in Italia la domanda nell’alta velocità ferroviaria è aumentata del 100% e i prezzi diminuiti del 50%.

Nel 2020 il settore dei trasporti è stato fortemente condizionato dall’arrivo del Covid. Italo, a causa delle limitazioni agli spostamenti tra le diverse regioni, ha attraversato un periodo molto complicato, obbligato praticamente ad azzerare i propri collegamenti. Nonostante le difficoltà e la riduzione del traffico sulle direttrici più gettonate prima della pandemia, Italo ha deciso di scommettere sul futuro, incrementando e diversificando il network, iniziando così a espandersi al Sud, servendo una zona del Paese con grande domanda di trasporto ferroviario di qualità. Sono stati inaugurati i collegamenti per la Calabria e il Cilento, mentre nell’estate del 2021 i convogli Italo sono approdati in Puglia, a Caserta e a Benevento. Nuove destinazioni anche al Nord: arrivo a Trieste, in seguito anche al Trieste Airport e infine a Genova.

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