Patto di stabilità, Gentiloni: Bisogna trovare posizione comune
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Il commissario all'economia Paolo Gentiloni intervenendo all'Eurogruppo di Santiago de Compostela ha invitato i governi a «evitare di minare», indebolire le scelte di politica monetaria della Bce confermando che «le politiche di bilancio devono essere un complemento degli sforzi della Bce per ridurre l'inflazione». Gentiloni ha ricordato che la crescita economica continua ma in una fase di rallentamento rispetto alle previsioni sottolineando il contesto di elevata incertezza. Inoltre ha reiterato la necessità di «trovare un equilibrio» tra restrizione di bilancio e necessità «di trovare lo spazio per preservare gli investimenti». Con l'aggiunta dell'importanza di realizzare i progetti finanziati dal Recovery Fund.
Intanto, dopo Mario Draghi, un altro ex Presidente del Consiglio italiano riceve un incarico di consulenza dalle istituzione europee. E' Enrico Letta, incaricato della redazione di una relazione che delinei il rilancio del mercato unico del futuro. «Lanciato 30 anni fa, il mercato unico è il fiore all’occhiello dell’integrazione europea, una fonte di ricchezza comune. Di fronte a un mondo più conflittuale, volatile e complesso, è necessario uno sforzo particolare in termini di ripensamento strategico», si legge in una nota redatta da Spagna (attuale presidente di turno dell’Ue), Belgio (che deterrà la presidenza da gennaio) e Commissione europea. «Il Consiglio europeo del 30 giugno 2023 ha chiesto una relazione indipendente di alto livello sul futuro del mercato unico da presentare nella riunione del marzo 2024 e invita le prossime presidenze del Consiglio e della Commissione a portare avanti questo lavoro, in consultazione con gli Stati membri. Entrambi i Paesi e la Commissione vorrebbero trovarvi raccomandazioni concrete e ambiziose e hanno chiesto all’ex capo di governo italiano, Enrico Letta, di scrivere questa relazione. Enrico Letta è in particolare responsabile della raccolta dei pareri di vari organismi europei e nazionali, del mondo datoriale e sindacale e delle associazioni della società civile», spiegano Spagna, Belgio e palazzo Berlaymont.
Il commissario si è anche soffermato sul tema dell'inchiesta comunitaria sull'export cinese di batterie per auto elettriche e la dura reazione cinese: «Ovviamente sono fiducioso che dobbiamo affrontare questo problema molto seriamente», ha detto Gentiloni. «Penso che non ci sia una ragione specifica per la ritorsione, ma le ritorsioni sono sempre possibili in questo genere di cose. Poi sappiamo che l'impatto del commercio con la Cina è abbastanza diverso tra gli Stati membri. Quindi, se consideriamo la situazione complessiva dell'Ue, vale il 2.5%. Naturalmente, questo è molto differenziato tra gli Stati membri», ha precisato.
L'istruttoria è «giusta» secondo il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire. «Vogliamo una buona partnership con la Cina, ma deve essere basata su regole eque e sulla parità di condizioni. La decisione è stata presa per proteggere gli interessi dell’industria europea, non è contro la Cina». Quanto al patto di stabilità, secondo Le Maire in Europa «abbiamo bisogno di una crescita più robusta, il che significa» che le regole di bilancio «non devono impedire agli Stati membri di investire nell’innovazione, nelle nuove tecnologie e nella lotta al cambiamento climatico. Dobbiamo trovare equilibrio».
Per la presidenza della Bei «ci sono diversi candidati qualificati, inclusa la nostra ospite Nadia Calvino. Il governo federale non ha preso alcuna decisione al riguardo, per cui non mi aspetto decisioni oggi», ha detto poi l ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner, a margine dell’Eurogruppo e dell’Ecofin informale a Santiago de Compostela. Per la Germania, aggiunge, sono importanti tre cose: «Dobbiamo mantenere il rating AAA; la missione della Bei non deve essere estesa troppo». Inoltre, «Werner Hoyer ha realizzato enormi progressi della Bei, ma c’è spazio per migliorare. La banca può diventare più agile e può fare altri miglioramenti», ha concluso.
Il presidente dell'Eurogruppo Paschal Donohoe al termine della riunione dei finanziari dell'Eurozona ha indicato che «la ratifica del trattato del Mes è importante non solo per l'Italia, la rete di sicurezza deve funzionare in tutta l'area euro», aggiungendo che il ministro italiano Giorgetti ha aggiornato i colleghi sul processo in corso in Italia relativamente alla ratifica e al ruolo del parlamento (che a luglio ha sospeso la questione per quattro mesi). Donohoe ha aggiunto di essere comunque «fiducioso» sulla decisione finale dell'Italia sulla ratifica. Le parole del ministro irlandese costituiscono l'ennesima pressione su Roma affinchè si interrompa il temporeggiamento sulla ratifica del trattato Mes, la cui rete di sicurezza riguarda sia il sostegno finanziario agli stati in difficoltà sui mercati sia il sistema bancario per quanto riguarda le risoluzioni in ultima istanza.
Sulla ratifica del Mes, ha proseguito Donohoe, «non è appropriato per me commentare i dettagli della natura del processo parlamentare in corso» in Italia, ma «da presidente dell’Eurogruppo sottolineo che «riguarda anche gli altri 19 Stati membri. Negli ultimi anni abbiamo visto quanto rapidamente le condizioni economiche possano cambiare. E possiamo vedere il valore della certezza e del sostegno».
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