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L’Italia si candida per ricostruire la Cattedrale di Odessa, il 6 settembre la prima ricognizione sul sito

Ucraina, droni russi su Odessa: danni al porto

La visita si colloca nel contesto dell’iniziativa della Triennale e del Maxxi per realizzare un laboratorio sulla ricostruzione dell’Ucraina

1 settembre 2023
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2' di lettura

L’Italia si candida per ricostruire la Cattedrale di Odessa. Il presidente del Maxxi Alessandro Giuli e il presidente della Triennale di Milano Stefano Boeri saranno nella città portuale sul Mar Nero il 6 e il 7 settembre per colloqui con le autorità locali e una ricognizione ai siti distrutti, a partire dalla Cattedrale della Trasfigurazione. Con loro la direttrice dell’Unesco per l’Ucraina, Chiara Dezzi Bardeschi, oltre all’ambasciatore d’Italia Pier Francesco Zazo.

L’iniziativa - si legge in una nota della Farnesina - è stata presentata dal ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ai suoi colleghi della Ue e al ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba durante il vertice europeo di Toledo, che si è svolto giovedì 31 agosto. A Odessa sarà presente anche il nuovo inviato speciale del ministro per la ricostruzione dell’Ucraina, Davide La Cecilia.

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L’iniziativa della Triennale e del Maxxi

La visita si colloca nel contesto dell’iniziativa della Triennale e del Maxxi, sostenuta da Presidenza del Consiglio, Maeci e ministero della Cultura, per realizzare un laboratorio sulla ricostruzione dell’Ucraina. Nell’ambito della vocazione dell’Italia alla protezione e salvaguardia del patrimonio culturale mondiale, il progetto mira a raccogliere istituzioni culturali italiane e internazionali, studi di architettura e ingegneristica, aziende e soggetti economici, sul tema della rigenerazione urbanistica e architettonica delle città e del patrimonio culturale dell’Ucraina, dando vita ad un hub europeo per la ricostruzione, con particolare attenzione alle infrastrutture sociali come le scuole e le istituzioni culturali.

Odessa sotto le bombe, colpita la cattedrale ortodossa

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Nella notte tra il 22 e 23 luglio 2023, la Russia avrebbe condotto un attacco notturno su Odessa. Il governatore della regione, Oleg Kiper, ha fatto sapere che oltre a 2 vittime, ci sono stati più di 20 feriti, tra cui anche bambini. Il governatore ha fatto sapere che danni sono stati riportati anche da infrastrutture civili, edifici residenziali e una struttura religiosa (Epa/Igor Tkachenko)
L’Unesco ha condannato l’attacco della Russia al centro storico di Odessa, protetto dalla Convenzione sul patrimonio mondiale. L'attacco ha rivelato danni a diversi musei all’interno della proprietà del Patrimonio Mondiale, tra cui il Museo Archeologico di Odessa, il Museo Marittimo di Odessa e il Museo della Letteratura di Odessa. Erano stati tutti contrassegnati dall’Unesco e dalle autorità locali con lo Scudo Blu, emblema distintivo della Convenzione dell’Aia del 1954 (Oleksandr Gimanov / Afp)
Gli attacchi missilistici della Russia sferrati su Odessa hanno causato danni significativi anche alla storica cattedrale della Trasfigurazione. L’edificio è stato parzialmente distrutto e numerosi santuari ortodossi sono stati danneggiati. Dalle macerie è stata estratta l’icona Kasperovskaya della Madre di Dio, che è il santo patrono di Odessa. (Oleksandr Gimanov / Afp)
Già Il 21 luglio l’Unesco aveva condannato gli attacchi russi al centro storico di Odessa, dichiarato patrimonio dell’umanità all’inizio di quest’anno. La Cattedrale della Trasfigurazione fu fondata nel 1794. L’edificio originale fu distrutto dalle forze sovietiche nel 1936 e la nuova cattedrale fu fondata nel 2003. Nell’ultima settimana la Russia ha colpito più volte Odessa con missili contro preziose infrastrutture (Oleksandr Gimanov / Afp)
Odessa è stata colpita da almeno 5 tipi di missili russi. Secondo il Comando operativo Sud dell’esercito di Kiev, i russi hanno usato nell’attacco missili Kalibr, Oniks, Kh-22, Iskander-K e Iskander-M. Una parte significativa dei missili è stata distrutta dalle forze di difesa aerea. Il resto ha causato la distruzione delle infrastrutture portuali, oltre a danni a edifici residenziali. (Ap Photo/Libkos)
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto su Twitter che ci sarà una rappresaglia per gli attacchi russi su Odessa: «Missili contro città pacifiche, contro edifici residenziali, contro una cattedrale. Non ci sono scuse per il male russo. Questo male perderà. E ci sarà sicuramente una rappresaglia contro i terroristi russi che hanno attaccato Odessa. Sentiranno questa rappresaglia» (AP Photo/Libkos)
Per il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, l'Italia sarà in prima linea per la ricostruzione di Odessa. «I bombardamenti russi su Odessa hanno distrutto parte della Cattedrale della Trasfigurazione, un atto indegno. L’Italia, dopo aver sostenuto Odessa per diventare patrimonio culturale dell'Unesco, sarà in prima linea per la ricostruzione della città». (AP Photo/Libkos)
L’esercito russo ha lanciato una imponente ondata di 19 missili contro la regione di Odessa. L'Aeronautica militare ucraina ha sottolineato che l’antiarea ucraina non può abbattere i missili Kh-22 e Onyx poichè i moderni sistemi forniti dai partner internazionali non sono sufficienti per “chiudere il cielo” sull’Ucraina. «La difficoltà di rilevare i missili da crociera Onyx russi è dovuta al fatto che volano a una velocità di oltre 3.000 km all’ora e possono effettivamente volare a 10-15 metri sopra l’acqua». (Ap Photo/Jae C. Hong)
Secondo il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino, Oleksiy Danilov, con gli attacchi missilistici su Odessa i russi stanno tentando di isolare completamente l’accesso dell’Ucraina al Mar Nero, neutralizzando così gli sforzi internazionali per ripristinare il funzionamento del corridoio del grano (Ap Photo/Jae C. Hong)
Per il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, le forze russe hanno colpito siti a Odessa perché si preparavano atti terroristici contro la Russia con l’aiuto di droni. «Le forze russe hanno lanciato un attacco con armi navali e aeree di precisione a lungo raggio sulle strutture dove venivano preparati atti terroristici contro la Federazione Russa con l’utilizzo di imbarcazioni senza pilota, così come sui loro siti di produzione vicino alla città di Odessa. Nelle strutture c’erano anche mercenari stranieri» (Ap Photo/Libkos)
Il ministero della Difesa russo, fornendo la sua spiegazione dell'attacco che ha devastato la cattedrale, ha riferito che «visti i filmati della Chiesa della Trasfigurazione di Odessa pubblicati dai residenti locali, la causa più probabile della sua distruzione è stata la caduta di un missile guidato antiaereo ucraino come risultato di azioni di operatori analfabeti dei sistemi di difesa aerea, che l’esercito di Kiev ha intenzionalmente posizionato in aree residenziali di zone popolate, anche nella città di Odessa». (Ap Photo/Jae C. Hong)
L'arcidiacono Andrii Palchuk ha riferito piangendo che la distruzione della cattedrale della Trasfigurazione, una delle più importanti e grandi cattedrali ortodosse di Odessa «è enorme, metà della cattedrale è ora senza tetto. Documenti e oggetti di valore sono stati portati all’esterno dell’edificio, il cui pavimento è stato inondato dall’acqua utilizzata dai vigili del fuoco per spegnere l’incendio. Palchuk ha detto che il danno è stato causato da un missile russo che è penetrato nell’edificio fino al seminterrato. Due persone che si trovavano all’interno in quel momento sono rimaste ferite. «Ma con l’aiuto di Dio, la ripristineremo». (Ap Photo/Jae C. Hong)
Una nota di Palazzo Chigi ha condannato i bombardamenti della città ucraina da parte delle forze militari russe. «Gli attacchi a Odessa, la morte degli innocenti, la distruzione della Cattedrale della Trasfigurazione, ci feriscono profondamente. Gli aggressori russi demoliscono i granai, privando di cibo milioni di persone affamate. Devastano la nostra civiltà europea, i suoi simboli sacri. Un popolo libero non si lascia intimidire, la barbarie non prevarrà». (Reuters/Yan Dobronosov)
Papa Francesco, nel corso dell'Angelus di domenica 23 luglio, ha citato il raid missilistico russo sulla città portuale del mar Nero. «Continuiamo a pregare per la Pace in particolare per la cara Ucraina che continua a subire morte e distruzione come purtroppo è accaduto anche a Odessa» (Epa/Igor Tkachenko)
Per l'Unione Europea a Odessa è avvenuto un altro crimine di guerra del Cremlino. «Il continuo terrore missilistico russo sulla città protetta dall’Unesco di Odessa - ha scritto in un tweet l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell - costituisce l’ennesimo crimine di guerra del Cremlino, che ha demolito anche la principale cattedrale ortodossa, patrimonio dell’umanità. La Russia ha già danneggiato centinaia di siti culturali, cercando di distruggere l’Ucraina» (Epa/Igor Tkachenko)
Dopo l’attacco russo a Odessa, il presidente Volodymyr Zelensky ha lanciato un accorato appello agli alleati per chiedere altre armi di difesa aerea che proteggano l’Ucraina dai missili russi. «L’Ucraina ha bisogno di un vero e proprio scudo aereo: l’unico modo per sconfiggere il terrore missilistico russo. Abbiamo già dimostrato di poter abbattere anche i missili russi di cui si vantano i terroristi. Grazie all’aiuto dei nostri partner, sono state salvate migliaia di vite. Ma abbiamo bisogno di più sistemi di difesa aerea. Il mondo non deve abituarsi al terrore russo: deve essere sconfitto. Ed è possibile». (Oleksandr Gimanov / Afp)

Boeri: «Sarà una prima missione di ricognizione»

«Andiamo a Odessa con l’idea di mettere a disposizione la nostra capacità per ricostruire diversi beni architettonici colpiti dalla guerra - ha spiegato l’architetto Stefano Boeri -. Sarà una prima missione di ricognizione, cominceremo subito con un sopralluogo nella cattedrale, abbiamo attivato la Società Italiana del Restauro Architettonico. Ricostruire l’architettura di Odessa per iniziare a ricostruire la normalità in una nazione che merita la pace».

A fine ottobre il lancio di un progetto di laboratorio

Il ministero degli Esteri insieme a Maxxi e Triennale organizzerà il 31 ottobre 2023 a Milano un evento per lanciare il progetto di laboratorio, con la partecipazione del governo ucraino e dei soggetti culturali ed economici interessati. L’iniziativa potrebbe essere propedeutica all’assunzione da parte dell’Italia del patronato per la ricostruzione della città di Odessa, il cui centro storico è stato inserito di recente nella Lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco. Tra le ragioni a favore di questa scelta, quella del forte legame storico di Odessa all’Italia a partire dalla fondazione, alla tradizionale presenza di una folta e influente comunità italiana, ai gemellaggi attivi con Genova e Venezia.

Decisiva la presenza di infrastrutture portuali che ne fanno un punto di transito nevralgico dal punto di vista degli scambi commerciali, inclusi quelli a tutela della sicurezza alimentare mondiale su cui l’Italia si è impegnata direttamente. Il sostegno alla ricostruzione dell’Ucraina costituirà uno degli impegni prioritari della nostra Presidenza G7 dell’anno prossimo, anche attraverso l’organizzazione della Ukraine Recovery Conference nel 2025, con l’obiettivo di porre le basi per un’Ucraina prospera ed indipendente, nell’ambito della famiglia europea.

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