L’Amministrazione Biden ha annunciato lo stanziamento dei primi 60 milioni di dollari di fondi di emergenza per la ricostruzione del Key Bridge di Baltimora, crollato il 26 marzo dopo l’impatto con una nave cargo. I fondi, resi disponibili dalla Federal Highway Administration (Fhwa) del dipartimento dei Trasporti sono un anticipo per i costi iniziali di ricostruzione. Altri fondi saranno resi disponibili nel corso dei lavori.
Il capolista del Rassemblement National alle elezioni europee, Jordan Bardella, nel corso di un incontro organizzato da Politico e dal think tank Europa Nova a Parigi, ha detto di puntare a una ’’scissione’’ del gruppo dei Conservatori e riformisti europei (Ecr) guidato da Giorgia Meloni (criticata per la vicinanza a Ursula von der Leyen) in favore di Identità e democrazia (Id) di cui fa parte l’Rn con la Lega. ’’Possiamo ragionevolmente sperare di essere il terzo gruppo’’ dell’Europarlamento, ha dichiarato Bardella, in pole nei sondaggi in Francia in vista del voto del 9 giugno.
I talebani hanno annunciato che inizieranno a lapidare a morte in pubblico le donne accusate di adulterio. Rivolgendosi ai funzionari occidentali in un messaggio vocale trasmesso dalla Tv di Stato, il leader supremo, Hibatullah Akhundzada, ha annunciato che il gruppo inizierà a far rispettare la sua interpretazione della sharia in Afghanistan, reintroducendo anche la fustigazione pubblica e la lapidazione delle donne per adulterio. Lo riferiscono i media britannici.
Potrebbe essere pronto ed operativo già ad aprile il porto temporaneo la cui costruzione è stata annunciata dagli Stati Uniti e che verrà installato lungo la costa della Striscia di Gaza allo scopo di fornire ulteriori aiuti ai civili. Ad annunciarlo il presidente cipriota Nikos Christodoulides, citando una delegazione statunitense. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato l’8 marzo l’allestimento del bacino galleggiante al largo di Gaza. Il porto sarà costituito principalmente da un molo temporaneo che consentirà ogni giorno a centinaia di camion carichi di aiuti di raggiungere la Striscia, dove non esiste un porto sufficientemente profondo per navi mercantili grandi. Inizialmente il molo, costruito dall’esercito americano, doveva essere pronto il 1° maggio.
Le truppe russe hanno sferrato nuovi attacchi nell’Ucraina orientale, con pesanti combattimenti segnalati intorno alle città di Avdiivka e Bakhmut. Nel suo rapporto quotidiano sulla situazione sul terreno, lo Stato maggiore ucraino ha elencato 11 parziali avanzate russe in direzione di quattro località. Lungo tutta la linea del fronte, dal sud all’est dell’Ucraina, secondo il rapporto, sono scoppiate complessivamente 48 battaglie. Ci sono inoltre stati attacchi aerei e di artiglieria russi vicino a Kharkiv.
L’esercito israeliano ha ucciso nell’ospedale Shifa di Gaza City Raad Thabat, capo dei rifornimenti e del personale delle Brigate Qassam, ala militare di Hamas. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari sottolineando che Tabat “era nella top ten” di Hamas e “vicino al leader Yahya Sinwar” e “al capo delle Brigate Mohammed Deif”. Hagari ha anche detto che “c’erano 1.250 persone nell’ospedale di Shifa, inclusi 900 sospetti, tra cui abbiamo identificato 513 terroristi”.
La Corte Suprema - con un forte passo - ha emesso un’ordinanza provvisoria che impedisce al governo di finanziare gli stipendi mensili di un gruppo di ebrei ortodossi delle scuole religiose dopo il 1 aprile. La mossa - secondo i media - è stata giustificata con il fatto che il quadro giuridico relativo non esiste più in quanto il governo di Benyamin Netanyahu non è riuscito a mettersi d’accordo su una legge di riforma complessiva dell’esenzione dalla leva degli ebrei ortodossi. La decisione crea forti tensioni nel governo del premier dove ci sono due partiti religiosi che hanno attaccato con durezza la mossa della Corte Suprema.
“Ho parlato con lo speaker della Camera dei Rappresentanti Usa Mike Johnson e ho ringraziato lui, entrambi i partiti, il popolo americano e il presidente Biden per il loro sostegno” all’Ucraina. “Ho informato Johnson sulla situazione del campo di battaglia, in particolare sul drammatico aumento del terrorismo aereo russo” e “in questa situazione, il rapido passaggio degli aiuti Usa all’Ucraina da parte del Congresso è vitale. Riconosciamo che ci sono opinioni divergenti in seno alla Camera su come procedere, ma la chiave è mantenere la questione degli aiuti all’Ucraina come fattore unificante”. Lo riferisce su X Volodymyr Zelensky
“Antonio Guterres guarda e vergognati”. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz su X, rivolgendosi al segretario generale dell’Onu, e postando il video dell’interrogatorio - diffuso dall’esercito - in cui un miliziano della Jihad islamica ammette di aver violentato una donna israeliana il 7 ottobre nell’attacco ai kibbutz.
“Israele si sta preparando ad entrare a Rafah”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu incontrando le famiglie dei soldati che sono tra gli ostaggi di Hamas a Gaza. Netanyahu ha poi ribadito che solo la pressione militare assicurerà il rilascio dei rapiti. Israele - ha concluso dopo aver sottolineato che gli ostaggi sono “eroi” - “non lascerà indietro nessuno”.
“L’Ungheria è uno stato di diritto e il governo non interferisce in nessun modo nelle competenze della magistratura”. Lo afferma l’ufficio stampa del ministero degli Esteri ungherese, interpellato sull’ordinanza di oggi sui domiciliari negati a Ilaria Salis.
“Non credo che lo farà, dubito che Putin voglia la guerra mondiale perché poi non la vincerebbe, quindi non credo che gli convenga”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani risponde - ospite stasera a Cinque Minuti - ad una domanda di Bruno Vespa sulle ultime minacce del presidente russo sugli F-16 “obiettivi legittimi” anche in basi Nato. “A me pare molta propaganda”, ha aggiunto Tajani, per il quale “purtroppo la sicurezza russa ha fatto una pessima figura in occasione dell’attentato di qualche giorno fa. Lo sapevamo pure noi italiani, era sul sito del ministero degli Esteri a Mosca: non andate nei luoghi affollati dove ci sono manifestazioni, perché ci sarebbe stato probabilmente un attentato. Mi pare strano che nessuno dei servizi di sicurezza russi sia stato in grado di anticipare o fermare l’attacco dei terroristi jihadisti. Quindi lui adesso cerca di distogliere l’attenzione: la colpa dell’Ucraina, poi gli americani...”.
La Corte internazionale di giustizia dell’Aja ha ordinato a Israele di “garantire un’assistenza umanitaria urgente” a Gaza, dove “è cominciata la carestia”. Si tratta di nuove misure provvisorie emesse dalla Corte che deve decidere sulle accuse di genocidio mosse dal Sudafrica nei confronti dello Stato ebraico.
L’aereo militare russo precipitato oggi vicino alla costa di Sebastopoli, in Crimea (leggi sotto, ndr), sarebbe stato abbattuto dallo stesso esercito russo dopo il decollo dall’aeroporto di Belbek. Lo scrivono i media ucraini che citano il canale Telegram Crimean Wind. “A Sebastopoli le truppe russe hanno abbattuto il loro stesso aereo che stava decollando dall’aeroporto di Belbek”, si legge nel messaggio social che, citando testimoni oculari, aggiunge che il pilota è riuscito a lanciarsi fuori dal velivolo prima dello schianto.
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha accusato oggi l’Armenia di provocare un “collasso delle relazioni con la Russia”. La situazione attuale “non induce all’ottimismo”, ha aggiunto Lavrov in un’intervista al giornale Izvestia, ripreso dalla Tass, affermando tra l’altro che “la missione dell’Unione europea in Armenia si sta trasformando in una missione Nato”, con l’impiego di militari “dalla Norvegia, dal Canada e dagli Usa”. Da tempo si assiste a un aumento delle tensioni tra Yerevan e Mosca, che finora erano stati stretti alleati.
Un aereo militare russo è precipitato oggi vicino alla costa di Sebastopoli, in Crimea. Lo ha detto il governatore della città, Mikhail Razvozhayev, aggiungendo che il pilota è stato tratto in salvo. Lo riporta l’agenzia Interfax.
“Il nuovo governo dell’Anp deve attuare riforme ampie e credibili”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, commentando la formazione di un nuovo esecutivo palestinese
“Accusare l’Ucraina, gli Usa o chi altro faccia comodo alla narrativa del Cremlino è pura propaganda”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti ribadendo che “l’unico responsabile dell’attacco a Mosca è l’Isis” e che gli Stati Uniti avevano condiviso con la Russia le informazioni su un possibile attacco.
Il Comitato investigativo russo ha affermato di avere fermato una persona accusata di essere coinvolta nel finanziamento dei terroristi che hanno attaccato il Crocus City Hall, con denaro che secondo la stessa fonte proveniva dall’Ucraina.Il Comitato investigativo russo ha affermato che dalle indagini sulla strage al Crocus City Hall è emerso che gli autori dell’attacco hanno ricevuto “somme significative di denaro e criptovalute dall’Ucraina che sono stati usati per preparare l’attentato”.
Il Comitato investigativo russo ha affermato oggi che dai risultati iniziali dell’inchiesta sulla strage al Crocus City Hall sono emerse “prove” del collegamento tra gli autori dell’attacco e “i nazionalisti ucraini”. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti.
Si riunirà questa sera il gabinetto di guerra israeliano. All’ordine del giorno ci sono gli sviluppi della guerra nella Striscia di Gaza e la situazione degli ostaggi ancora trattenuti da Hamas. Lo scrive il Jerusalem Post.
Il presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen ha approvato il nuovo governo, guidato dal primo ministro Mohammad Mustafa. Secondo l’agenzia ufficiale palestinse Wafa, il 19° governo palestinese dovrebbe giurare da Abbas domenica. Questo rinnovo arriva in un momento in cui la comunità internazionale esorta il presidente a intraprendere riforme istituzionali, in particolare per prepararsi al periodo post-bellico nella Striscia di Gaza
Il governo israeliano ha chiesto all’Alta Corte una estensione di altre due ore per dire come intende risolvere l’intricato nodo della leva degli ultraortodossi. Il tema è da tempo una spina per Israele, ma la guerra a Gaza lo ha riproposto con tanta più forza ora che sono i soldati laici a morire nella Striscia. La Corte aveva imposto al governo di rispondere entro i 24 marzo alle petizioni di chi chiede la coscrizione anche per gli ultraortodosso che studiano la torah nelle yeshiva, le scuole religiose. Il governo ha ottenuto un rinvio di tre giorni, poi ha chiesto un’estensione di mezza giornata e ora di altre due ore. Intanto l’ufficio del procuratore generale ha sottolineato che il primo aprile non vi saranno più meccanismi legali per l’esenzione degli “haredi”, i “timorati di Dio”. La questione rischia di far cadere il governo. Il compromesso proposto dal premier Benyamin Netanyahu non piace a nessuno, né ai laici che lo trovano insufficiente, né agli ultraortodossi. Intanto il rabbino sefardita Yitzhak Yosef ha minacciato che gli haredi avrebbero lasciato in massa Israele se l’esenzione dal servizio militare non fosse stata rinnovata. Già a fine 2018 il governo Netanyahu cadde su questa questione, innescando una crisi politica con cinque elezioni in meno di quattro anni. L’esenzione per gli ultraortodossi fu stabilita con la nascita dello stato d’Israele, ma allora riguardava solo 400 giovani studiosi della Torah. Mentre oggi gli haredi sono circa il 12% della popolazione e l’anno scorso sono stati in 66mila a ottenere l’esenzione dal servizio militare.
L’economia americana è cresciuta del 3,4% nel quarto trimestre, in rialzo rispetto al 3,2% della seconda stima del pil.
La comune volontà di “trovare un orizzonte politico adeguato” per affrontare la questione palestinese sulla base della soluzione a due Stati, “in conformità con le decisioni riconosciute di legittimità internazionale” è stata affermata dal ministro egiziano degli Esteri Sameh Shoukry e da quello britannico per il Medio Oriente e il Nord Africa Tariq Ahmed, oggi al Cairo. Il ministro Shoukri - riferisce il suo portavoce - ha ribadito la necessità che “la comunità internazionale adotti un approccio diverso rispetto a prima quando si tratta di affrontare il futuro della questione palestinese, facendo passi seri verso il riconoscimento dello Stato palestinese e a sua piena adesione alle Nazioni Unite”.
Durante l’incontro si è parlato anche della necessità di favorire gli aiuti a Gaza e di attuare le risoluzioni Onu e di aspirare ad “un cessate il fuoco permanente che vada oltre il mese di Ramadan” e consenta di fornire “piena assistenza umanitaria rispondendo ai bisogni urgenti dei palestinesi a Gaza”, anche quelli rimasti nel nord della Striscia. I colloqui si sono estesi anche alle attuali tensioni nella regione sullo sfondo della crisi di Gaza, come le minacce alla sicurezza della navigazione nel Mar Rosso e sul lato libanese, la situazione in Libia, Sudan e Yemen. Entrambe le parti - afferma il portavoce egiziano - hanno sottolineato la necessità di intensificare l’impegno internazionale per contenere e prevenire l’espansione della violenza in altre parti della regione, al fine di preservare la pace e la sicurezza internazionale.
Cinque giornalisti che lavorano per media indipendenti sono stati arrestati nella notte tra mercoledì e giovedì in Russia. La polizia ha ammanettato Ekaterina Anikievitch dell’emittente SOTAvision e Konstantin Jarov di RusNews, ha riferito l’ONG Ovd-Info, specializzata nel monitoraggio della repressione in Russia. Secondo un testimone, Jarov è stato picchiato e minacciato di violenza sessuale dagli agenti di polizia. Le altre arretate somo Antonina Favorskaya, Alexandra Astakhova e Anastassia Moussatova.
“Mi hanno preso a calci, mi hanno messo un piede sulla testa, mi hanno torto le dita e hanno riso di me quando ho cercato di alzarmi”, ha dichiarato Jarov, citato dall’agenzia di stampa RusNews. E ha detto di aver riportato una ferita alla testa, abrasioni, lussazioni alle dita e distorsioni. Secondo il giornalista, la violenza è stata provocata dalle riprese effettuate vicino all’abitazione di un’altra giornalista, Antonina Favorskaya di SOTAvision, arrestata mercoledì sera subito dopo essere stata rilasciata in seguito a 10 giorni di detenzione amministrativa per aver disobbedito alla polizia. L’appartamento della giornalista è stato perquisito, così come quello dei suoi genitori, ha dichiarato il suo avvocato Mikhail Biriukov, citato da SOTAvision.
Secondo la stessa fonte, anche altre due giornaliste, Alexandra Astakhova e Anastassia Moussatova, che erano andate a incontrare la collega in occasione del suo rilascio, sono state arrestate e portate via per essere interrogate dagli investigatori. Secondo il sito web Mediazona, specializzato nel seguire vicende giudiziarie, il caso contro la Favorskaya è legato alle attività del movimento guidato dall’oppositore Alexei Navalny, morto in carcere a febbraio. Le sue organizzazioni sono classificate come “estremiste” dalla giustizia russa. Antonina Favorskaya ha seguito per anni i processi che coinvolgevano Alexei Navalny. È stata lei a girare l’ultimo video che mostra l’oppositore ancora vivo, il 15 febbraio durante un’udienza in tribunale. È stata arrestata il 17 marzo, poche ore dopo aver deposto dei fiori sulla tomba dell’oppositore, secondo Mediazona.
Donald Trump attacca il giudice di New York e sua figlia dopo l’ordine emanato che gli vieta di criticare i testimoni e i giurati del processo che vede l’ex presidente accusato per aver dato soldi alla porno star Stormy Daniels. “Il giudice Juan Merchan ha emesso un altro ordine illegale nel tentativo di continuare a strapparmi i miei diritti e privarmi del Primo Emendamento per criticare l’uso della giustizia americana come arma”, afferma Trump sul suo social Truth.
L’ex presidente quindi attacca la figlia del giudice Merchan, affermando che ha usato una foto di Trump dietro le sbarre sul suo account X. “Voglio essere chiaro. La figlia del giudice può postare una foto con il suo ’sogno’ di vedermi in carcere, il procuratore di New York può dire qualsiasi bugia su di me, il giudice può violare la legge e la costituzione ma io non posso parlare delle persone che mi attaccano”, osserva Trump.
Il presidente della Repubblica del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa, ha sciolto l’Assemblea legislativa dell’isola di Madeira, a causa di un’inchiesta su uno scandalo di corruzione che ha provocato la crisi del governo regionale, e ha convocato elezioni anticipate per il prossimo 26 maggio. La decisione è stata adottata dopo “il parere favorevole, con maggioranza dei voti, allo scioglimento” emesso dal Consiglio di Stato e i dopo colloqui avuti da Rebelo de Sousa con i partiti.
Il decreto di scioglimento firmato dal presidente è stato “subito avallato dal primo ministro in funzioni” Antonio Costa, indica un comunicato della presidenza del Portogallo. A gennaio un’inchiesta sulla presunta corruzione in appalti irregolari aveva portato alla caduta del governo regionale di centrodestra, alle dimissioni del governatore Miguel Albuquerque, indagato, e all’arresto di Pedro Calado, ex sindaco del capoluogo Funchal, insieme a due importanti imprenditori locali, Avelino Farinha e Custo’ dio Correia, poi rimessi in libertà.
Il caso aveva colpito l’opinione pubblica nazionale non solo per la crisi politica nell’arcipelago, regione a statuto autonomo, ma per il modo in cui era stata condotta l’inchiesta, in quanto gli inquirenti di Lisbona non si erano serviti delle forze di polizia locale, ma avevano inviato agenti della polizia giudiziaria dalla capitale. Tuttavia Albuquerque non aveva sciolto l’assemblea legislativa regionale, eletta nel settembre scorso, perché per legge non poteva convocare elezioni nel primo semestre del mandato.
Negli ultimi giorni tutti i partiti consultati dal presidente della repubblica hanno sollecitato la convocazione di elezioni anticipate, ad eccezione del conservatore Partito Socialdemocratico (Psd), che guidava il governo dell’arcipelago dal 2015, e del democristiano Cds, entrambi nell’esecutivo regionale.
Re Carlo III non nasconde la sua “grande tristezza” per il forfait a cui è costretto al solenne rito pubblico odierno del Giovedì Santo: tradizione secolare per i sovrani britannici nella loro veste di capi della Chiesa anglicana al quale quest’anno non partecipa di persona sulla scia delle raccomandazioni dei medici di non presenziare a eventi affollati durante le cure cui è sottoposto in seguito alla diagnosi di cancro annunciata a inizio febbraio. A confessarlo è lui stesso, con la sua viva voce, nel messaggio trasmesso anche in video - dopo le anticipazioni del testo diffuse da Buckingham Palace - ai fedeli invitati alla liturgia reale di oggi, celebrata nella storica cattedrale medievale di Worcester, non lontano da Birmingham, in Inghilterra centrale.
Video incentrato su un appello accorato a “servirsi, aiutarsi e tendersi la mano” nel “momento del bisogno” e registrato a metà marzo, in cui il sovrano 75enne - vestito di blu e seduto alla sua scrivania - appare alla vista in condizioni complessivamente buone. A Worcester è intanto arrivata la regina Camilla, 76 anni portati con notevole disinvoltura, impegnata ancora una volta a rappresentare il consorte e l’intera monarchia a un appuntamento di rilievo.
Mentre perdura pure l’assenza dalle scene dell’erede al trono William, dopo la rivelazione pubblica recente del cancro che ha colpito anche sua moglie Kate, 42enne principessa di Galles, sottoposta in queste settimane a una pesante chemioterapia preventiva a tutto campo. A Camilla è affidata intanto la consuetudine rituale del Maundy money (o Royal Maundy), l’obolo reale consegnato oggi simbolicamente a poveri e bisognosi durante la messa del Giovedì Santo in ricordo dell’Ultima Cena. Mentre Carlo, stando a quanto assicurato dal Palazzo giorni fa, è atteso di persona almeno alla messa di Pasqua di domenica mattina, nella cappella di San Giorgio, presso il Castello di Windsor: evento pubblico, ma sostanzialmente familiare, a cui gli è evidentemente permesso di assistere direttamente per il limitato numero di persone presenti.
L’evento al quale Joe Biden parteciperà insieme a Barack Obama e Bill Clinton a New York raccoglierà 25 milioni di dollari, andando a rafforzare le casse del presidente nella sfida contro Donald Trump. L’appuntamento è in serata al Radio City Music Hall ed è stato organizzato da Anna Wintour di Condé Nast. All’evento - che vedrà il suo momento principale nel dialogo fra il presidente e due dei suoi predecessori democratici moderato da Stephen Colbert - parteciperanno anche star come Queen Latifah, Lizzo, Ben Platt, Cynthia Erivo e Lea Michele. I prezzi dei biglietti per il prestigioso appuntamento vanno dai 225 dollari ai 500.000 dollari.
“Le istituzioni internazionali devono impedire fermamente i crimini di guerra di Israele contro la popolazione della Striscia di Gaza e della Cisgiordania”. Lo ha affermato il presidente del parlamento dell’Iran, Mohammad Baqer Qalibaf, come riporta la tv di Stato iraniana, durante un incontro con il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, che si trova da martedì a Teheran, dove ha incontrato anche il presidente, Ebrahim Raisi, e la Guida suprema, Ali Khamenei. “La resistenza è l’unica soluzione per sbarazzarsi delle azioni feroci del regime di Israele”, ha detto Haniyeh, lodando il sostegno della Repubblica islamica per i palestinesi.
Risponderemo rapidamente e con decisione a ogni attacco israeliano e continuiamo lo scontro con Israele per difendere il Libano e sostenere Gaza: lo ha detto oggi un alto rappresentante di Hezbollah, lo shaykh Ali Daghmush, vice presidente del consiglio esecutivo del movimento armato libanese alleato di Iran e Hamas. Parlando durante alle esequie pubbliche per un combattente ucciso da Israele, Daghmush ha affermato che Hezbollah proseguirà il suo “scontro” con Israele “per difendere il Libano e sostenere Gaza”. Le sue parole giungono a poche ore da sanguinosi raid israeliani nel sud del Libano, sia contro combattenti di Hezbollah e di gruppi armati alleati, sia contro civili. “Risponderemo rapidamente e in maniera decisiva a ciascun attacco israeliano”, ha detto Daghmush. Stamani Hezbollah ha rivendicato il lancio di una decina di razzi contro due obiettivi militari israeliani in Alta Galilea.
“Francia e Germania dovrebbero prendere l’iniziativa. È ovvio che la guerra non può finire con la sconfitta totale di una parte o dell’altra”: lo afferma L’ex cancelliere Gerhard Schröder in un’intervista all’agenzia Dpa definendo “spazzatura” le illazioni su un attacco nucleare russo o un’invasione di un Paese della Nato sul fianco orientale. Proprio per bloccare sul nascere un’escalation verso tali scenari, è necessario riflettere seriamente su una soluzione del conflitto oltre che sul sostegno all’Ucraina, ha sottolineato Schroeder come sintetizza la Dpa.
Un edificio che a Gaza City ospita diversi media - fra cui Sky News in arabo - è stato colpito oggi in un bombardamento ed è crollato. Al momento non si ha notizia di vittime. Lo ha riferito la agenzia di stampa Shehab News. Il palazzo, precisano fonti locali, è situato a breve distanza dalla Piazza del Milite ignoto e dal palazzo del parlamento, che da mesi è ormai in uno stato di rovina.
I colloqui tra la Russia e gli Stati Uniti sullo scambio di prigionieri ’’deve svolgersi nel silenzio più assoluto’’. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso del briefing quotidiano. ’’Rompere questo schema crea solo ulteriori problemi e impedisce il raggiungimento di qualsiasi risultato’’, ha aggiunto Peskov.
“Putin cerca di nascondere il grave colpo che ha subito con l’attentato distogliendo l’attenzione dell’opinione pubblica russa”. Così il ministro degli esteri Antonio Tajani, rispondendo alle domande dei cronisti sulle dichiarazioni di Vladimir Putin contro Kiev.
“Se lo sa il sito italiano del ministero degli Esteri a maggior ragione lo dovevano sapere la polizia e i servizi segreti russi, che avevano già fatto degli arresti ma evidentemente si erano fatti sfuggire qualcosa” è stato il commento del vicepremier, che ha quindi ribadito come: “Certe minacce non agevolano certamente la riduzione della tensione, mentre noi dobbiamo lavorare sempre nel Mar Rosso, a Gaza e in Ucraina, a una de-escalation”. Infine, sul cessate il fuoco chiesto dall’Onu, il segretario di Forza Italia ha affermato: “Continuiamo a lavorare perché non ci sia l’attacco a Gaza”, ricordando poi anche che: “Abbiamo un progetto nuovo che è Food for Gaza” per portare cibo nella Striscia.
Aminchon Islomov, accusato nel caso dell’attacco terroristico al municipio di Crocus, non ha ammesso la sua colpevolezza in tribunale e ha presentato ricorso contro la decisione in merito al suo arresto. “Il ricorso di Aminchon Islomov è stato registrato presso il tribunale”, ha dichiarato un rappresentante della Corte alla Tass.
Pasqua di guerra in Terra Santa, senza pellegrini e con pochi fedeli, con la speranza che la risoluzione Onu trovi immediata applicazione con un cessate il fuoco concreto e duraturo . In una intervista all’Adnkronos, padre Ibrahim Faltas, Vicario della Custodia di Terra Santa, racconta il dramma che si vive nella Striscia di Gaza tra fame, morte e distruzione, con la speranza che si inizi un percorso per una vera pacificazione. “Sono in continuo contatto con la parrocchia della Sacra Famiglia che ospita circa 700 cristiani di Gaza ma mi arrivano notizie anche da altri soprattutto dalle famiglie dei bambini che sono arrivati negli ospedali italiani per essere curati. Le notizie e le immagini che arrivano sono terribili. Mi sconvolgono tanto i racconti dei bambini che ricordano ogni dettaglio della guerra, che sono traumatizzati da quello che da sei mesi sta succedendo a Gaza e in Terra Santa”, racconta il Vicario della Custodia di Terra Santa. Gli aiuti umanitari arrivano con difficoltà a Gaza, la popolazione è alla fame: una situazione sempre più drammatica. “La guerra ha portato e continua a portare morte, sofferenza e distruzione. L’impossibilità di poter aiutare è un altro aspetto della disumanità che sta affrontando la popolazione di Gaza. Abbiamo visto scene di morte mentre si cercava di arrivare a prendere i pochi rifornimenti arrivati. Uomini - racconta padre Faltas - che hanno trovato la morte per un pezzo di pane o per recuperare in mare gli aiuti arrivati dal cielo. Vedere questa gente affamata, con il cibo nei camion a poca distanza da loro ma non raggiungibile, penso sia veramente una sconfitta per l’umanità”.
I “Napoleoncini” che oggi minacciano di “inviare truppe in Oriente” non dovrebbero “dimenticare le lezioni della Storia”, in particolare di quando le truppe russe entrarono a Parigi dopo avere sconfitto il vero Napoleone. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, mentre si avvicina il 210/o anniversario della resa della capitale francese, il 31 marzo del 1814.
L’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk ha affermato in un’intervista alla Bbc che Israele ha una responsabilità significativa sulla catastrofe umanitaria a Gaza e che esiste un caso «plausibile» secondo cui Israele stia usando la fame come arma di guerra a Gaza. Türk ha affermato che se l’intento fosse dimostrato, ciò equivarrebbe a un crimine di guerra.
Più di 10.000 famiglie nella parte occupata dai russi della regione di Donetsk sono rimaste senza elettricità “per settimane”. Lo ha riferito il il Centro di resistenza nazionale ucraino, come riporta Kiev Independent. “A causa della guerra , molti lavoratori del settore energetico hanno lasciato i territori temporaneamente occupati”, ha affermato in un rapporto il centro, gestito dalle forze speciali ucraine . Secondo il centro, la situazione dell’approvvigionamento energetico è più difficile nella città di Horlivka e in alcuni quartieri di Donetsk, il capoluogo della regione.
L’ex Cancelliere tedesco Gerhard Schroeder si candida come mediatore per la fine della guerra in Ucraina, mettendo in evidenza la sua amicizia con Vladimir Putin. “Abbiamo lavorato insieme ragionevolmente per molti anni. Forse questo potrebbe essere ancora di aiuto a individuare una soluzione negoziata, non vedo altri modi”, ha affermato l’ex Cancelliere, controverso in Germania e nella Spd per le sue relazioni con le compagnie dell’energia russe. “E’ sbagliato dimenticare tutte le cose positive che ci sono state fra Germania e Russia in politica, nel passato. Non è il mio stile e non lo faccio”, ha aggiunto.
Secondo le Forze di difesa israeliane (Idf), almeno 10 razzi sono stati lanciati dal Libano contro la comunità di Shlomi al confine. Nove dei razzi sono stati intercettati dal sistema di difesa aerea Iron Dome, ha comunicato l’esercito israeliano. Non si hanno notizie di feriti o danni. L’Idf ha affermato che le truppe stanno bombardando i siti di lancio con l’artiglieria.
Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa una raffica di missili e droni sull’Ucraina, ma quasi tutti i velivoli senza equipaggio nemici sono stati abbattuti dalle difese aeree del Paese: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare di Kiev, sottolineando comunque che i missili - cinque in tutto - sono riusciti ad evadere i sistemi difensivi. La Russia ha lanciato un totale di 28 droni kamikaze del tipo Shahed-136/131 dalla regione di Kursk e da Capo Chauda nella Crimea annessa, 26 dei quali sono stati intercettati e abbattuti sulle regioni di Odessa, Kharkiv, Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia. Nella notte sono stati lanciati anche tre missili da crociera Kh-22, un missile anti-radar Kh-31P (del Mar Nero) e un missile antiaereo S-300 (dal territorio occupato di Donetsk).
Netanyahu rivede le sue intenzioni e riprogramma la visita della delegazione israeliana negli Usa per parlare di Rafah. Torna a farsi sentire a 5 mesi dagli attacchi del 7 ottobre il capo militare di Hamas a Gaza: in un audio, Deif invita il mondo arabo a lottare per la Palestina e a marciare su Gerusalemme.
Putin afferma che F-16 che venissero utilizzati dall’Ucraina contro la Russia verrebbero colpiti anche se si trovassero in aeroporti Nato. Il presidente russo definisce una “assurdità totale” che Mosca voglia invadere l’Europa. Biden torna a definire Putin un “macellaio” e il Pentagono ribadisce che gli Usa “sono pronti a difendere il territorio Nato”. Trapela intanto scetticismo tra alcuni fedelissimi dello zar sulla pista ucraina per l’attacco a Mosca. Il Cremlino sapeva dei piani per l’attentato da oltre un mese ma ha scelto di non fare nulla, secondo i servizi segreti militari di Kiev.
Attacco russo con droni durante la notte a Zaporizhzhia. Lo riporta il capo dell’amministrazione militare regionale, Ivan Fedorov, aggiungendo che nell’attacco sono state colpite alcune case e due donne sono rimaste ferite. Secondo le prime informazioni, a seguito dell’attacco si sono anche innescati incendi in alcuni edifici residenziali e i soccorritori sono intervenuti rapidamente per spegnere le fiamme. Lo riporta Ukrainska pravda.
La Striscia di Gaza è stata teatro stanotte di raid aerei e feroci scontri tra l’esercito israeliano e i combattenti palestinesi di Hamas, proprio nel momento in cui il governo di Benjamin Netanyahu ha riaperto le porte alle trattative con l’alleato americano su una possibile operazione a Rafah. Il Ministero della Sanità gestito da Hamas ha riferito di almeno 66 morti nell’enclave palestinese durante la notte, con bombardamenti e combattimenti segnalati vicino alla città di Gaza a quella di Khan Younis. L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito invece da parte sua di scontri nella notte in diverse località della Cisgiordania occupata.
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