di Andrea Gagliardi
Card spesa, Meloni: "500 mln per famiglie in difficoltà"
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Le risorse destinate alle famiglie dalla manovra 2024 ammontano anche quest’anno ad un miliardo di euro. Tra le misure confermate, oltre alle agevolazioni misure per i mutui per la prima casa e il bonus sociale per le bollette (200 milioni) nei primi tre mesi dell’anno, il sostegno alle scuole per l’infanzia paritarie, la carta ’’dedicata a te’ per l’acquisto di generi alimentari finanziata con 600 milioni di euro per l’anno 2024 (+100 milioni rispetto al 2023)
La legge di Bilancio 2023 (legge 197/2022) ha istituito, infatti, nello stato di previsione del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, un fondo, con una dotazione di 500 milioni di euro per il 2023, destinato all’acquisto di generi alimentari di prima necessità da parte di chi è in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 15mila euro. Con un decreto successivo (18 aprile 2023, pubblicato nella Gazzetta ufficiale 110 del 12 maggio) sono stati successivamente definiti i criteri di individuazione dei beneficiari del contributo economico. Sono 23 le voci incluse nella lista dei cibi acquistabili con la card
A ricevere la carta solidale, stando ai calcoli, sono state circa 1,3 milioni di famiglie. La tessera Postepay, una carta elettronica di pagamento prepagata e ricaricabile, contiene 382,50 euro. La misura prevede un solo contributo economico per nucleo familiare. La mancata effettuazione del primo pagamento entro il 15 settembre 2023 ha comportato la non fruibilità delle carte e la conseguente decadenza del beneficio.
I beneficiari del contributo sono individuati tra i cittadini appartenenti ai nuclei familiari, residenti nel territorio italiano, in possesso di due requisiti. Il primo: iscrizione nell’Anagrafe della popolazione residente (comunale). Il secondo: titolarità di una certificazione Isee ordinario, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15mila euro annui. Il contributo non spetta invece ai nuclei percettori di reddito di cittadinanza; reddito di inclusione; qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà o in cui almeno uno dei componenti sia percettore di assicurazione sociale per l’impiego-Naspi e indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori-Dis-coll; indennità di mobilità; fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; cassa integrazione guadagni-Cog; qualsivoglia differente forma di integrazione salariale o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.
Andrea Gagliardi
redattore
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