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Adas e crash test, a luglio cambia tutto

di Massimo Mambretti

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Occhi digitali. A partire dal 7 luglio tutte le vetture in vendita dovranno essere dotate di alcuni sistemi digitali per la sicurezza

Occhi digitali. A partire dal 7 luglio tutte le vetture in vendita dovranno essere dotate di alcuni sistemi digitali per la sicurezza

Regole in arrivo

26 marzo 2024
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2' di lettura

Gsr 2 è una sigla nuova nel panorama automotive. Non si riferisce a una tecnologia, ma è una norma che ne rende obbligatorie molte per alzare l’asticella della sicurezza e ridurre le conseguenze di un incidente o, addirittura, evitare collisioni. La normativa prevede che dal 7 luglio auto e veicoli commerciali venduti in Europa in più di 1.500 esemplari adottino di serie molti Adas.L’obbligo costringerà alcuni veicoli a uscire di scena nel Vecchio Continente o ad andare in pensione, perché le loro architetture non permettono l’installazione di nuovi dispositivi oppure il costo dei sistemi non sia giustificato dalla loro età.

Inoltre, spinge le case a studiare soluzioni per soddisfare requisiti più severi nei crash test EuroNCap specie per l’urto laterale e a studiare soluzioni per ridurre le lesioni a pedoni e ciclisti. Tra gli Adas che diventano obbligatori alcuni sono new-entry. Fra questi c’è la predisposizione per l’Alcolock. In pratica è un etilometro, già diffuso ma su base volontaria nel nord Europa, collegato al veicolo che impedisce l’avviamento del motore se il tasso alcolico supera un certo valore. È una novità anche la scatola nera non disattivabile e non destinata alla localizzazione. Infatti, il dispositivo deve solo registrare velocità, frenate e altri parametri prima, durante e subito dopo un urto. I dati raccolti devono rimanere anonimi e usati solo per analizzare le dinamiche e le conseguenze di un incidente da parte degli enti governativi, ma non sono visionabili dalle forze dell’ordine e dalle compagnie di assicurazione. Gli altri sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza che saranno obbligatori da luglio sono già noti, anche se con denominazioni diverse.

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Partiamo dal sistema di monitoraggio dell’attenzione del conducente che analizza i movimenti del volante per rilevare manovre anomale e lanciare segnali di avvertimento al guidatore.

Poi c’è il sistema di mantenimento della corsia che interviene direttamente tra i 70 e 130 all’ora sullo sterzo e i freni per riportare l’auto sulla corretta via nel caso il guidatore non reagisca all’avviso sonoro precedentemente lanciato. Diventa standard anche la frenata automatica che rileva tra i 10 e i 60 all’ora auto, pedoni e ciclisti che sono in rotta di collisione e in caso di emergenza invia prima segnalazioni luminose, sonore e tattili tramite il volante e poi, se non ci sono reazioni, attiva la frenata per scongiurare urti fino a 40 all’ora. Inoltre, a prescindere da chi gestisca le frenate di emergenza le luci di stop devono lampeggiare.

Diventano obbligatori anche il cruise control intelligente sebbene disattivabile, che non solo adatta la velocità al flusso del traffico a prescindere da quella impostata ma che la modula anche in funzione dei limiti letti sui segnali stradali e riportati sul navigatore, e il sistema che monitora la presenza di auto e persone dietro la vettura durante la retromarcia.

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