di N.Co.
Come funziona IT-Alert
3' di lettura
Nessun allarme, è solo una sperimentazione. Alle 12 tutti i cellulari presenti a Milano e nel territorio della regione Lombardia hanno ricevuto un messaggio accompagnato da un suono unico e riconoscibile. Si tratta del primo test di IT-Alert in Lombardia il nuovo sistema di allerta nazionale promosso dal Dipartimento di Protezione civile che, dopo la fase di sperimentazione, sarà in grado di informare tempestivamente la popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso. La stessa cosa è avvenuta alla stessa ora in Basilicata e in Molise.
Sui cellulari è giunto un avviso sonoro e il testo “AVVISI DI EMERGENZA - Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-*Alert*.it e compila il questionario”.
Il calendario prevede poi il test il 21 settembre, quando i messaggini arriveranno nel Lazio, in Valle d’Aosta e in Veneto. Il 26 settembre sarà la volta di Abruzzo e Provincia Autonoma di Trento. Il 27 settembre i cellulari trilleranno in Liguria, il 13 ottobre nella Provincia Autonoma di Bolzano.
Dopo la prima fase di sperimentazione il sistema di allerta si attiverà in caso di maremoto, collasso di una diga, attività vulcanica, incidenti nucleari, incidenti in stabilimenti chimici e in caso di precipitazioni intense e dissesti idrogeologici. Il sistema è unidirezionale (dall’operatore telefonico al dispositivo) e non consente di ricevere alcun tipo di dato di ritorno o feedback dai cellulari raggiunti. Ciò significa che nessun dato personale di chi riceve il messaggio viene trattato in alcun modo dal Dipartimento della Protezione Civile e dall'operatore telefonico di riferimento.
Finora sono stati 792.611 i questionari compilati a seguito delle attività dei primi cinque test di IT-alert effettuati tra fine giugno e inizio luglio 2023 in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria ed Emilia-Romagna. Il 90% di chi ha risposto ha dichiarato di aver ricevuto il messaggio di prova, mentre il restante 10% ha indicato di non averlo ricevuto sebbene si trovasse, nel giorno e nell'ora dei test, sul territorio interessato. Tra coloro che hanno ricevuto il messaggio, il 97% ha risposto di averlo trovato chiaro. Sempre rispetto al totale di chi ha indicato di aver ricevuto correttamente il messaggio, l'84% ha dichiarato di non aver avuto difficoltà nell'interagire con la notifica di IT-Alert, mentre il restante 16% ha segnalato come principale difficoltà riscontrata quella dovuta al fatto che il messaggio scompare dopo la visualizzazione.
Nonostante l'86% dei partecipanti abbia confermato di aver sentito parlare di IT-alert nei giorni precedenti le attività di sperimentazione, prevalentemente tramite social media e web, una sensazione di spavento nel momento della ricezione del messaggio è stata comunque segnalata dal 20%, mentre il 15% si è detto sorpreso. Alla domanda “Hai compreso subito che si trattava di un messaggio istituzionale?” il 59% ha risposto positivamente, mentre una buona parte di coloro che hanno compilato il questionario ha dichiarato di aver pensato che potesse trattarsi di un virus.Questi contributi, hanno sottolineato, «sono fondamentali perché consentono di individuare eventuali elementi sui quali è necessario lavorare ulteriormente e migliorare nel suo complesso questo nuovo sistema».
Ecco come funziona il sistema. Ogni dispositivo mobile connesso alle reti degli operatori di telefonia può ricevere l’IT-Alert senza che ci sia bisogno di iscrizione o applicazione. Il servizio è anonimo e gratuito per gli utenti. Attraverso la tecnologia cell-broadcast i messaggi IT-Alert possono essere inviati a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, delimitando un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’emergenza. Un messaggio indirizzato a un’area può però raggiungere anche utenti che si trovano al di fuori dell’area stessa oppure in aree senza copertura può capitare che il messaggio non venga recapitato.
La capacità di ricevere i messaggi dipende dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare: i test servono a verificare tutte le eventuali criticità per ottimizzare il sistema. Questa tecnologia consente agli operatori telefonici di inviare messaggi a chiunque – indistintamente e impersonalmente – si trovi in prossimità dell'area interessata coperta da specifiche celle di trasmissione della rete cellulare di uno specifico territorio, a prescindere dall'effettiva residenza. In queste settimane saranno effettuati ulteriori test in tutte le regioni italiane. È possibile che i messaggi di allerta ’sconfinino’ e raggiungano anche gli utenti che al momento del test si trovano a Milano o in Lombardia. O in Basilicata o in Molise.
Nicoletta Cottone
Caporedattore
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy